Inter campione d’Italia

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Grazie alla vittoria dell’Udinese contro il Milan per 2 a 1, i nerazzurri conquistano il loro 17° scudetto. Scudetto che arriva in anticipo di due giornate alla fine del campio
nato di serie A. Nella serata di sabato sera sono stati molti gli interisti che hanno sfilato per le vie della cittadina barghigiana e per tutto il comune con caroselli di auto, bandiere e cori.

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Commenti

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  1. Andrea Guzzoletti


    Re: Votate e fate la nanna, cari bambini
    Nessuno deve restare indietro. L’Italia deve essere, prima di ogni altra cosa, una comunità. In una comunità, tra i valori più importanti vi è il senso di solidarietà. Il cittadino deve essere il centro della politica. La sua stella polare. Va garantita a tutti una vita dignitosa e, se possibile, la felicità. Il primo articolo della nostra Costituzione dovrebbe esprimere il diritto alla felicità. Ognuno vale uno quando contribuisce al benessere comune. Lavoriamo per pagare le tasse. Il nostro tempo, la nostra vita vengono trasformati in capitoli di spesa delle Finanziarie. Ebbene, questi soldi, nostri soldi, devono essere utilizzati cambiando radicalmente le priorità. La salute, la scuola, le pensioni, la protezione sociale, l’ambiente, il recupero del tempo per vivere, queste sono le priorità. Non gli armamenti, le grandi opere pubbliche inutili come la Tav o l’Expo o la Gronda, le missioni di guerra in Afghanistan o i finanziamenti a partiti e giornali, alle banche, le pensioni d’oro. Bisogna riavvolgere il nastro, ritornare a un senso di umanità, con una pensione a 60 anni, con la cancellazione della legge sugli esodati, con il ripristino dei soldi sottratti alla scuola e alla sanità.

    Basterebbe che quando le persone entrano dentro le urne elettorali non votassero a caso, o per conoscenza o per sterile ideologia, besterebbe fare un’analisi oggettiva delle cose:

    in 30 anni (ma si potrebbe dire anche 50 anni) si sono alternati destra, sinistra, centro, e chi più ne ha più ne metta e questi sono i risultati, forse è il caso che le decisioni vengano prese da cittadini comuni e non da persone che sono legate a poteri e interessi che poco c’entrano con il bene comune, forse è il caso che tutti facciano nel proprio piccolo politica attiva tutti i giorni, demandare agli altri non si può più soprattutto a questa gente.

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