Poste, si muove anche il Governo

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“Il governo ha ascoltato l’allarme dei territori sulla prospettata chiusura degli uffici postali nelle aree marginali”. La parlamentare Pd Raffaella Mariani commenta così la mossa dell’esecutivo che ieri, attraverso il sottosegretario allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni Giacomelli, ha svolto un incontro con l’amministratore delegato di Poste e il presidente dell’Authority per le telecomunicazioni.

“Il ministero – sottolinea Mariani – ha raccolto le preoccupazioni espresse da amministratori locali, Regioni e parlamentari, attivando un coordinamento più stretto tra i soggetti coinvolti. Si tratta di un segnale forte di attenzione su una tematica che riguarda da vicino tanti cittadini e la loro qualità della vita: da parte nostra continueremo a lavorare per evitare ripercussioni sul servizio universale”.

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Commenti

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  1. A Ri-poste
    Ma questi onorevoli e senatori sono proprio convinti che le Poste ci ripensino? Io ci credo poco. State sicuri che lasceranno freddare la patata bollente e poi proseguiranno nei loro intenti. Anche perché non sono marcate a uomo dai nostri parlamentari, anche quelli regionali che mi sembra siano poco presenti nella vita pratica dei cittadini della Valle del Serchio. Vedi Strade, Ferrovie, Sanità, Fibre Ottiche, Banda Larga, Salvaguardia del Territorio ecc.. Vorrei avere torto marcio. Ma credi solo che sia una pia illusione.Giuseppe Luti – 25-02-2015 – ore 20,56


  2. Poste 2
    Le poste sono una società privata e il loro servizio è gestibile da chiunque. Perché non valutiamo, seriamente, a Barga la costituzione di una società che svolga gli stessi servizi delle poste e che capillarmente copra il nostro territorio, escludendo di fatto così totalmente Poste Italiane Spa dal servizio?Non credo ci manchino gli imprenditori con sufficiente spirito di iniziativa, non credo ci manchino i professionisti capaci di impostare e gestire la società, non credo ci manchino gli operatori capaci di stare al pubblico.Basta volerlo.

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