Farà tappa a Barga il campionato italiano di Tiro alla Forma

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Farà tappa anche nel comune di Barga il campionato italiano a coppie di Lancio del formaggio (quello che per tutti noi è il “tiro alla forma”), in programma a Filecchio e San Pietro in Campo nel fine settimana del 26 e 27 aprile.

Un gioco della tradizione della nostra terra, largamente praticato quando le strade erano ancora sgombre dai veicoli e recuperato in tempi recenti, con iniziative ad hoc e con la riscoperta delle apposite piste (la più vicina è a Turritecava). Un fenomeno in crescita che vede anche la presenza una nutrita squadra provinciale, l’Asd Lucca e Garfagnana che ha tra suoi i membri gli atleti “nostrani” Paolo Cheli, Giacomo e Sandro Pellegrini, Giacomo Ghiloni, Nicola Santi, Davide Merrighi, Fabrizio Mori, Alberto Suffredini e Roberto Lazzurri.

Proprio la presenza di ancora tanti appassionati ha fatto sì che, in sinergia con il comune di Barga e l’Unione dei Comuni della Mediavalle, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali scegliesse anche la nostra terra per una sfida a colpi di grosse forme di formaggio da far rotolare lungo percorsi affatto semplici.

Un’iniziativa che, con i suoi centoventi iscritti, avrà non solo valore agonistico ma anche di promozione del territorio, dato che gli atleti arriveranno da tutta Italia (in particolare dal sud, dove questo sport ha maggior risonanza) e pernotteranno e conosceranno, magari accompagnati da amici e famiglie, la nostra terra.

Certo questa due giorni all’insegna della tradizione creerà qualche disagio ai cittadini delle frazioni coinvolte con la chiusura al traffico di certe strade, ma gli organizzatori sono certi che i vantaggi supereranno di gran lunga i sacrifici, non solo attraverso lo spettacolo che daranno i lanciatori ma anche grazie all’indotto che l’iniziativa porterà con se.

Le “ostilità” prenderanno il via sabato 26 aprile attorno alle 9.00, dopo l’accoglienza e l’iscrizione delle squadre. Il campionato si terrà contemporaneamente a Filecchio (dove si sfideranno le squadre per la categoria da 1kg) e a san Pietro in Campo (categoria 6kg) per poi continuare sempre a San Pietro in Campo, nel pomeriggio, con la massima categoria, quella da 20kg.

Domenica 27 sarà invece la volta dei lanciatori in categoria 3 kg (San Pietro in Campo) e 9 kg (Filecchio) che si sfideranno sul medesimo percorso del giorno prima: via Barghigiani nel mondo a San Pietro in Campo, via Comunale a Filecchio. Il tutto si concluderà con un pranzo al ristorante il Bugno di Fornaci, dove avverranno anche le premiazioni.
Nel frattempo, nella sala consiliare di Palazzo Pancrazi, si riunirà il consiglio nazionale della FIGeST, rendendo Barga capitale per un giorno del Tiro alla Forma. Pardon, di Lancio del Formaggio.

La “novità” del Lancio del formaggio fa eco alle passate edizioni del gioco della Palla elastica, anch’esso riconosciuto gioco della tradizione, anch’esso di antichissime origini, in programma con una nuova edizione e numerosi atleti ad agosto prossimo.

Come per i birilli, il lancio della forma di formaggio era sovente un gioco d’azzardo, la cui posta andava ben al di là della “forma” in palio, o di una merenda con uova sode o vin brulé.Si racconta che un certo Baraccani in un pomeriggio di metà quaresima, lanciando una forma stagionata di cacio pecorino, perdette insieme alla maggior parte dei beni e dei possedimenti della famiglia, anche il castello di Monterastello nella vallata di Pavullo (Modena).
A Novara di Sicilia (Messina) sino agli anni’ 50 si lanciava la majorchina, così chiamata dal formaggio “majorchino” di produzione locale.
In Garfagnana (Lucca), si lanciano tuttora le forme di formaggio in gare estemporanee, praticamente tutte le domeniche estive, a Pieve San Lorenzo (frazione di Minucciano) nel torrente Tassonaro (informazioni dal presidente del gruppo sportivo, Marco Biscioni), dove si lanciano forme di pecorino di un pastore di Sassalbo; a Carèggine, Borsigliana (Piazza al Serchio) Piano di Coreglia e soprattutto a Gallicano dove c’è un’ottima pista di lancio della forma (vicino al campo sportivo) e si gioca (con scommesse) ogni domenica pomeriggio di bel tempo, da aprile a tutto ottobre.Nell’alto parmense (a Via Mozzola, alta Valle del Taro e a Corniglio del Bosco, via Parma), il lancio del formaggio si è ridotto a gioco infantile: erano infatti i pastorelli che il giorno di San Giovanni (solstizio d’estate e giorno particolarmente importante per le religioni naturali d’Europa), lanciavano il formajen de San Zvan appositamente preparato per loro.
Mentre le aree più conservative continuano a praticare un originario e prezioso lancio della forma di formaggio (collegato tuttavia al gioco d’azzardo popolare), la progressiva sostituzione dell’attrezzo con la ruota disco in legno ha portato ad un coordinamento e ad una pratica “sportiva” delle attività agonistiche che sono via via andate regolamentandosi in un contesto che non sempre è di sagra paesana spontanea. (fonte)

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