Con il diabete si può (e si deve)… anche fare sport

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Una serie di iniziative e dimostrazioni sportive per sensibilizzare la cittadinanza sul diabete, una malattia sempre più diffusa, soprattutto nella popolazione giovanile, ma anche per mettere in evidenza l’importanza dell’attività fisica e di sani stili di vita.Questo è il senso della manifestazione “Con il diabete si può…”, in programma domenica prossima (19 ottobre 2008) dalle ore 9 nel centro di Lucca, aperta alla partecipazione di tutti i bambini, non solo quelli diabetici, che vogliono trascorrere una giornata all’insegna dello sport, della corretta alimentazione e dello stare insieme.L’organizzazione è a cura dell’Associazione Giovani Diabetici (AGD) di Lucca in collaborazione con l’Azienda USL 2 di Lucca, il Comitato Provinciale del CONI, il Comune di Lucca, la Provincia di Lucca, con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. L’evento è anche inserito tra le attività degli Ospedali che Promuovono Salute (HPH).
Alle ore 9 a Palazzo Ducale è prevista l’accoglienza dei partecipanti. Alle 9.30 all’Antico Caffè delle Mura si svolgerà un lancio di palloncini, seguito (alle 10) al Baluardo San Regolo dall’inizio dei giochi rivolti a tutti i ragazzi da 6 a 14 anni e gestiti dal CONI, dall’Atletica Virtus Lucca, dal Centro Arti Marziali di Lucca (Master Club), da Lucca Volley e dalla Schermistica O.Puliti.
Alle 11.30 sono poi previsti un simpatico spuntino, una tavola rotonda assai particolare , all’auditorium della Pia Casa con la partecipazione dei medici clown di “Ridere per vivere”, associazione che collabora da anni con il reparto di Pediatria dell’ospedale di Lucca, il pranzo al ristorante “La pecora nera” di piazza San Francesco.
La tavola rotonda sarà moderata da Lucia Corrieri Puliti, direttore dell’unità operativa Educazione alla salute dell’Azienda USL 2, e vedrà tra i relatori il presidente dell’Associazione Giovani Diabetici di Lucca Luciano Quilici, il responsabile del centro multizonale per la prevenzione e la cura del diabete mellito Cristiano Meossi, il medico del reparto di Medicina e Traumatologia dello sport Carlo Giammattei e l’atleta lucchese Mauro Talini, che sarà un po’ il testimonial della giornata. Talini, che abita a Quiesa, dal 1984 (anno della prima diagnosi) convive con il diabete insulino-dipendente. Dopo aver cercato, per quanto possibile, di ignorare una malattia che vedeva come un limite, ha iniziato a vivere il diabete come uno stimolo in più per migliorarsi anche dal punto di vista sportivo. Con lo slogan “DIABETES NO LIMITS” ha infatti portato avanti negli anni la sua passione per lo sport, in particolare per il ciclismo, effettuando dal 2003 alcune incredibili pedalate in solitario: Tour del centro e sud Italia, Tour europeo attraverso i principali santuari d’Europa (Lourdes, Santiago de Compostela, Fatima – 2.664 chilometri in 18 giorni); Tour Europeo (Vienna, Bratislava, Czestochowa, Cracovia, Berlino, Amsterdam – 3.252 in 21 giorni); Tour Europeo attraverso Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia con meta principale Capo Nord e conclusione a Tromso – 5.665 chilometri in 39 giorni).
Una serie di grandi imprese che dimostrano in maniera evidente come chi è affetto da diabete possa svolgere qualunque attività, seguendo però delle fondamentali regole di comportamento. E’ vero che la malattia è sempre presente nella giornata delle persone diabetiche, che devono avere una consapevolezza costante della loro condizione, ma una dieta equilibrata e un esercizio fisico regolare, insieme al controllo glicemico e alle dosi di insulina, permettono un buon controllo del loro stato metabolico. Insomma, con un po’ di attenzione è possibile allontanare il rischio di complicanze. L’informazione e la sensibilizzazione costituiscono il primo fondamentale passo da compiere. In maniera molto semplice è infatti possibile diagnosticare la presenza o il rischio di diabete e con pochi cambiamenti dello stile di vita è possibile prevenirlo e curarlo, almeno nella sua forma più diffusa.
Le associazioni dei diabetici svolgono in questo senso un ruolo fondamentale, organizzando molte iniziative di carattere informativo e collaborando attivamente con il servizio di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Azienda USL 2, di cui è responsabile Francesco Giannini, con il reparto di Pediatria, diretto da Raffaele Domenici, e con l’unità operativa Educazione alla salute.
In particolare l’Associazione Giovani Diabetici di Lucca si è costituita nel 1997 su iniziativa di alcuni genitori di bambini e adolescenti affetti da diabete mellito di tipo 1 e che nel tempo ha acquisito un peso ed una rilevanza sempre maggiori nel mondo del volontariato.
Fra l’altro si sta registrando un significativo aumento dei casi di diabete di tipo 1 nei bambini e di diabete di tipo 2 negli adolescenti, anche a causa della sempre maggiore incidenza dell’obesità in questa fascia d’età. Il 2008 è stato inoltre proclamato anno internazionale del bambino con diabete.
In Lucchesia sono una cinquantina i giovani diabetici – da 2 anni fino all’età adolescenziale – seguiti dall’Azienda USL 2 (insieme ad alcuni piccoli pazienti provenienti da zone limitrofe). I ragazzi diabetici, che ogni giorno devono sottoporsi ad alcune iniezioni di insulina e a stick del sangue per il controllo glicemico, possono condurre una vita tutto sommato normale. Un importante strumento di controllo è rappresentato dal diario della glicemia, che i giovani diabetici aggiornano quotidianamente e portano ad ognuno dei controlli che, con cadenza mensile, vengono effettuati nel reparto di Pediatria di Lucca.“Per la prima volta – evidenzia il presidente dell’Associazione Giovani Diabetici di Lucca Luciano Quilici – dopo aver organizzato sempre delle manifestazioni rivolte solo a bambini e adolescenti diabetici, abbiamo pensato di rivolgerci a tutti i ragazzi proprio per far conoscere questa malattia, sensibilizzando le scuole e soprattutto le associazioni sportive che hanno collaborato con noi. Ringraziamo tutti gli enti che sono stati molti disponibili e hanno permesso di organizzare questa importante giornata, per la quale auspichiamo un’ampia partecipazione dei bambini e dei loro genitori”.

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