Juniores provinciale: Barga costretta ad un pareggio contro il Vorno

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Barga – Vorno : 1 – 1 —- Partita molto tesa quella che si è disputata sabato pomeriggio allo stadio Moscardini tra la formazione di casa Barghigiana e il Vorno. Nei primi minuti di gioco la squadra allenata da Giusti cerca di mettere in difficoltà gli avversari con ripetuti tiri imprecisi dalla distanza. Al 13′ pt. arriva il primo tiro per la formazione ospite: Poli lancia Bianchi che stoppa la sfera, salta un difensore e con estrema facilità va al tiro, deviato in corner da Marchi. Più i minuti passano e più il Barga riesce a trovare spazi sulle fasce e al minuto 17′ pt. passa in vantaggio: Bartolomei vince un duello sul fondo, crossa per Bertoli che aggancia la sfera e con estrema precisione insacca la palla in rete. Uno a zero per la squadra di casa che dopo il gol segnato concentra il gioco prevalentemente a centrocampo.La formazione del Vorno subisce bene la rete dello svantaggio portandosi in avanti con Bertenni, Bianchi e Carella. La rete del pareggio arriva al 33′ pt.: Bertelli vicino all’area di rigore avversaria, si libera di Casci, crossa per Carella che con un colpo di testa insacca la sf
era in rete. Le file del Barga dopo il gol subito cedono e di qui fino alla fine del primo tempo in campo si nota solo il Vorno; l’unica azione da gol per la squadra di casa arriva al 44′ pt. con una punizione centrale dal limite, della battuta se ne incarica Maiorano che con una pennellata sfiora il palo. Nella ripresa entrambe le squadre scendono in campo con la prospettiva di raggiungere la vittoria ottenendo cosi tre punti preziosi.
La gara adesso si rileva molto macchinosa dove entrambe le formazioni fanno fatica ad arrivare al tiro infatti la prima azione da brivido arriva al 27′ st. quando Lorenzetti in contro piede soffia il tempo alla difesa, si dirige a tu per tu da Vinci, ma colpisce male la sfera che si impenna alto sopra la traversa. Brividi sulla panchina del Vorno che per un attimo ha temuto il peggio. Al 36′ st. Carella palla al piede, salta due uomini si dirige in area avversaria e calcia nelle braccia di Regoli che non si fa cogliere impreparato. Il secondo tempo si chiude con un pareggio tutto sommato giusto che premia entrambe le squadre con un punto a testa.

Le formazioni:
Barga: Marchi (45′ pt. Regoli), Caracausi (32′ st. Coletti), Pedrini, Pieri, Castiglione, Casci, Bertoli, Bartolomei, Lorenzetti, Maiorano, Simonini (4′ pt. Marganti) (21′ st. Mazzanti).
Allenatore: Giusti
Vorno: Vinci, Lucarini, Scatena, Viviani, Tabboni, Giannetti, Poli, Giampaoli, Carella, Bianchi, Bertenni (32′ st. Capurso). A disp.: Simoni, Zari.
Allenatore: Tucci
Arbitro: Carrara di Lucca
Reti: 17′ pt. Bertoli (B), 32′ pt. Carella (V)
Note: Ammonito Pedrini (B)

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Commenti

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  1. Valter Ghiloni


    Re: Ce ne siamo liberati. Finalmente
    L’ho detto in altri post. Sono un provocatore. Mi piace il gusto sottile del paradosso che però stimola poi la discussione. Ovviamente nonintendo sopprimere nessuno, anzi, chi mi conosce sa che sono per la vita contro tutto.

    E’ vero, le rivoluzioni a pancia piena non sono mai avvenute. Ma per quanto avremo ancora la pancia non vuota?
    Se ascoltiamo il Sig. B. per sempre; è di ieri, gli italiano sono benestanti. Buon per loro! Probabilmente non sono italiano. Ma è vero, ancora non siamo poveracci. Sole che nei ristoranti dove in una giornata come ieri sera c’erano trenta persone a cena ieri sera ce n’erano 10…
    Oggi in provincia si perdono altri 60 posti di lavoro, solo io ho in settimana incontri per decidere la sorte di altri 20/25…. In mediavalle e garfagnana ne sono a rischio almeno un altro centinaio nei prossimi mesi…
    Per quanto avremo la pancia non vuota?
    Ogni posto di lavoro perso significa una famiglia che non ce la fa più.
    Non sarà qualche centesimo in più sulla benzina, questo è vero, ma è il complesso che conta.
    In quest’anno l’aggravio a favore dello stato (quello è il mio Re, non certo Silvio o il Monti) per i conti delle famiglie è stato di oltre 1.000 euro (stime CGIA di Mestre, ma magari sono un po’ comunisti e le hanno gonfiate…) senza contare l’IMU (ex ICI, Ex ISI, ex…); bene, togliamo 1.000 euro dai conti di una famiglia che vive con lo stipendio di un metalmeccanico in cassa integrazione (non ne conoscete? io sì) e con due figli a scuola (per fortuna non superiore…) e poi vediamo se avrà ancora la pancia piena.
    O il nostro pensionato di cui dicevo prima: la benzina non gli interessa, tanto ormai la patente oltre i 65 anni sta diventando un sogno per molti, ma la luce, il gas, qualcosa da mettere nel piatto, l’ici se ha una casa (o l’affitto che al nero verrà rivisto se non ha una casa)… e la pensione da 800 (facciamo 1.000, su, è un benestante…), la sanità con i suoi tagli e i suoi ritardi… che fa? Riduce il cibo… sta al freddo…
    Sanità: bell’esempio, continuano ad aprire i centri privati (dove però opera il personale pubblico) perchè la pubblica ormai non c’è più: una tac? Tra sei mesi, una risonanza? Riprovi a prenotare a maggio, una visita specialistica? A marzo, ma se vuole il Dr….. riceve privatamente stasera.
    La lotta all’evasione? Balle. Pensano di batterla con i limiti del contante. E non solo Monti, anche il più imponente Tre Monti aveva quest’idea, semplicemente perchè non si vuole battere gli evasori. E’ come la mafia: non si vuole battere perchè se ne fa parte!

    Idee nuove? Forse ne avrei anche, ma vorrei poterle esprimere in un paese civile, e il nostro ormai lo è veramente poco. Anche perchè le mie idee nuove cozzerebbero contro quelle della classe dirigente. Perchè è da lì che dovrebbe partire quell’esempio che ancora manca.
    In pensione noi non andremo mai, visto che tra innalzamento dell’età e dell’anzianità contributiva e innalzamento legato all’aspettativa di vita se tutto va bene a me, ora 50enne (guarda un po’, mi tocca anche incazzarmi coi miei genitori che, pur lavorando nel privato, in un contesto storico particolare quale quello degli anni 80 sono andati in pensione a 50 e 55 anni…) la pensione la danno tra vent’anni, quando sarò al pezzo da 48/49… se non sarò morto prima.
    Ma anche loro hanno fatto sacrifici: il vitalizio solo a 60 anni se hai almeno una legislatura intera sulle spalle, a 50 se ne hai due, a 65 se ne hai un pezzetto… forse, perchè ancora mica l’hanno deciso questo!
    E allora come si fa, riprovoco, a proporre idee nuove quando per la porcata elettorale che non vorranno mai cambiare saranno ancora lì, domani, a decidere loro?
    Spero proprio che ci troveremo a pancia vuota, non manca molto….

    Ho scritto in fretta, spero non aver messo troppe fesserie (di italiano, non di concetto, su quello non rimangio niente)

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