Raccolta differenziata dei rifiuti. Comune di Barga all’82%

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Bilancio positivo per la raccolta differenziata dei rifiuti nel comune di Barga. Dopo il passaggio alcuni anni orsono al nuovo gestore rifiuti (ati Valfreddana recuperi – Sistema Ambiente) e dopo l’intensificazione della raccolta porta a porta, il Comune di Barga viaggia ormai alla quota fissa dell’82% di raccolta differenziata.

La notizia è stata resa nota in questi giorni, durante il consiglio di presentazione del bilancio, dall’assessore all’ambiente Giorgio Salvateci che non ha nascosto la sua soddisfazione per questo risultato che pone, ha sottolineato, il Comune di Barga tra i comuni più virtuosi; sicuramente della provincia, ma anche della Toscana.

Sicuramente un risultato, ha voluto rimarcare, che è merito anche dell’attenzione e della civiltà della popolazione che in questi anni ha risposto con spirito di collaborazione alla nuova organizzazione del sistema porta a porta che praticamente, a parte frazioni e luoghi isolate, investe tutto il territorio comunale. Ma ha espresso soddisfazione anche per il servizio del gestore rifiuti. Parlando del futuro passaggio anche per il comune di Barga al gestore unico rifiuti previsti per l’Ato Toscana, Salvateci ha informato che all’ente sono state inviate dettagliate relazioni che fotografano la validità del servizio organizzato sul territorio barghigiano, chiedendone il mantenimento anche dopo il passaggio al gestore unico.

“Peraltro con Valfreddana – ha aggiunto l’assessore – stiamo studiando anche altri interventi per incrementare ulteriormente la raccolta differenziata, interventi che vogliamo realizzare pensando in particolar modo proprio alle località isolate o alle piccole frazioni”

A contribuire ad una nuova politica di attenzione allo smaltimento ed alla produzione die rifiuti è stata in questi anni anche l’avvio del progetto “Banco del non spreco” che grazie soprattutto all’opera di una sessantina di volontari di diverse associazioni permette il recupero da ristoranti, supermercati e locali pubblici di cibo ancora buono, ma che non può essere più commercializzato che viene ridistribuito sul territorio alle famiglie bisognose: “Un modo non solo per aiutare tanta gente in difficoltà – afferma Salvateci – ma anche per abbattere drasticamente la quantità di rifiuto organico prodotto, il più costoso in termini di gestione e di smaltimento. Proprio con aprile scorso il servizio è cresciuto ancora con il coinvolgimento, nel recupero di cibo preparato inutilizzato, anche dalla mensa scolastica centralizzata”.

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