Comitato in difesa del cittadino: Sereni accetta l’incarico

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“Alla buona battaglia rispondo: presente!”. È con questa frase secca e fiera che il professor Umberto Sereni, ex sindaco di Barga, risponde al Comitato per la difesa del cittadino e al suo referente Francesca Tognarelli che, nei giorni scorsi, lo aveva tirato in ballo affinché prendesse la guida dell’associazione.

Questo perché, secondo il Comitato, Sereni, nei momenti critici delle scelte per la sanità della Valle del Serchio, era stata l’unica persona in grado di tenere unita la Valle; una valle che adesso appare invece in disaccordo e in balia di “scelte scellerate”.

Il primo obiettivo della reggenza Sereni sarà dunque quello di “riunificare” il territorio, coinvolgendo, i comitati e richiamando all’unione il comune di Castelnuovo e tutti gli altri di Garfagnana e Mediavalle: “La valle che litiga – sostiene infatti Sereni – è una Valle distrutta”.

La discesa in campo di Umberto Sereni avviene all’indomani della presentazione della relazione sull’ospedale Unico della Media Valle, il documento che, in estrema sintesi, decreta che il presidio che andrà a sostituire Barga e Castelnuovo avrà solo 80 posti, (64 per le attività ospedaliere) e privato di alcune attività attualmente presenti.
“L’ospedale Unico è un insulto, una buffonata – tuona ancora Sereni – Secondo la Regione dovremmo privarci di 200 posti letto (considerando quelli disponibili Barga e Castelnuovo, ndr) e rinunciare a diverse specialità? Marroni non si doveva permettere!”

Insomma, stando a Sereni l’Ospedale Unico è stata una sciagura per tutti noi: primo perché ha riportato a galla frammentazioni e campanilismi tra i comuni della Valle, secondo perché ridurrebbe di molto l’offerta sanitaria su cui fin ora abbiamo potuto contare.

Ma perché è accaduto tutto ciò? “Per carenza di direzione politica” è la spiegazione di Sereni: “io ho lavorato 10 anni per unire, chi è venuto dopo di me ha soltanto diviso”, continua ribadendo che solo l’unione restituirà forza e quindi credibilità a questo territorio. L’impegno maggiore sarà dovrà essere quindi quello di recuperare i rapporti tra enti, associazioni e cittadini.

Quale sarà dunque il primo impegno del suo nuovo incarico? “A giorni si terrà una riunione del Comitato, che ringrazio per il suo operato al fine di evitare un disastro. In quella sede imposteremo una strategia per andare avanti e trovare accordi con tutti. Dopo l’intesa, manderemo un messaggio forte alla Regione la: richiesta che lasci tutto come sta.”

Secondo Umberto Sereni, la ricetta valida è infatti quella presente: lasciare attivi i due presidi, “congelare” la situazione, non toccare niente “almeno per due anni”, fino a quando cioè, in regione non si andrà a nuove elezioni.
E conclude, perentorio “Se si sono trovati i soldi per Lucca (per il nuovo monoblocco, ndr) si trovino anche per mantenere quello che si trova in Valle del Serchio.”

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