La storia del monumento degli Alpini di Barga

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Diverse volte ho ricordato con articoli ma anche in dialoghi con amici e conoscenti gli eventi della disgraziata Campagna Italiana in Russia del 1942-43, Secondo Conflitto Mondiale, ponendo sempre l’accento sulla dimenticanza di Barga circa un doveroso ricordo di tutti quei sessantanove giovani, in massima parte dispersi nella stoica e tragica ritirata dopo lo sfondamento russo del fronte italiano attestato sul Don con il successivo accerchiamento che lì rinchiuse in una sacca da cui ne uscirono solamente pochissimi.

Ancora oggi mi accingo farlo e l’occasione me la fornisce la celebrazione dell’80° anno dalla fondazione del Gruppo Alpini Barga, che si avranno qui a Barga sabato 3 e domenica 4 settembre 2016, il cui programma prevede per la stessa domenica l’omaggio ai Dispersi e Caduti Alpini in fronte al loro monumento eretto e inaugurato, sempre in settembre, ma dell’anno 1952.

Il monumento di cui si parla, divenuto con il tempo l’omaggio ai Caduti Alpini di ogni tempo, per il vero fu necessario erigerlo proprio per l’immane tragedia in terra russa e si dice, secondo alcune ricerche, che al più fosse stato dedicato ai Caduti Alpini della Seconda Guerra Mondiale. Comunque la tragedia russa, con 69 morti, di cui 66 Alpini, fu l’evento che lo decise, perché il sacrificio di quei tanti giovani Alpini lo aveva meritato e questo lo dice chiaramente Bruno Sereni negli articoli che redasse per Il Giornale di Barga, sia annunciandolo come nella cronaca dopo l’inaugurazione. Intanto sentiamolo all’annuncio dell’inaugurazione:

“Il monumento agli Alpini”: “Domenica 28 c.m., nei pressi antistanti il campo sportivo sarà inaugurato il monumento ricordo agli Alpini di Barga. Sarà presente, quale oratore ufficiale, il Generale Battisti uno dei tre Generali ritornati orsono due anni in patria reduci dalla prigionia in Russia …
Il monumento … Vuole significare il particolare sacrificio delle penne nere in questa ultima disgraziatissima carneficina …”

Ovviamente quando si parla di carneficina, penso sia chiara cosa il dire: la tragica Campagna di Russia. Tra l’altro uno dei due grandi collettori per l’iniziativa del monumento fu proprio un reduce della Russia, l’alpino Fedele Rossi, l’altro fu l’alpino Quinto Cecchi, reduce dalla Campagna Greca e fratello del disperso in terra russa Giuliano.

Altro dato che chiarisce con quali intendimenti si mosse la volontà per il monumento fu l’invito rivolto per l’inaugurazione al Generale che comandò gli alpini della Cuneense in Russia, Emilio Battisti, sotto la cui guida erano stati anche gli alpini di Barga. Il Generale, che possiamo definirlo un eroe, godeva in tutta l’Italia e in ogni luogo della provincia, l’affettuosa stima e il grande rispetto di tutti gli alpini e delle stesse famiglie dei morti e dispersi in Russia, che senz’altro seppero del suo eroico gesto, quando si rifiutò di salire su di un aereo che i tedeschi gli fecero pervenire durante la ritirata. A supporto delle mie parole cito un passo del libro di Don Lorenzo Angelini, “Alpini di Garfagnana – Strage in Russia 1942-43”:

“Una cicogna tedesca (un Fieseler Storch) atterra sulla neve. C’è sopra un alto ufficiale germanico, il quale comunica a Battisti di essere venuto a prenderlo per portarlo fuori dall’accerchiamento. Il generale risponde che intende condividere la sorte con i suoi Alpini e al suo posto fa caricare sull’aereo due feriti. Un gesto che qualifica un uomo per sempre.”

A seguire leggiamo uno stralcio della cronaca che Bruno Sereni fece dopo l’inaugurazione del monumento agli Alpini:

“COMMOVENTE RADUNO DEGLI ALPINI A BARGA”“… A un tratto si vide arrivare una 1400 (N.d.R.: Fiat). Nessuno pensava che quella macchina fosse proprio quella attesa. Da quando in qua le Autorità arrivano in anticipo? …Subito vedemmo scendere il Generale con il suo aiutante e le rispettive signore … Dal Duomo intanto si spandeva nell’aria uno dei più belli e sonori doppi di campane che mai si siano sentiti negli ultimi tempi. FORMAZIONE DEL CORTEO SUL FOSSO- Ecco ora il nostro Boccia, Alberto Gonnella, alpino reduce dalla Russia, alfiere del Comune, con la sua nuova e smagliante uniforme, scortato da due Guardie Comunali, che si mette in testa con il Gonfalone di Barga.
Deposta una corona di alloro in un riverente e silenzioso omaggio al monumento ai caduti, il corteo attraversa Barga Castello … Al Ponte Fratelli Leo e Corrado Lombardini viene deposta una corona di alloro alla targa … Il dottor Lombardini padre porta appuntata sul petto la medaglia di argento che il figlio tenente Leo si guadagnò cadendo da prode in Russia
. (N.d.R. : al Tenente Leo Lombardini è intitolato il Gruppo Alpini di Barga).
GLI ASSENTI DI RUSSIA- Il corteo con la banda in testa scende per via Roma e si ferma nei pressi del campo sportivo dov’è stato eretto il monumento agli alpini caduti. Nel più raccolto silenzio il Generale Battisti con a fianco il Sindaco Sig. Luigi Piacentini si appressa al monumento e con mano ferma lentamente toglie il velo che lo ricopre.
La commozione è intensa, qualcuno trattiene le lacrime, alcune donne danno libero sfogo al loro dolore …
E mentre si prega per le anime dei Caduti, il pensiero dei presenti è rivolto a coloro che l’anagrafe ufficiale ha classificato dispersi. Dispersi di Russia, che i congiunti e i familiari mai potranno rinunciare alla speranza di pensarli vivi e di vederli un giorno tornare … Al termine della cerimonia il presidente della sezione di Barga degli Alpini, Ottavio Marchetti, donò al Comune di Barga il monumento.”

Ho ora tra le mani il pieghevole che l’A.N.A –Gruppo di Barga, redasse nel 1952 quale invito per l’inaugurazione del monumento “Agli Alpini di Barga Caduti”, dove si annuncia: “Sarà presente S.E. il Generale Battisti”, seguendo con “Alla presenza di S.E. il Gen. Battisti e delle Autorità provinciali si procederà all’inaugurazione del monumento agli Alpini caduti.

Simpaticissima la sorta di poesia con cui si chiude l’invito e che pubblichiamo di nuovo:

“Barga, regina della val di Serchio,

porge l’invito a tutti i suoi vicini,

della valle e dei monti, che fan cerchio,

di venir alla festa degli Alpini.

L’Ottavio metterà a disposizione

forno e farina; e vin buon di vigna

sarà versato a grande profusione,

dalle botti dell’Ingegner Gramigna.

Poi avremo fra i presenti un Generale,

il nostro buon Battisti, penna nera,

e tante autorità, ch’è naturale,

si tratterranno sino a tarda sera.

Della pro loco avremo il Presidente,

oratore e alpinista di gran vanto,

nei giuochi e nei cortei sempre presente,

delle sue misse pieno è il Lago Santo.

Ritroverete il Rossi e il Cecchi in testa

che d’accattar soldi ormai son quasi stanchi,

leggete qui il programma della festa,

Barga v’invita tutti e nessun manchi.

Così parlano del monumento le delibere del Comune di Barga

Ora vediamo invece come evolse la faccenda monumento secondo le delibere del Comune di Barga, interessato dal Gruppo Alpini di Barga, in primis, per il nulla osta a porre il monumento nel bel parco che in quel tempo anticipava, da via Roma che scende al Piangrande, il campo sportivo, mentre oggi introduce ai campi da tennis. Secondariamente che il Comune decidesse di rendere libero lo stesso parco da altro monumento, consistente in una grande e antica “coppa di pietra”, che presumibilmente fu poi trasportata in piazza Beato Michele, davanti alla propositura, dove ancora oggi esiste una grande coppa di pietra. Infine, il Comune decise e deliberò anche un contributo per il monumento £ 50.000 e £ 25.000 per la festa del 28 settembre. Dalle delibere si apprende che il previsto costo dell’opera ascendesse a £ 200.000.

Dal libro: Deliberazioni della Giunta Comunale, dal 6-11-1950 al 30-12-1952.

21 aprile 1952

N° 637 –Monumento dell’Alpino.

La Giunta

Presa visione della domanda presentata dal Gruppo di Barga dell’Associazione Nazionale Alpini, con la quale chiede di poter collocare al centro del parco davanti al campo sportivo, un monumento all’Alpino che la che la sezione desidera erigere ed inaugurare nell’estate prossima, considerato che il luogo scelto può essere reso disponibile trasferendo in (altra) località l’esistente coppa di pietra, coi poteri del Consiglio, stante l’urgenza, e salvo ratifica all’unanimità

DELIBERA

Di autorizzare il Gruppo di Barga dell’Associazione Nazionale Alpini ad erigere un monumento all’Alpino al centro del parco antistante il campo sportivo comunale, con riserva di dare altra sistemazione alla coppa di pietra esistente sul luogo scelto.

12 maggio 1952

N° 661 –Contributo per l’erezione del monumento all’Alpino.

Il Sindaco legge la lettera ricevuta dal Gruppo di Barga dell’Associazione Nazionale Alpini, con la quale fa noto che è stata iniziata la raccolta di fondi per la erezione del monumento, ricordo degli Alpini caduti del nostro Comune, per il cui acquisto e messa in opera è prevista la spesa di £ 200.000 e chiede che il Comune di Barga voglia contribuire moralmente e materialmente alla riuscita della manifestazione.

La Giunta riconoscendo doveroso dare pronta adesione morale e finanziaria alla patriottica iniziativa, coi poteri del Consiglio, stante l’urgenza e salvo ratifica, all’unanimità

DELIBERA

Di corrispondere al Gruppo Barghigiano dell’Associazione Nazionalke Alpini un contributo di £ 50.000 per le spese di erezione in Barga di un monumento-ricordo degli Alpini caduti.

Di apportare al bilancio preventivo 1952 le seguenti variazioni: istituire nella parte spesa l’art. 127 bis “Contributo per l’erezione in Barga di un monumento ricordo degli Alpini caduti” …

18 settembre 1952

N° 738 –Concessione di un contributo all’Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Barga per la celebrazione della giornata inaugurazione monumento all’Alpino.

La Giunta

Presa in esame la richiesta dell’Associazione Alpini Gruppo di Barga, per ottenere un contributo nelle spese necessarie per la inaugurazione del monumento all’Alpino che avrà luogo nella giornata del 28 settembre 1952 con solenne celebrazione del primo raduno interregionale;

ritenuta giusta la richiesta e doveroso dare una pronta adesione sia morale che finanziaria alla patriottica iniziativa, coi poteri del Consiglio, stante l’uregenza e salvo ratifica all’unanimità

DELIBERA

Di corrispondere al Gruppo Barghigiano dell’Associazione Nazionale Alpini un contributo di £ 25.000 per le spese della celebrazione del primo raduno interregionale che avrà luogo in Barga il giorno 28 settembre 1952 …

La rivista l’Alpino, annunciando l’inaugurazione del monumento di Barga, scrisse in quel 1952:

“Il 27/28 settembre a Barga si inaugura il Monumento in memoria degli Alpini Caduti nel II° Conflitto Mondiale”.

I Dispersi e Caduti Alpini nel secondo conflitto mondiale ascendono a un totale di 71 su un totale di circa 120 vittime, veramente un gran sacrificio di penne nere!

Pier Giuliano Cecchi

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