Promozione: Il Barga sfiora l’impresa a Montignoso

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MONTIGNOSO – BARGA: 1 a 1 —–Buona prova per il Barga che impatta un pareggio allo stadio “Del Freo ” contro il Montignoso che dopo il gol bianco-azzurro non trova spazi per ribaltare la partita. Calcio di inizio e via, partono subito forti i padroni di casa che mettono in difficoltà con lanci per le punte Guidi e Biagini, la difesa barghigiana. Al 12′ pt. Compagnone servito da un compagno cerca il tiro dai venticinque metri, respinto dalla difesa di casa. Il Montignoso attacca portandosi più volte al tiro con Biagini che al minuto 21′ pt. segna il gol del vantaggio. Dopo il gol subito la squadra ospite cerca di reagire ma il gioco si concentra prevalentemente a centrocampo. La partita si scalda negli ultimi cinque minuti di gioco quando Mazzanti palla a piede si accentra, passa un pallone filtrante in dietro a Puccetti che con potenza calcia la sfera che si stampa sulla traversa. Nella ripresa i giocatori allenati da Marchi entrano in campo con più determinazione rispetto agli avversari che passati in vantaggio si chiudono in difesa. E’ al minuto 65′ che si riapre la partita: punizione centrale per il Barga, della battuta se ne incarica Compagnone che con un potente destro inquadra lo specchio della porta, Nicodemi respinge la sfera senza trattenerla e Barbuti che si trovava nei pressi mette la palla in rete. L’arbitro che si trovava nei pressi decide di annullare la rete del pareggio per una presunta posizione di fuorigioco del giocatore bianco-blu.
Passano pochi minuti e il Barga ottiene il pareggio meritato: Serra innesca Fontana sulla sinistra, cross al centro per Compagnone che colpisce la traversa, sul pallone si avventa Mazzanti che controlla e batte il portiere. I venti minuti finali vedono il Barga costantemente in attacco, con il Montignoso che si fa vedere solo con un bel calcio di punizione. Nei minuti di recupero due grandi occasioni per gli azzurri: il neoentrato Rinaldi se ne va in contopiede, dal limite dell’area calcia sul secondo palo ma la palla esce di un niente. Al 94′ Fontana serve Puccetti sulla sinistra, che salta l’avversario, entra in area e dal fondo serve al centro per Rinaldi che non trova la deviazione vincente da pochi metri.
Bisogna dire che il Barga avrebbe meritato il colpaccio, che avrebbe non poco sbrogliato le cose nei bassifondi della classifica.

Le formazioni:
Montignoso: Nicodemi, Nardini, Gabrielli, Bianchi, Barsi, Tonelli, Foresti (90′ st. Del Giudice), Bellè, Pucci (79′ Rubino), Guidi (74′ Gentili), Biagini.
Allenatore: Lazzini
Barga: Santini, Cardosi (53′ Gavazzi), Tognocchi, Porta, Ginnarelli, Fontana, Mazzanti (87′ Rinaldi), Serra, Compagnone, Kramer (62′ Barbuti), Puccetti.
Allenatore: Marchi
Arbitro: Palamori di Livorno
Reti: 22′ Biagini (M), 66′ Serra (B)

24º giornata – 01/03/2009

Anchioneponte – U. BOZZANO 1 – 0
B.MOZZANO – Vaianese 1 – 1
Lampo – Orentano 2 – 2
Monsummano – San Marco 2 – 2
Montignoso – BARGA 1 – 1
Pescia U. – Lunigiana 2 – 1
Pisa SC. – Signa 1 – 1
V. BASILICA – FOLGOR MARLIA 1 – 0

CLASSIFICA

Squadra punti t.g. t.v. t.n. t.p. v.c. n.c. p.c. v.f. n.f. p.f. g.f. g.s. m.i.
Signa 42 24 11 9 4 6 4 2 5 5 2 27 18 -6
Lampo 42 24 11 9 4 7 3 2 4 6 2 32 21 -6
Pescia U. 41 24 12 5 7 7 3 2 5 2 5 27 17 -7
Pisa SC. 41 24 11 8 5 8 3 2 3 5 3 31 22 -9
San Marco 39 24 10 9 5 7 4 1 3 5 4 25 19 -9
Monsummano 38 24 9 11 4 6 5 1 3 6 3 28 21 -10
Anchioneponte 38 24 10 8 6 6 5 1 4 3 5 29 27 -10
Vaianese 35 24 8 11 5 7 5 0 1 6 5 36 27 -13
B.MOZZANO 32 24 7 11 6 5 8 0 2 3 6 23 23 -18
FOLGOR MARLIA 27 24 6 9 9 2 6 4 4 3 5 23 27 -21
V. BASILICA 26 24 6 8 10 6 2 4 0 6 6 27 29 -22
Lunigiana 25 24 6 7 11 6 3 3 0 4 8 25 29 -23
Montignoso 24 24 5 9 10 2 6 4 3 3 6 19 28 -24
U. BOZZANO 23 24 6 5 13 5 2 5 1 3 8 19 33 -25
BARGA 19 24 4 7 13 3 3 5 1 4 8 23 39 -27
Orentano 18 24 4 6 14 3 4 4 1 2 10 24 38 -28

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Commenti

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  1. Re: Ce ne siamo liberati. Finalmente
    L’unica speranza possibile per far cessare questo stato di cose è il ritorno ad un’economia della produzione e l’abbandono dell’economia finanziaria.
    Sembra paradossale ma da una quantità di anni a questa parte, e non parlo degli ultimi 15/20, si è fatta strada la teoria che il denaro produca ricchezza. Pazzia allo stato puro.
    La ricchezza può essere prodotta solo dal lavoro, dalla produzione, non dallo scambio di denaro o simili.
    Nel nostro Paese ormai l’economia non è più di produzione, per cui saremo destinati al declino. Totale.
    Negli anni 70 si è creduto (anzi, la politica ha creduto) che per supplire alle carenze di posti di lavoro nella produzione ne andassero creati nel pubblico, aumentando i servizi. Errore. I servizi pubblici possono redistribuire la ricchezza che allo stato proviene dalle tasse di chi produce, ma se il circolo si restringe, viene a mancare la produzione e tutto si basa sul servizio…crolla il castello.
    Questo per la prima grande linea.Che, tradotta in parole semplici semplici, potrebbe diventare: le banche tornino a fare quello che erano all’origine, centri di raccolta di fondi di chi ha da distribuire a chi ha necessità per la realizzazione di progetti concreti e non operatori di mercato virtuali; non dare ai mercati finanziari l’importanza che hanno adesso, che è il massimo dell’effimero: 10 (mettiamo anche 100 o 1000) imbecilli (o furbi, dipende dai punti di vista) a livello mondiale si mettono d’accordo e fanno dell’econommia di aziende o nazioni ciò che vogliono, ci fanno comprare i bond xy e poi li buttano giù; oggi sale l’oro, volete scommettere che quando qualcuno ne avrà cominciato a comprare abbastanza farà un tonfo pazzesco?

    La seconda, pazzesca qualcuno mi dirà: ogni azienda, impresa, Ente deve disporre del personale necessario per svolgere il suo servizio istituzionale. Tradotto in parole semplici: far cessare gli appalti di lavoro, che non creano ricchezza ma impoveriscono. Anche perchè tra l’Ente appaltante (mettiamo il Comune) e il lavoratore non si frappone solo la società appaltatrice, ma in genere almeno uno o due livelli superiori di intermediari (gara europea, impossibiità per la piccola impresa di partecipare, necessità per la grande che ha partecipato di disporre di una rete sul territorio per cui subappalta alla piccola e via dicendo). Ma Tu vuo proprio distruggere l’economia mi direte…. Pensiamoci bene.

    Terza: lo stato smetta di sprecare. E’ inconcepibile che nello stato esistano stipendi di gran lunga superiori alla media dei lavoratori dipendenti (per pochi, ovviamente, ma anche quei pochi è un controsenso).
    Chiarisco, a scanso di equivoci. Chi fa il dipendente ha retribuzioni più o meno elevate in funzione delle responsabilità che ha. Ora, che un dirigente dello stato, inamovibile, inattaccabile (forse solo se ruba…), debba avere stipendi superiori a manager che al primo errore saltano… giudicate voi.

    Ne avrei anche altre, ma sono troppo draconiane, le lascio a poi.

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