Centrale idroelettrica in alta Corsonna. Alcuni cittadini protestano

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Un impianto idroelettrico lungo il torrente Corsonna in loc. Montebono. I lavori per la costruzione di questa centrale privata che utilizzerà l’acqua del torrente per produrre energia elettrica, sono iniziati nel maggio scorso e sono ormai a buon punto, ma alcuni cittadini della zona, gridando allo scempio ambientale, non hanno gradito questo intervento nel cuore della montagna barghigiana, in una delle aree più verdi del territorio; con la realizzazione di un grosso edificio in cemento armato in una zona dove, sottolineano, praticamente il cemento non esiste. L’impianto idroelettrico che è in corso di realizzazione lungo il torrente Corsonna è realizzato da privati e cioè dalla società COREMA che ha sede a Barga in via Pascoli. Le normative prevedono che anche i privati possano utilizzare i corsi d’acqua per realizzare impianti per la produzione di energia elettrica, rispettando ovviamente diversi
parametri.
Ma chi sta costruendo questa centralina? E’ possibile che in una zona verde e selvaggia come questa area si possa costruire? Perché il Comune ha dato l’autorizzazione?
Abbiamo girato queste domande che vengono da questi cittadini al sindaco, Marco Bonini ed all’assessore all’ambiente Giorgio Salvateci.
“Da parte della società che esegue la centrale – ci rispondono Bonini e Salvateci – sono state richieste e regolarmente rilasciate tutte le autorizzazioni necessarie presso la Regione Toscana, l’ATO, la Provincia di Lucca, la Soprintendenza e l’autorità di Bacino oltre che il Comune di Barga. Tutti gli enti preposti al controllo hanno rilasciato parere positivo a questo progetto ed il fatto che sia l’autorità di Bacino che la Soprintendenza non abbiano posto obiezioni vuol dire che il tutto è stato fatto nel pieno rispetto dell’ambiente. Insomma, anche se non avesse voluto l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto rilasciare l’autorizzazione a costruire essendoci a monte tutte le autorizzazione necessarie ed il rispetto delle normative.
Non capiamo tra l’altro il perché di tanta preoccupazione per l’ambiente – continuano Bonini e Salvateci – visto che la centrale andrà a produrre energia pulita utilizzando l’acqua. Sono state peraltro poste particolari prescrizioni relative alla restituzione da parte dell’impianto dell’acqua al torrente ed alla sospensione dell’attività in periodi in cui la portata d’acqua del Corsonna è bassa; ma anche per la difesa e la salvaguardia delle specie ittiche”.
Insomma, pieno rispetto di regolamenti ed ambiente, sottolineano gli amministratori barghigiani, che fanno sapere che comunque da parte del Comune di Barga ci sarà sempre il massimo controllo affinché vengano rispettate alla regola tutte le prescrizioni previste.
Quella di Montebono non sarebbe tra l’altro l’unica nuova centralina che verrà realizzata nei corsi d’acqua barghigiani. Stando a voci bene informate di corridoio altri due impianti privati dovrebbero sorgere lungo il torrente Ania, uno in territorio barghigiano e l’altro in territorio del comune di Coreglia.

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