Da PD e Rifondazione. “No alla chiusura degli uffici postali”

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Non si placa il livello d’allerta sulla vicenda del rischio chiusura e riduzione d’orario per molti sportelli postali in provincia di Lucca. A prendere posizione è il segretario del Partito Democratico di Barga Nicola Boggi che così commenta:

“Ci troviamo di fronte all’ennesima arbitraria“ghigliottina” annunciata da Poste italiane ed anche in questa occasione Barga risulta messa pesantemente nel mirino. Raccolgo con soddisfazione le nette prese di posizione dei nostri rappresentanti nelle istituzioni ad ogni livello che hanno fatto, in questi giorni, sentire la loro voce.”

“Alla loro iniziativa dobbiamo affiancare l’impegno e la mobilitazione di tutta la base del nostro partito: militanti e simpatizzanti compatti nel sostenere le sacrosante istanze dei nostri cittadini che hanno tutto il diritto di avversare questa inaccettabile proposta presentata dai vertici toscani di Poste italiane.” – prosegue Boggi – “Questa battaglia non può vedere impegnata solo la gente di Mologno, Filecchio e Castelvecchio Pascoli bensì la comunità barghigiana nella sua interezza. Un’ulteriore pesantissimo ridimensionamento dei servizi postali nel nostro comune, se attuato, produrrebbe un inevitabile congestinamento degli uffici di Barga e Fornaci e quindi un peggioramento generalizzato dell’offerta garantita a tutti i nostri cittadini.”

“Ci attendiamo che Poste italiane compia un gesto distensivo accogliendo – conclude Boggi – le sacrosante richieste mosse dai rappresentanti del nostro territorio che con grande energia hanno rivendicato la necessità di confrontarsi nel metodo e nel merito rispetto a questa delicatissima vicenda.”

Ad esprimere la sua contrarietà è anche il circolo di Barga di Rifondazione Comunista,

“Il servizio postale – scrive il circolo – assolve ad un compito che ha dei risvolti sociali importanti e di questo le Poste si devono fare carico. Molte persone anziane utilizzano gli uffici postali e non hanno, in molti casi, la possibilità di spostarsi agevolmente. Inoltre le ricadute negative sull’ occupazione sarebbero inevitabili. Cosa particolarmente grave in un momento di crisi come quello attuale. Ci auguriamo che le iniziative intraprese dal Sindaco di Barga portino ad una revisione del piano delle Poste, ma se ciò non accadesse siamo disponibili ad intraprendere iniziative di protesta con l’amministrazione e la popolazione del Comune di Barga”. 

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