Valle del Serchio: alle famiglie contributi per le badanti

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Offrire un sostegno economico ai cittadini impegnati nel difficile compito di assistere familiari anziani e nello stesso tempo contrastare il lavoro nero in un settore, quello dell’assistenza domiciliare, che sta diventando sempre più oneroso per l’economia delle famiglie.
Questo è in sintesi l’obiettivo del bando pubblicato – e aperto fino al 9 settembre – per l’assegnazione di contributi per l’assunzione di badanti per persone non autosufficienti residenti nella zona socio sanitaria della Valle del Serchio.
L’avvio della fase pilota del progetto, reso possibile dall’attivazione da parte della Regione Toscana di un fondo per la non autosufficienza, è diretta conseguenza della firma di un protocollo d’intesa tra i comuni della Valle del Serchio, l’Azienda USL 2, che è stata individuata come ente gestore di questo significativo stanziamento di risorse, e la Provincia di Lucca.
Si tratta in pratica di un modo per far sentire meno sole le famiglie e per renderle parte di una rete sociale di sostegno, ma anche di una maniera per contribuire al processo di inclusione sociale delle badanti.
La finalità principali del progetto, portato avanti grazie all’impegno delle amministrazioni comunali della Valle, sono infatti quelle di ampliare la fascia di cittadini che riceve sostegno per bisogni di carattere assistenziale, qualificare il sistema di offerta di servizi introducendo la figura dell’assistente familiare, di sostenere economicamente la domanda di servizi, di costruire una rete fra le agenzie che a vario titolo si occupano di fornire risposte diversificate ai bisogni socio-assistenziali, di regolare il mercato privato dei servizi domiciliari favorendo l’emersione del “lavoro nero”, di qualificare i lavoratori singoli fornendo loro supporti di formazione professionale.
I requisiti di ammissione al bando sono essenzialmente quelli di avere più di 65 anni, di essere in possesso della certificazione di non autosufficienza, di usufruire del servizio reso da assistente familiare (badante) o di essere intenzionati ad assumere con regolare contratto un operatore entro 30 giorni dall’eventuale comunicazione della concessione del contributo.
La quota che verrà riconosciuta sarà proporzionale al monte ore previsto dal contratto dell’assistente familiare, da un minimo di 25 ore settimanali per un contributo pari a 139 euro mensili ad un massimo di 54 ore settimanali pari a 300 euro mensili. Il contributo, che corrisponde alla copertura degli oneri previdenziali, sarà erogato per un periodo massimo di sei mesi.
I cittadini in possesso dei requisiti richiesti possono presentare domanda su un apposito modello disponibile presso più strutture:
l’Ufficio di Piano della Valle del Serchio, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 14 – numero di telefono 0583 669709;
i Servizi Sociali posti nei presidi territoriali dell’Azienda USL 2 e dei Comuni;
le sedi di patronati e sindacati;
gli uffici Relazioni con il Pubblico (URP) dei singoli comuni interessati dal bando.
Al modello opportunamente riempito dovranno essere allegati la dichiarazione sostitutiva unica dell’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare e la copia della documentazione attestante la regolare assunzione dell’assistente familiare.
Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 13 di lunedì 8 settembre.
Le domande devono essere presentate a mano, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, o a mezzo raccomandata A.R. alla Segreteria della Zona Distretto della Valle del Serchio dell’Azienda USL 2, in via dell’Ospedale 2, 55032 Castelnuovo Garfagnana.
Un analogo percorso verrà attivato nei prossimi mesi anche nella zona assistenziale della Piana di Lucca.

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