Come prepararsi all’intervento di protesi d’anca o al ginocchio

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Le articolazioni nel corso degli anni vanno incontro ad un naturale processo di degenerazione. Per alcune persone il decorso è lento e graduale e non comporta necessità particolari di trattamento chirurgico, per altri, invece, purtroppo, il decorso è più accelerato e porta a limitazioni funzionali, con conseguente riduzione della qualità della vita.

In questi casi non rimane che la soluzione chirurgica. Oggi fortunatamente le tecniche chirurgiche sono sempre più precise ed i materiali sempre più biocompatibili, due fattori che fanno si che l’artroprotesi sia un intervento più adeguato alle esigenze delle persone.

Ciò che può fare la differenza sul risultato finale dell’intervento è come ci si prepara ad esso. Sicuramente un trattamento fisioterapico preventivo può aiutare il paziente ad affrontare al meglio l’intervento.

La fisioterapia è volta essenzialmente a mantenere il tono muscolare, l’articolarità residua e a ridurre il dolore e l’infiammazione.
Di norma il paziente viene istruito sulle corrette abitudini di vita, sul controllo del peso, se necessario indirizzato dal nutrizionista e – non meno importante – informato sulle fasi successive all’intervento che solitamente inducono ansia.
In questo modo si fornisce un supporto psicologico tale da predisporre un atteggiamento positivo e collaborativo.

Ma anche la fisioterapia può fare molto con Laserterapia, Tecarterapia, il massaggio manuale, la mobilizzazione o esercizi per mantenere il tono muscolare residuo. È altresì molto importante stimolare nel contempo l’arto sano che nella prima fase post intervento sarà chiamato ad un lavoro extra.
Anche un corretto controllo della deambulazione e della postura è fondamentale, affinché lo schema del passo sia il più corretto possibile.

La pratica e l’esperienza rafforzano la convinzione che sottoponendosi a fisioterapia preparatoria si facilita il recupero sotto tutti i punti di vista, accelerando il ritorno alle attività della vita quotidiana.

Gli stessi benefici non si verificano infatti nei pazienti che non intraprendono questo percorso e che rischiano quindi di compromettere (o non sfruttare al massimo) la buona riuscita dell’intervento chirurgico.
A cura di Centro Medico di Fisioterapia di Miglianti e Rocchiccioli
FB: Fisioterapia Rocchiccioli Miglianti
cmf.migliantirocchiccioli@hotmail.it

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