Torino: Studenti protestano contro il G8

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C’erano scene scioccanti ieri quando le proteste studentesche, che si sono svolte a Torino, si sono concluse in violenza. Nella sala di riunioni della facoltà di Architettura si erano riuniti quarantuno rettori e presidenti delle Università di tutto il mondo per discutere i problemi d’economia, etica, ecologia e energia. Questo è il G8 dell’università, un nome ormai condannato alle proteste e alla violenza fin dalla sua nascita. Più di quattro mila studenti provenienti da Italia, Francia, Spagna e Grecia, la maggiore parte venuti da Milano in treno la mattina stessa, hanno marciato pacificamente sette chilometri per le strade di Torino, cominciando da Piazza Vittorio e finendo al Castello del Valentino inneggiando slogan come “Reddito per tutti” e “L’Onda non pagherà questa Crisi”.
Al termine del corteo, al Castello del Valentino, ad attenderli in tenuta antisommossa erano gli agenti della polizia. A quel punto ci sono stati venti minuti di guerriglia tra le forze dell’ordine e alcuni “studenti dell’Onda” ed alla fine il bilancio è stato di ventiquattro feriti e due studenti fermati. Tra i feriti tre studenti e venti tra poliziotti e carabinieri.
Secondo il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si è trattato di un attacco premeditato. Maroni ha appoggiato il lavoro della polizia dicendo “Se 20 persone sfilano con uno striscione e quando arrivano davanti alla Polizia levano dallo zaino un estintore e lo sparano contro gli agenti, questo vuol dire che vanno già con l’intenzione di commettere violenza.”
Li studenti hanno cominciato lanciando fumogeni e uova marce e la polizia ha risposto con lanci di lacrimogeni. Le cose sono ancor di più degenerate con lanci di pietre e bulloni.
I due studenti arrestati sono Alessandro Arrigoni, 26 anni di Sassari, e Domenico Sisi, 29 anni di Torino, tutti e due conosciuti già dalla DIGOS per atti di violenza precedenti.
Gli scontri non sono durati più di venti minuti e molti studenti sono fuggiti per scampare alla pioggia di pietre e dai gas lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine. I negozi d’intorno sono stati costretti a chiudere, abbassando le saracinesche per evitare che i sassi spaccassero le vetrine.

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Commenti

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  1. Re: Il voto nel comune di Barga, analisi e commenti a caldo
    Lo dico da elettore del PD, quindi non da avversario: se a sinistra l’analisi sul voto locale sarà in linea con quella espressa a caldo dal sindaco Bonini (“il dato ottenuto è alla fine positivo. Nonostante i momenti difficili e le situazioni delicate che viviamo questo voto ci conferma l’appoggio della gente”), ignorando cioé la forte domanda di cambiamento e partecipazione dal basso espressa nelle urne, ho l’impressione che fra non molto ci saranno delle sorprese anche nella nostra zona, nel “feudo del senatore Andrea Marcucci” come lo chiama Luca.

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