In tanti al convegno sul pulpito del duomo di Barga

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Con una bella cornice di appassionati e di pubblico, si è aperto questo pomeriggio a Barga il ciclo di incontri organizzati dal centro Ecumenico di arte e spiritualità Mount Tabor nell’0ambit del convegno internazionale sugli amboni istoriati toscani “E la parola si fece bellezza”.

Il primo appuntamento (seguiranno quelli di Pisa, il 2’0, di Pistoia, il 21, di Siena il 27 e di Firenze il 28 maggio prossimi) è stato dedicato all’ambone istoriato del Duomo di Barga, considerato appunto insieme a quelli di Pisa, Pistoia, Siena e Firenze, tra i più significativi esempi presenti in toscana.

Il convegno riprende il tema trattato nel 1966 nella giornata di studio tenutasi a Firenze sui “Pulpiti medievali toscani” i cui atti furono pubblicato nel 1998.

La nuova edizione del convegno si propone di approfondire alcuni questioni fondamentali relativamente ai committenti, agli artisti ed ai messaggi degli amboni istoriati presi in esame.

Relatori del convegno di barga sono stati Mons. Timoty Verdon, direttore scientifico del centro ecumenico Mount Tabor di Barga, che ha trattato l’argomento “L’ambone istoriato toscano e la spiritualità dei secoli XII e XIII”; Elisa di Natale dell’Università di Udine, che ha parlato del “Pulpito di barga nel contesto: immagine, rito e architettura” e Gigetta Dalli regoli dell’università di Pisa che è intervenuta sul tema “La nascita di Cristo nell’interpretazione dei Guidi: il ruolo del pergamo di Barga nell’ambito di una crescente tendenza alla istoriazione tra XII e XIII secolo”.

La giornata barghigiana aveva in programma anche per la stessa serata la sacra rappresentazione “Quem Quaeritis?” proposta sempre in Duomo da Elements, gruppo teatrale della Community of Jesus

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