Turismo, bilancio e riflessioni sul futuro

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BARGA – Ormai è finita l’estate 2019 che indubbiamente è stata ancora all’insegna del grande movimento turistico. Movimento che però in special modo si è forse troppo concentrato nei soli mesi di luglio ed agosto. Meno bene forse l’afflusso turistico durante i mesi primaverili; un po’ meglio a settembre.

Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, se non che da anni si parla di incrementare l’attrazione turistica nei mesi morti che non sono certo luglio ed agosto dove Barga registra sempre il gran pienone, grazie anche alle sue tante iniziative: sagre, concerti, le piazzette che sono andate molto bene anche quest’anni;  Opera Barga e poi il gran successo 2019 di Barga Jazz che con un ricco calendario ha animato anche il dopo Ferragosto.Il calendario degli eventi è stato  ricchissimo e le manifestazioni sono state di ottimo livello, confermando il nostro comune come uno dei più dinamici ed attivi durante i mesi estivi.

C’è però tanto da fare per crescere ancora, i mesi di stanca non sono mancati e l’inverno passato è stato assai “vuoto” di turisti. Ne parliamo in proposito con la sindaca di Barga, Caterina Campani, su quali sono le ricette da seguire.

 

Quale è stata la sua sensazione circa le presene turistiche a Barga?

“Anche io penso che abbiamo avuto grandi numeri in luglio ed agosto e che qualcosa è mancato nei mesi precedenti e proprio da qui deve ripartire una politica turistica che punto alla maggiore promozione del territorio anche nei mesi meno frequentati”.

Come giudica l’estate 2019?

“E’ stata una estate veramente molto ricca, caratterizzata dal gran successo dei principali appuntamenti, Barga Jazz e Opera Barga in testa per poi continuare con le Piazzette ed oltre, ma anche dai tanti appuntamenti di cornice anche legati alla cultura che sono stati numerosi e qualificanti.

Certo c’è tanto da fare per valorizzare ancora gli eventi, pur se le associazioni del territorio sono artefici di un grandissimo ed encomiabile lavoro e già da sole sono state protagoniste di primo piano nell’ambito del grande movimento turistico che contraddistingue Barga ogni anno”.

Tutto bene dunque?

“Ovviamente no. Si può e si deve fare sempre meglio e questo riguarda anche noi. Per quanto ci riguarda penso ad esempio

al rivisitare alcune manifestazioni, a cominciare dai mercatini sotto le stelle che vanno valorizzati e riqualificati dando loro una nuova inspirazione.

C’è bisogno però anche di maggiore programmazione e di un organismo che possa contribuire a seguire le vocazioni turistiche del nostro comune. Per questo stiamo lavorando alla istituzione di una commissione per cultura e turismo. Siamo in dirittura di arrivo nel varare questo organismo che nei prossimi mesi dovrà lavorare su una programmazione unica ed anticipata degli eventi, un calendario finalmente unico, condiviso e studiato insieme a tutti e promosso in largo anticipo,  così da pubblicizzare meglio, e prima, il nostro territorio”

 

Che incarichi dovrà avere la commissione?

“Dovrà lavorare a 360 gradi, affiancando in questo lo sforzo di comune e realtà del territorio, proprio nella promozione turistica, ma anche nella ricerca di finanziamenti ad hoc.

Di idee sul tavolo ce ne sono tante e su tutto questo in questi mesi vogliamo il più possibile raccordarci con vari incontri con le associazioni del territorio”.

A proposito di idee. Il Comune ne ha da proporre?

“Per quanto riguarda le nostre idee abbiamo aperto un tavolo di lavoro  con le varie realtà interessate (CAI, ASBUC; aziende agricole e non solo) per la valorizzazione del turismo montano che è una delle tanti voci turistiche che vanno valorizzate nel nostro comune; con interventi di attrazione legati allo sport ed anche alle aziende presenti sul territorio; il tutto partendo intanto dalla sentieristica. I primi obiettivi sono quelli di cominciare a recuperare e promuovere alcuni dei sentieri esistenti e cercare anche di integrarli e collegarli con il turismo cosiddetto lento legato ai pellegrini, che nel nostro territorio vede il passaggio della Via del Volto Santo e della Via Matildica. E’ una strada anche questa che merita di essere percorsa e promossa”

 

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