31 ottobre, sciopero del turismo: coinvolti bar, ristoranti ma sopratutto le catene e le mense scolastiche ed aziendali.

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Il Contratto nazionale del Turismo è ormai un cantiere aperto da mesi, senza soluzione.
Le parti datoriali sono divise sul da farsi tra FIPE (bar, e ristoranti), FIAVET (agenzie di viaggio), Federalberghi, ANGEM (mense) e altre associazioni. Rischia di saltare il Contratto come unico contenitore.
Secondo i sindacati di categoria della provincia di Lucca (Massimiliano Bindocci – Filcams CGIL Lucca, Giovanni Bernicchi – Fisascat CISL Lucca, Giovanni Sgrò
Uiltucs UIL Lucca), “le richieste esose fanno ricadere il costo della crisi interamente su chi lavora, FIPE vuole togliere 14° mensilità e gli scatti di anzianità, FIAVET ridurre la malattia, ANGEM abolire le regole sul cambio di appalto, Federalberghi ridurre le ore di permesso e gli scatti.
Insomma sembra un
mercato dove le parti datoriali si vogliono prender pezzi di contrattazione acquisite in molti anni, anzichè migliorare le condizioni di vita e salariali delle persone. La volontà di non rinnovare questo contratto dimostra sempre più che il nanismo delle imprese è il vero limite allo sviluppo turistico in questo paese, dove tutti dicono che il turismo è importante ma nessuno ci investe . E le persone nel turismo, la professionalità è la prima opzione per chi vuole investire nel turismo”.
E’ per questo, spiegano i sindacati, che dopo la scelta delle aziende dei pubblici esercizi e delle mense di uscire dal tavolo del confronto se non fossero state accettate le loro richieste è stato indetto lo sciopero generale del settore per l’intera giornata del 31 ottobre. Lo sciopero in un settore di bar, ristoranti, è di fatto difficile anche solo da far conoscere, ma si sono svolti volantinaggi per informare e sottolineare l’importanza di questa iniziativa.
Lo sciopero sarà comunque diffuso nelle realtà più grandi che superano i 15 dipendenti come le catene di bar ad esempio ATLANTIC (presso i p.v. di Esselunga), AUTOGRILL (Quiesa e Versilia Ovest), e SARNI (Versilia est); probabile qualche disagio nei MC DONALD e nelle poche altre catene di ristorazione presenti sul territorio. Ma la parte più importante dello sciopero sarà nelle mense scolastiche ed aziendali.
“Qui – spiegano i sindacati – ci sono anche molte persone con orari bassissimi, anche sotto le 15 o 10 ore settimanali, e spesso le responsabilità sono anche dei committenti che non controllano adeguatamente, gli appalti della ristorazione sono fatti sempre più con logiche di risparmio ed al massimo ribasso”.
Probabili quindi i disagi per tutte nelle mense del Comune di Lucca (del Monte/COGEA), Capannori (Eudania CIR) e della Media Valle del Serchio (Eudania CIR e Del Monte COGEA) dove probabilmente sarà dato un servizio ridotto o non sarà erogato il servizio.
Sicuramente ridotto il servizio in molte mense aziendali (KME e Perini Manifattura) e nelle mense ospedaliere (Alisea a Lucca e Barga, Dussman in Versilia).
Meno alta si presume l’adesione in Versilia soprattutto nelle mense dove la proprietà è pubblica.

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