Invia ai compagni video in stile ISIS. Protagonista un ragazzo di Gallicano.

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La denuncia viene da parte di Daniele Venturini, consigliere comunale di opposizione a Gallicano che parla di un episodio preoccupante ma che, oltre a stigmatizzare l’episodio, critica anche il centro culturale Al Baraka di Gallicano, punto di ritrovo pere molti musulmani della zona.

“A Gallicano si è verificato un episodio preoccupante – afferma – che ha visto coinvolto un giovane ragazzo musulmano il quale ha inviato sul cellulare dei compagni di classe un video molto cruento: un giovane viene decapitato con una spada in un lago di sangue in puro stile ISIS. Questo video è stato accompagnato da messaggi deliranti che il ragazzo ha rivolto ai compagni di classe. Non so dire se trattasi di fantasie o realtà – afferma preoccupato Venturini – non spetta a me fare le indagini del caso. Vorrei sperare che si trattga solo di “scherzi pesanti” adolescenziali. Devo far presente che il filmato è stato visto anche da altri bambini che non fanno parte della classe frequentata dal bimbo di origini marocchine.

Per quanto mi è dato sapere il ragazzo in questione, insieme al padre, sono assidui frequentatori del centro culturale Al Baraka di Gallicano. Dopo il cruento attentato alla sede di Charlie Hebdo, sono passati undici mesi ma nulla è cambiato, anzi vi sono stati, a mio parere, dei peggioramenti nella sicurezza locale, nazionale ed europea. I Cittadini si sentono abbandonati ed indifesi dalle Autorità predisposte a tutelare la loro sicurezza. Dopo l’ultimo gravissimo attentato multiplo a Parigi, le persone sono ancora più disorientate e spaventate. Vengo fermato per strada da cittadini che mi chiedono chi controlla “la moschea” di Gallicano. Moschea e non centro culturale perché di fatto è un luogo di culto, in quel sito si prega con regolarità tutti i giorni per più volte al giorno. A questo punto è chiaro che il centro culturale è una moschea ”sotto mentite spoglie” e per tanto a mio parere dovrebbe essere chiusa, visto le leggi vigenti in Italia. Se la comunità islamica desidera pregare – continua Venturini – è nel loro diritto, come da costituzione, ma le leggi devono essere rispettate. Soprattutto bisognerebbe vigilare di più sui ragazzi in modo che episodi incresciosi come quelli del video estremo non accadano più”.

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