Via da Colle Fobia. I profughi: “Non è possibile vivere lì”

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E’ durata nemmeno un giorno la presenza dei profughi inviati dalla Prefettura di Lucca nel territorio barghigiano, presso la struttura di Colle Fobia.

Se ne sono andati chiedendo di ritornare presso il centro accoglienza gestito dalla Croce Rossa a Lucca giudicando la struttura immersa nei boschi della montagna barghigiana, troppo isolata, priva di collegamenti telefonici e non idonea ad ospitarli.

Arrivati venerdì sera per loro non c’è stato nemmeno il tempo di tentare di ambientarsi. Hanno deciso in blocco di tornare a Lucca, dove erano ospitati presso il centro gestito dalla Croce Rossa.

Tra le problematiche esposte dai migranti che dovevano trovare ospitalità nel comune di Barga, anche la mancanza di collegamenti telefonici e l’abitare in una struttura troppo distante da qualsiasi centro abitato e non servita da alcun collegamento di trasporti.

Alcuni, verso l’ora di pranzo di oggi, hanno preso di loro volontà il pullman per Lucca; altri sono stati trattenuti dai volontari dell’Associazione Partecipazione e Sviluppo, che si doveva occupare della loro permanenza a Colle Fobia. Hanno fatto il possibile per convincerli a tornare sui propri passi, ma alla fine è stato deciso di accompagnarli alla stazione di Barga-Gallicano Dalla stazione sono poi rientrati a Lucca.

Di certo la reazione dei profughi ha confermato le forti perplessità espresse anche dal sindaco di Barga, Marco Bonini nelle settimane scorse: troppo isolata, Colle Fobia, assolutamente non idonea ad accogliere i migranti ed a favorire il loro processo di integrazione.

Resta ora da capire se verrà fatto un nuovo tentativo o se la soluzioneColle Fobia sarà definitivamente abbandonata.

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