Il progetto “Debole Forza” per nuove opportunità a soggetti svantaggiati

-

L’agricoltura sociale come percorso educativo e terapeutico per aiutare le persone disabili, dalla personalità fragile, o a rischio di esclusione sociale. E’ questo lo scopo del protocollo d’intesa sottoscritto oggi (giovedì), a Palazzo Ducale, da enti e associazioni per rendere operative le finalità del progetto “La Debole Forza”. Un progetto finalizzato alla costituzione di una rete di agricoltura sociale sul territorio, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e sostenuto da ben tre assessorati della Provincia: agricoltura, politiche sociali e lavoro-formazione professionale.E’ proprio da “La debole forza”, e dalle prime esperienze maturate dal 2009, che il protocollo prende spunto fissando una serie di azioni che legano le attività agricole ai servizi alla persona, e proponendosi di diffondere, e rendere più utili, le esperienze di agricoltura sociale per metterle a disposizione di coloro che si occupano di servizi alla persona.
Ad apporre la firma sul protocollo sono stati l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori, il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, coi tre assessori coinvolti, Alessandro Adami, Mario Regoli e Gabriella Pedreschi, nonché i rappresentanti degli altri partner coinvolti: il Centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali dell’Università di Pisa “Enrico Avanzi” (che coordina l’aspetto scientifico), l’Arsia (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione agricola), le Comunità Montane e l’Unione dei Comuni, le Aziende USL 2 Lucca e USL 12 Versilia, le articolazioni zonali della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, gli Istituti superiori, le associazioni agricole di categoria, le aziende agricole, le cooperative sociali, nonché le associazioni di volontariato.
La sigla dell’accordo segna anche la nascita del “tavolo” per l’agricoltura sociale, che funzionerà sia come organismo-ponte del progetto verso la società civile, sia come “luogo deputato” ad elaborare proposte, progetti, indirizzi e linee guida. Il “tavolo” si doterà di un gruppo di coordinamento esecutivo sotto la supervisione dell’assessorato provinciale all’agricoltura: È prevista, infine, anche la creazione di un apposito logo che potrà essere utilizzato dalle aziende agricole impegnate in questo specifico settore.
“L’importanza di questo protocollo – ha spiegato nel suo intervento il presidente della Provincia Stefano Baccelli – risiede soprattutto nella novità di questa ipotesi di lavoro, che coniuga le esigenze di tipo socio-sanitario con quelle economico-ambientali. Punta cioè alla crescita di opportunità per il mondo agricolo locale collegate alla creazione di occasioni di integrazione per soggetti a più bassa contrattualità, al miglioramento della qualità della loro vita, nonché allo sviluppo dei rapporti interpersonali e della gestione familiare. Al tempo stesso l’obiettivo è anche quello di sostenere le attività agricole a rischio di abbandono, favorendo il sostegno sociale ai nuclei familiari legati al mondo rurale che, grazie all’agricoltura sociale, scongiurerebbero l’isolamento attraverso la riorganizzazione e la multifunzionalità dell’impresa, così come prevede la politica agricola dell’Unione Europea”.
“La risposta che l’agricoltura può dare anche alle tematiche sociali – ha detto l’assessore regionale Salvadori – è una delle sue possibili funzioni come bene pubblico. Per questo motivo occorre sostenerla e potenziarla anche in vista dell’elaborazione della nuova Politica Agricola Comunitaria ( Pac) del 2013”.
Il protocollo resta aperto all’adesione di nuovi soggetti e rappresenta un elemento qualificante per la sperimentazione del modello della Società della Salute.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.