Incremento dell’export lucchese del 12,7% nel 2015

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Il 2015 conferma essere un anno positivo per l’economia della provincia lucchese registrando segnali di ripresa, non solo per la risalita dell’imprenditorialità, anche se lieve, ma anche per la bilancia commerciale con l’estero registrando incrementi sia nell’export che nell’import.

Nel corso del 2015, infatti, l’export della provincia di Lucca ha sfiorato 4 miliardi di euro (3.960 milioni), con un incremento del +12,7% (oltre 445 milioni di euro) rispetto al 2014. La performance lucchese risulta la migliore a livello toscano, con le dinamiche regionale (+3,2%) e nazionale (+3,8%) positive ma decisamente più contenute. Gli andamenti territoriali appaiono complessivamente positivi: le uniche eccezioni sono rappresentate da Massa Carrara e Livorno, mentre tutte le altre province toscane fanno segnare incrementi.

Anche per le importazioni provinciali l’andamento si conferma positivo, con acquisti dall’estero che hanno sfiorato i due miliardi di euro (1.986 milioni): l’incremento del +12,5% registrato rispetto al 2014 risulta anche in questo caso più sostenuto rispetto a quello di Toscana (+5,2%) e Italia (+3,3%).

Tra le motivazioni della ripresa degli scambi con l’estero troviamo anche il deprezzamento dell’Euro rispetto al Dollaro che, determinando un aumento della competitività di prezzo per le merci prodotte nell’area Euro, contribuisce ancora al progressivo incremento dell’export di merci scambiate in Dollari sui mercati internazionali.

La forte espansione delle esportazioni provinciali nel corso del 2015 è legata al positivo andamento di alcuni dei principali settori produttivi locali: il cartario, primo settore per valore esportato (quasi 950 milioni di euro), registra una crescita del +14,1% grazie alle vendite di articoli in carta e cartone (+20,5%) e di pasta da carta, carta e cartone (+5,3%). Molto positivo anche l’andamento dell’industria meccanica (685 milioni), con un incremento delle vendite all’estero del +17,9% rispetto al 2014, giustificato in larga parte dalla ripresa del ciclo degli investimenti nei settori legati alla vendita di macchine per impieghi speciali (530 milioni circa, +17,3% rispetto all’anno precedente), in primis il cartario. Ottimi anche i segnali registrati dalla cantieristica nautica (quasi 643 milioni), con un aumento delle vendite all’estero del +19,7% rispetto al 2014.

La crescita dell’export è proseguita anche per il comparto alimentare (307 milioni di euro), con un +19,2% nel periodo dovuto al positivo andamento delle vendite di olio di oliva, di semi ecc. (+21,8%); segno più anche per l’industria metallurgica (+8,0%) e per le vendite del settore materiale elettrico e meccanica di precisione (+8,1%). Segnali incoraggianti, nel complesso, anche dall’industria lapidea, del vetro e delle pietre estratte: la crescita del +7,9% rispetto al 2014 è legata al traino della sola industria lapidea (+15%), mentre per la lavorazione delle pietre estratte sabbia argilla (-9,3%) e l’industria del vetro, materiale da costruzione ecc. (-13,7%) si è registrato un calo. In positivo anche il tessile e abbigliamento (+7,9%) e la gomma e plastica con un +13,4% nell’anno.

Per i restanti settori di attività si è registrato invece un calo del valore delle esportazioni: il cuoio e calzature (286 milioni di euro) ha perso il -2,2% rispetto al 2014, con le calzature al -1,5%, mentre l’industria chimica ha evidenziato una flessione del -3,1% per il calo della farmaceutica (-3,4%).

Guardando alle aree di destinazione, crescono le vendite all’estero sia verso l’Europa (+6,7%), per il traino dei paesi dell’UE (+7,8%), che soprattutto verso il continente americano (+35,0%), con l’America Latina che segna un +42% e quella Settentrionale che registra un +27,0%. In lieve ripresa anche le vendite in Asia (+4,8%), mentre quelle verso l’Oceania segnano un +53,3%. Il continente Africano evidenzia invece una diminuzione del -3,4%.

La crescita delle importazioni provinciali (+12,5%) è riconducibile in larga parte al positivo andamento di tutti i principali settori dell’industria lucchese: l’industria cartaria si conferma il primo settore provinciale per acquisti dall’estero (688 milioni, +12,4%), grazie soprattutto alle importazioni di materie prime da lavorare (pasta da carta, carta e cartone), con un import di oltre 670 milioni di euro in crescita del 12,5% rispetto al 2014.

Segue l’industria alimentare (+33,0%) con quasi 300 milioni di euro, per l’incremento degli acquisti di oli dall’estero (+50,0%); crescono anche le importazioni dell’industria chimica, delle vernici e farmaceutica (+7,9%, a quota 253 milioni di euro), per l’aumento degli acquisti di prodotti della farmaceutica (+14,0%).

In forte espansione anche le importazioni della meccanica (+19,2%) e dell’industria metallurgica (+90,8%), soprattutto per l’incremento degli acquisti dall’estero di rame (+125,0%) dovuto al fermo di alcune unità produttive locali.

In crescita anche gli acquisti del cuoio e calzature (+0,4%), della fabbricazione di materiale elettrico e di meccanica di precisione (+6,1%), dell’industria lapidea, del vetro, dei materiali da costruzione ecc. (+7,4%) e della gomma e plastica, che fa segnare un +7,6% nel periodo.

Prosegue invece il calo degli acquisti dall’estero per il tessile e abbigliamento (-19,0%), per la cantieristica (-38,2%, settore comunque connotato da peculiari caratteristiche quanto a processo produttivo) e per i prodotti agricoli (-34,9%).

In relazione alla provenienza geografica degli acquisti effettuati all’estero dalle imprese lucchesi, l’incremento risulta diffuso a tutte le macro-aree eccetto l’Asia Centrale e i paesi europei Extra UE28.

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