La Valle del Serchio nella pittura toscana del Novecento. Domani inaugura la mostra L’Armonia della Terra

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Bisogna veramente ringraziare l’impegno della Fondazione Ricci di Barga che dopo averci regalato grandi emozioni artistiche nel corso dell’ultimo decennio, ci propone per questa estate 2010, una mostra d’arte di notevole livello che verrà inaugurata domani, nella sede della fondazione in via Roma, alle 18.Si tratta dell’esposizione “L’armonia della terra. Immagini della Valle del Serchio nella pittura toscana del Novecento” che resterà aperta dal 3 luglio al 5 settembre. Stamattina, nel corso di un incontro con i giornalisti, l’anteprima con la stampa di questa notevole mostra che mette insieme oltre cento
opere di artisti del primo Novecento per celebrare la civiltà contadina della Valle del Serchio.
A spiegare il senso e la portata di questa iniziativa la curatrice della mostra, la presidente della Fobdazione Ficci, Cristiana Ruicci, insieme al consulente artistico Filippo Bacci di Capaci, della Galleria d’Arte Bacci di Capaci di Lucca
La mostra racconta attraverso i lavori di Moses Levy, Alberto Magri, Plinio Nomellini, Lorenzo Viani e molti altri ancora il rapporto radioso ma anche difficile di uomini e donne con un territorio fantastico ma tutto da addomesticare come è stato la Valle del Serchio ai primi del Novecento. Un territorio, come ha detto Filippo Bacci, che è stato punto di incontro e di dialogo, di scambio e di confronto tra tanti importanti artisti dell’epoca, ispirati nel descrivere questa terra e le sue genti da vati del calibro di Giovanni pascoli e Gabriele D’Annunzio.
Nell’esposizione che apre domani pomeriggio, e che resterà aperta fino al 5 settembre prossimo, testimonianze pittoriche e grafiche, foto d’epoca, brani letterari e documenti inediti, creano un percorso unico attraverso le opere dei maggiori artisti toscani che ritraggono con inedita ricchezza di particolari scene di vita contadina e agreste nei primi anni del Novecento. Fu infatti in quel periodo che, nella Valle fra gli Appennini e le Apuane – così come evidenziato da Carlo Cresti, Umberto Sereni e altri autorevoli studiosi che hanno contribuito alla stesura del bel catalogo che accompagna l’esposizione (edito da Maria Pacini Fazzi) – s’instaurò un fecondo clima culturale favorito da alcuni personaggi-guida come appunto Giovanni Pascoli e Gabriele D’annunzio, che favorì, non solo stimoli, ma anche incontri tra artisti, molti dei quali sono presenti in questa esposizione.
Le opere esposte sono di: Giuseppe Ardinghi, Adolfo Balduini, Benvenuto Benvenuti, Alceste Campriani, Arturo Checchi, Bruno Cordati, Giuseppina Cristiani, Francesco Fanelli, Giovanni Fattori, Cafiero Filippelli, Raffaello Gambogi, Roberto Pio Gatteschi, Giorgio Kienerk, Raffaello Isola, Moses Levy, Achille Lega, Giovanni Lomi, Alberto Magri, Alfredo Meschi, Pietro Nerici, Plinio Nomellini, Ferruccio Pagni, Oreste Paltrinieri, Giovan Battista Santini, Federico Sartori, Filadelfo Simi, Alfonso Testi, Adolfo Tommasi, Lorenzo Viani, Umberto Vittorini.
Provengono da circa trenta collezionisti ed alcune sono veramente dei gioielli che da soli renderebbero unici questa esposizione.
La mostra presenta dodici sezioni nelle quali si articolano i temi ricorrenti della vita contadina, i lavori agricoli, dalla vangatura all’aratura dei campi, dalla semina al raccolto del grano e dei cereali, la raccolta delle castagne, dette “il pane delle montagna”, la coltivazione della vite e dell’olivo, il taglio del bosco e la raccolta della legna, il pascolo del bestiame, la filatura della canapa.
Alla fine un grande omaggio alla bellezza ed al fascino di una Valle del Serchio incantata, ma anche un tripudio di grandi opere e di grandi artisti.

L’ARMONIA DELLA TERRA
Immagini della Valle del Serchio nella pittura toscana del Novecento
3 luglio – 5 settembre 2010
Fondazione Ricci Onlus
Via Roma, 20 – 55051 Barga (Lu)

orario apertura mostra: 15,30 – 19,30 escluso il lunedi
costo biglietto: ingresso gratuito, offerto dalla Fondazione Ricci Onlus per la conoscenza dell’arte e della cultura della Valle del Serchio.

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