Congresso Provinciale dell’ANPI: ricordato il Partigiano “Cavallo”, Romolo Marroni

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Sabato 15 gennaio si è svolto a Lucca il Congresso provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. All’inizio dei lavori Laura Risaliti ha ricordato ai partecipanti la figura di Romolo Marroni, partigiano barghigiano, meglio conosciuto come “Cavallo” recentemente scomparso. Una vita spesa credendo nei grandi ideali del secolo scorso, che ne hanno fatto un personaggio rispettato e benvoluto per la limpida coerenza dei suoi comportamenti. Nato 86 anni fa nel Comune di Gallicano, nel 1939, giovanissimo, entra in Metallurgica, la grande fabbrica di Fornaci di Barga, dove lavora fino al 1943. La guerra colpisce molto duramente la sua famiglia, perde due fratelli fucilati dalla Divisione Repubblichina Monterosa, un fratello risulta disperso nella campagna di Russia. Queste perdite portano alla tragica morte del quarto fratello di Romolo. Il comportamento delle squadracce fasciste nei confronti di alcuni operai, la presenza nella fabbrica di Fornaci di un personaggio come Stefano Colzi, contribuiscono in maniera determinante alla sua scelta di campo; diventerà Partigiano e Comunista.
La coerenza per gli ideali che ha contraddistinto la vita di Romolo la si ha, durante la guerra di Liberazione alla quale partecipa in qualità di Partigiano della Brigata IX zona guidata dal comandante Ducceschi “Pippo”. “Cavallo” dà prova di coraggio compiendo varie azioni, sempre al servizio degli altri, nelle quali mette a repentaglio la propria vita con un altruismo riconosciuto da chi in quei tempi crudi ebbe a che fare con lui. Alla fine della guerra il ritorno in fabbrica di Romolo fu di breve durata; in quanto comunista fu cacciato insieme a tanti altri marchiati per la loro fede politica in uno dei periodi più bui degli anni 50’.
La tempra di un combattente come “Cavallo” non è intaccata, lavora come emigrante, poi torna in Italia ed inizia a lavorare nell’edilizia. Un gravissimo incidente sul lavoro ne limita la capacità lavorativa, raggiungerà l’età pensionabile lavorando come bidello. Romolo è stato per diversi anni il Segretario del PCI di Barga, distinguendosi per le iniziative antifasciste a cui partecipava e faceva partecipare gli iscritti e simpatizzanti della sezione: Marzabotto, la casa dei Fratelli Cervi erano appuntamenti ai quali non si poteva mancare. Il “Cavallo” ha vissuto le trasformazioni del PCI con molta sofferenza e, pur aderendo al Pds, assunse di fatto un ruolo di neutralità rispetto ai vari schieramenti nati dopo la scissione. Pur tuttavia questo suo cercare di essere al disopra delle parti non limitava la sua capacità di analisi dell’azione politica e non mancava di discutere e a volte criticare le scelte fatte dalla sinistra sia a livello nazionale che locale con competenza e lucidità.
Romolo Marroni, “Un Partigiano umile”: con questo pertinente titolo è stato recentemente ricordato e mancherà alla Comunità Barga, ma anche a quella rete che ha fatto dell’antifascismo e della Costituzione un patrimonio da difendere senza se e senza ma. Al termine della prolusione di Laura Risaliti, i Delegati al Congresso provinciale hanno osservato un minuto di silenzio per onorare il ricordo di Romolo Marroni.

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