Tag: tradizione

- di Redazione

Pieve Fosciana si conferma la cittadina del Presepe

Lo dice anche il cartello d’ingresso al paese. Il rapporto tra questo borgo e il presepe a davvero lungo, di sicuro per primo fu il Beato Ercolano da Piegaro quando nel 15° secolo edificò a Pieve Fosciana un convento nel culto di San Francesco portando anche la cultura del presepe, essendo lui un predicatore Francescano.   Oggi oltre allo storico presepe meccanico costruito nei primi anni settanta che cmq ha sempre un certo fascino, si possono osservare circa 30 presepi esposti all’interno della chiesetta San Giuseppe proprio accanto alla Chiesa principale. Gli oltre trenta presepi arrivano da vari luoghi della Toscana ed Emilia e descrivono tanti momenti della natività, dall’annunciazione fino alla nascita di Gesù Bambino. in esposizione anche questa rappresentazione realizzata da Maurizio Turriani che  propone il primo presepe vivente durante la santa messa a Greggio e proprio riferita agli 800 anni da quell’evento, ecco questa istallazione a grandezza naturale. Da notare che oltre a San Francesco e il…

- di Redazione

Migliaia di persone alla Festa della Madonna del Cavatore di Gorfigliano

Dopo gli anni “pesanti” e bui della pandemia, che peraltro l’aveva penalizzata solo in parte, la Festa della Madonna del Cavatore è tornata a Gorfigliano in tutto il suo splendore forte di una lunga tradizione che ci riporta al lontano 1947, siamo alla 76esima edizione. La bellissima festa di sempre e da sempre che vuol rendere omaggio alla bianca effige in marmo della Santa Vergine Maria.   Come ogni anno alcuni incaricati salgono al “Bacolaio”, nome di un’area estrattiva di Gorfigliano, dove la Madonnina vigila sui cavatori e sulle loro famiglie. Da notare che quest’anno non è stata posizionata sul cassone del Pickup. Una volta arrivati vicina alla zona dell’acqua bianca la statua viene messa con sicurezza nella sua base lignea e vestita anche di alcuni gioielli. Subito dopo l’incontro con la processione arrivata in località Segheria dalla chiesa nuova di Gorfigliano guidata in preghiera da Don Gianni e accompagnata dalle note della Banda Musicale Puccini, nata ormai oltre mezzo…

- di Redazione

A Varliano si rinnova la tradizione infinita del Canto del Maggio

Il grande prato di Varliano, lungo la strada che conduce al Passo dei Carpinelli e al maestoso Monte Argegna, rappresenta per il Maggio quello che Wimbledon è per il tennis, il Maracanà per il calcio, il cacio sui maccheroni etc etc etc. Nello stupendo bosco di castagni secolari di Varliano si è rinnovato dopo diversi anni di silenzio, lo spettacolo del maggio garfagnino. Grazie all'impegno di alcuni maggianti ultimi portatori dell'antica tradizione, coordinati da Piergiorgio Lenzi e sulla spinta del Museo Italiano dell'Immaginario Folklorico, l'operazione è riuscita. Romolo e Remo sulla base del testo di Giuliano Grandini rivisto per l'occasione da Piergiorgi Lenzi, è andato in scena. C'era un pubblico numeroso e vario con una bella partecipazione di giovani; peccato per la pioggia che ha obbligato a terminare il canto presso il circolo di Giuncugnano. L'organizzazione attenta è stata dell'Associazione "Il Giunco" che ha curato tutte le fasi compresa la merenda finale allietata anche dai canti dei presenti e in…

- di Redazione

Careggine in… festa con la Festa…delle Apuane tra musica, giochi e sport

Dopo lo stop forzato a causa della pandemia torna a Careggine la festa dedicata alle Apuane che fanno da sfondo all’antico borgo, il capoluogo di comune più alto della Toscana. Infatti nei giorni di sabato 20 e domenica 21 agosto a Careggine torna la bella e tradizionale manifestazione che unisce eventi ed ottima gastronomia. La giornata di sabato 20 si aprirà con un convegno dedicato alle aree interne e alla montagna. A seguire nel centro storico del paese le olimpiadi per bambini e nel pomeriggio il tanto atteso “palio del formaggio” che vedrà contrapporsi i tre rioni del paese rappresentati nella gara di tiro del formaggio con 6 tra i più forti tiratori nazionali: due per ogni rione. Poi nel centro storico la cena con gli streghi lungo un piacevole percorso gastronomico al termine del quale ci sarà una processione propiziatoria o forse è meglio dire un “rito protettivo” ma utile per scacciare il terribile “macconeccio”. Domenica 21 invece la…

- di Redazione

Tornano con successo le sagre in Garfagnana; quella delle Crisciolette fa 51

Dopo 3 anni ritornano in Garfagnana tante sagre che da sempre caratterizzano le estati in valle del Serchio.   Tra queste, forse la regina è la sagra delle Crisciolette, giunta quest’anno alla 51esima edizione; infatti nel 2019 la comunità di Cascio festeggiò mezzo secolo di storia…poi la lunga pausa fino ad oggi. La sagra delle Crisciolette si sviluppa in sei serate distribuite e in due weekend a cavallo tra luglio ed agosto. In passato era un’occasione di avvicinamento alla festa del patrono San Lorenzo il 10 Agosto. Come le altre sagre, dopo anni di onorata carriera, questo evento adesso si trova di fronte ad una situazione completamente nuova: c’era da capire come la ripartenza sarebbe stata, rispetto al passato, dal punto di vista della presenza dei visitatori. Si può dire che Cascio ha superato il primo esame: in tanti sono arrivati per la serata d’apertura il 29 luglio per mangiare le bontà di cascio con in testa ovviamente le Crisciolette…

- di Redazione

Grande festa a Barga per la battitura del grano in Gragno

In questi mesi a causa della Guerra in Ucraina si è tornato a parlare di grano e del suo approvvigionamento e a molti è tornata anche la voglia di seminare un appezzamento di terra come accadeva nel passato.   Una volta, chiunque avesse un pezzo di terra da coltivare era indispensabile  che tra le varie culture non mancasse mai quella del grano. Questa voglia però non è mai mancata alla famiglia Marchetti e ai suoi amici che in questi anni hanno sempre coltivato grano per fabbisogno famigliare. La famiglia Marchetti ha la fortuna di vivere in un luogo stupendo: ci troviamo  a Barga e questa è la zona di Gragno dove lavorare la terra oggi come ieri è sempre stato un privilegio ed una tradizione in quanto qui si trovano appezzamenti di terra in piano, perfetti per l’agricoltura. Qui ogni anno, da sempre,  si celebra la battitura del grano come un grande evento: arrivano amici, parenti e altri agricoltori proprio…

- di Redazione

Torna a bruciare alto il fuoco della Baldoria di Cerreto

BORGO A MOZZANO – Il rito del fuoco che brucia il vecchio per fare posto al nuovo. E’ forse questo in sintesi il significato della “ baldoria” che si svolge ogni anno a Cerreto di Borgo a Mozzano. E se il fuoco sarà potente anche la prossima stagione agraria sarà generosa. Il rito è antico e si rinnova da oltre 4 secoli ed è collegato alla festività della Madonna del Buonconsiglio festeggiata a Cerreto nel secondo sabato dopo Pasqua in Albis. Anche in questi due anni di pandemia i componenti non hanno mai smesso di celebrare questo rito magari in forma ridotta ma non hanno mai mollato. Quest’anno invece hanno allestito e acceso un falò di discrete dimensioni realizzato tra l’altro con gli scarti dell’agricoltura. All’accensione del falò, curata da un gruppo di giovanissimi cerretini e dal primo cittadino di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti, ha assistito davvero tanta gente ben oltre le aspettative del comitato. Archiviamo questo servizio con…

- di Redazione

Grande successo ed emozione alla Processione dei Crocioni

Non senza emozione da parte di tutta la comunità, dopo due anni di assenza forzata, causa pandemia, è ritornata finalmente a Castiglione Garfagnana la “Processione dei Crocioni”, un rito la cui memoria si perde nella notte dei tempi. Nessuno è mai stato realmente in grado di stabilire storicamente a quando risale questa antica manifestazione religiosa che si compie il Giovedì Santo e che nel passato prevedeva addirittura due processioni. In epoca moderna la processione parte dopo la Santa Messa celebrata da Don Giovanni Grassi all’interno della Chiesa di San Michele ed è caratterizzata dalla presenza di una persona  che porta la croce impersonando (ovvero ricordandoci ) Gesù Cristo. Nessuno conosce l’identità di questo uomo se non coloro che lo aiutano a vestirsi; una volta tradito dall’abbraccio di Giuda  percorre un giro completo del paese, scalzo, con le catene ai piedi e la croce sulla spalla ricordando a tutti il percorso  di Gesù verso il Monte Calvario. Forse, per questo atteso…

- di Redazione

Bruciano i natalecci quasi a spazzar via il nefasto 2020

Come non era mai stato prima e come…si spera non sarà mai più in futuro. Si consegna idealmente alla storia di una tradizione che si perde nella notte dei tempi, un’edizione davvero straordinaria, incredibile e suggestiva come non mai dei Natalecci di Gorfigliano.   Alle 18 della vigilia di Natale la Valle dell’Acqua Bianca è stata illuminata dai fuochi dei tre natalecci di Bagno, Culiceto e Fenale. Troppo forte e viscerale l’amore per questa tradizione perchè i gorfiglianesi potessero mollarla. No, non esiste, covid o non covid,  a Gorfigliano non è Natale se non bruciano i Natalecci. Non possiamo citare uno ad uno i ragazzi, prevalentemente giovani, che hanno realizzato le opere in un contesto tanto difficile e assurdo, ma loro lo sanno e il ringraziamento nei loro confronti è doveroso. Un vento forte ha reso ancora più complicato il momento dell’accensione. Il più penalizzato in tal senso è stato senza dubbio il rione Culiceto che si trova sulla sporgenza…

- 2 di Redazione

La ricetta (e la tradizione) della “befana barghigiana”

BARGA – In questi giorni in cui abbiamo preparato e fatto uscire il consueto numero speciale natalizio, ci sono capitati tra le mani scritti pubblicati nelle edizioni dello speciale natalizio che realizziamo ormai dal lontano 1991. In alcuni numeri si trovano spunti di ricette e piatti della tradizionale natalizia barghigiana e di certo una delle tradizionali ricette natalizie barghigiana è quella della befana di Barga, il biscotto tipico della nostra tradizione natalizia. Questi sono già i giorni della “befana”; in molte famiglie è già iniziata la lavorazione anche se il periodo consueto della befana di Barga sarebbe prima della vigilia. Si tratta di una ricetta che si tramanda nelle famiglie barghigiane di generazione in generazione e la cui origine si perde nelle nebbie di tempi lontani. Il bello (ed il brutto) è che non esistono particolari cenni storici sull’origine della “Befana di Barga”. Si sa come è, come si fa, quanto è buona, ma non a quando risale questa tradizione. Castelvecchio…

- di Redazione

Si rinnova l’antico rito della battitura delle castagne

Fine novembre – primi dicembre. Tempo di battitura per le castagne. Un rito antico e sempre nuovo che ritorna in Valle del Serchio e che prosegue il cammino per arrivare alla farina dolce, alla farina di castagne, base di tante specialità della tradizione.   Ci troviamo a Valdivaiana, amena località nella montagna barghigiana  in una zona da sempre vocata alla coltivazione e alla raccolta delle castagne e qui siamo nei pressi del metato di Giovanni Giovannetti. Dopo oltre 40 giorni di essiccazione e affumicatura le castagne sono state battute in modo da essere poi portate al mulino per la macinatura. Per svolgere al meglio questo lavoro si adopera ancora oggi, come nel secolo scorso una macchina di molti decenni orsono  ma c’è bisogno anche di tanto lavoro. Come ci conferma Giovanni, da tutti conosciuto come Giovannino, l’annata di raccolta non è stata delle migliori, ma nonostante tutto , visto il risultato ottenuto con la battitura, le castagne si presentano molto…

- 2 di Maria Elena Caproni

Io sto con la Befana

Nota per il lettore: questa riflessione è del tutto di parte ed ispirata da sentimenti di nostalgia e pensieri paranoici. Certi spunti sono sicuramente esagerati, ma probabilmente li troverete condivisibili. Vi invito inoltre a prestare attenzione: questo testo contiene verità che potrebbero risultare sconcertanti Adesso che mi trovo a crescere una piccola tabula rasa dovendo tener conto delle sue naturali inclinazioni (e con questo tengo buoni sia gli innatisti che  i cognitivisti) mi trovo sempre più spesso di fronte a questioni mai valutate prima. Come che parte tenere tra Babbo Natale e la Befana. È una questione non facile, giacché i due buoni portatori di doni rappresentano, nella mia testa, lo scontro tra consumismo e tradizione che, dalle nostre parti, si sa, è sempre parca e quindi anticonsumista. E, parteggiando per la Befana, mi trovo a combattere una lotta impari. Le legioni di babbo Natale sono infatti numerose, ben organizzate e sempre presenti mentre la Befana, ne converrete, bisogna andarla…