Bruto Pomodoro, il san Cristoforo barghigiano e altre opere

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Venerdì 24 Luglio 2009 si inaugurerà, all’interno degli spazi della galleria comunale di Barga denominata “Sale della memoria”, la mostra personale dell’artista Bruto Pomodoro, ideata dal consigliere comunale Arturo Nardini in sinergia con lo studio Lalla’s Join; all’interno della quale – oltre a una selezione di opere recenti, plastiche e pittoriche – sarà presentato al pubblico il modello in marmo bianco Statuario del Santo Patrono della cittadina, realizzato dal Maestro milanese in occasione dell’evento.
L’idea di progettare e tradurre in forma plastica l’immagine sacra del Santo protettore della città è nata in occasione del primo sopralluogo di Pomodoro a Barga all’inizio di maggio, dopo l’incontro tenutosi fra l’artista e il Sindaco uscente, Professor Umberto Sereni, per studiare una possibile impostazione del progetto espositivo.
Convenuto che sarebbe stato opportuno integrare la produzione artistica di Pomodoro con un segno forte rivolto alla città ospitante la mostra, il suggerimento del Professor Sereni di rivolgere l’attenzione sull’iconografia del Santo è stato accolto con entusiasmo dall’artista, che si sarebbe dovuto cimentare nella realizzazione di un’opera plastica sacra, pur senza abbandonare il lessico personale – rigorosamente astratto – che lo contraddistingue.
Accettata la sfida e studiate con attenzione le fonti agiografiche del Santo, aiutato dal saggio “Le origini di Barga e il Culto di San Cristoforo “ di Stefano Borsi, Bruto Pomodoro ha cercato di inserire gli elementi cardine che caratterizzano la figura sacra del portatore del Cristo all’interno di un’opera scultorea, che – pur nella sua accezione astratta – rispetti fedelmente l’iconografia classica volta a perpetuare il ricordo del martire e a promuovere la venerazione nei suoi confronti.
Viene così alla luce il modello dell’opera scultorea dedicata al Santo guerriero, ideata per essere tradotta in dimensioni monumentali, secondo la tradizione desunta dall’agiografia, dove, all’interno delle forme plastiche astratte, morbide e sinuose, emergono gli stilemi classici che identificano il martire: il piccolo Cristo portato sulla spalla, che rivolge il volto a quello del Santo, il bastone, il mantello e l’elemento acqueo, ondilineo, ai piedi del martire, in un felice connubio fra figurazione e astrazione, rispetto delle fonti iconografiche e creatività artistica.
Il progetto della personale di Pomodoro assume così la sua forma definitiva, allorquando il bozzetto dell’opera viene presentato al Sindaco neoeletto Marco Bovini, e alla curatrice della mostra, Stefania Trolli, e viene concordato il titolo della mostra, che evidenzia il fulcro dell’evento sull’immagine sacra del Santo barghigiano.
Immagine sacra, certo, ma al contempo una rappresentazione profana di quell’amorevole delicatezza che ciascun padre rivolge al figlio, nel proteggerlo e sorreggerlo di fronte alle difficoltà della vita.
Un’opera moderna, quindi, dedicata alla cittadinanza di Barga e al culto del suo patrono, dove passato, presente e futuro si fondono in un tutt’uno per accrescere il patrimonio culturale di un luogo già ricco di beni artistici, tradizioni e meraviglie paesaggistiche.
La mostra, curata dallo Studio Lalla’s Join – art event projects & organisation – di Stefania Trolli, sarà corredata da un catalogo con recensione critica della professoressa Caterina Zappia, titolare della cattedra di Arte moderna e Contemporanea dell’Università di Perugia e interventi dei Professori Umberto Sereni e Stefano Borsi storico dell’arte.

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