Le lamentele dei cittadini a proposito delle cartelle TARES

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Lo scenario sempre più pietoso della politica nazionale, il brutto esempio che ci viene dai politici in genere e da governi che affrontano la crisi a suon di balzelli che colpiscono come al solito sempre i più deboli, ma anche la difficoltà a tirare avanti imposta da una crisi da incubo. Siamo nell’impossibilità di vivere con un minimo di serenità; serenità che oramai ci possiamo solamente ricordare con nostalgia; ogni giorno o quasi un grattacapo economico da affrontare o un’arrabbiatura che ci viene da una politica in grado di pensare solo a se stessa e che ci lascia sempre più soli. Una situazione esplosiva, indubbiamente. Che ci rende tutti più inclini al nervosismo, alla polemica, alla lamentela.

Basta un niente che subito ci si infiamma e basta davvero poco per far scoccare scintille da questioni a volte veramente di poco conto. È il segno di questi tempi difficili che viviamo sulla nostra pelle e non sembra che le cose siano destinate a migliorare; che i nostri animi ed i nostri umori si possano rasserenare, almeno a breve.

Certo è che quando senti certe lamentele a volta ti viene da ridere, ma quando invece ne senti altre non puoi che dare ragione a chi te le presenta. È il caso recente delle cartelle per il pagamento delle tre rate di anticipo della nuova TARES, la nuova tassa sui rifiuti che a gennaio ci regalerà delle belle sorprese che, in particolare, arriveranno per alcune categorie commerciali: per alcuni aumenti, rispetto alla vecchia TARSU, anche dell’85%.
Il problema in questo caso non sta tanto in quello che il Comune ha richiesto da pagare nelle prime tre rate (la prima scadeva il 31 luglio ma è stata prorogata al 31 agosto, a causa dei ritardi postali di consegna), ma nel come alla fine si è deciso di farlo.

In tanti si sono rivolti alla nostra redazione chiedendo perché per le tre rate di anticipo non si sia previsto anche il pagamento in un’unica soluzione. Una maniera comoda per non dimenticarsi magari le future scadenze e soprattutto per risparmiare qualche euro con il pagamento di uno, anziché tre, bollettini postali. Già, la posta…. Il problema più sentito è proprio questo. Tutti noi sappiamo che cosa vuol dire recarsi in posta ogni mattina. A volte ci si passa anche un’ora o più ed in questi giorni, proprio a causa della prima rata TARES, le file sono considerevoli e con esse i disagi.
Perché il comune ha disposto che per il pagamento si potesse utilizzare solo i servizi postali? Perché non sono state previste altre modalità, come anche quella di poter pagare in banca, in modo da rendere almeno il pagamento (se non il peso della tassa) più agevole?

Tutte domande sensate, che ci sono arrivate in questi giorni e che giriamo all’Amministrazione Comunale, nella speranza che almeno per il prossimo anno il problema, davvero minimo, possa essere risolto.

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