Rocca di Sommocolonia, ecco lo stato dei lavori

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Stamattina a Sommocolonia c’è stato un sopralluogo con la partecipazione della archeologa della soprintendenza che ha voluto effettuare alcuni saggi relativi alle fondamenta ed ha constatato l’intervento che verrà realizzato. Sul posto anche l’assessore ai lavori pubblici Pietro Onesti, per il comune di Barga anche il geom. Omero Togneri ed il progettista dei lavori arch. Giovanni Nieri oltre al responsabile  della ditta incaricata, il geom. Marco Biagioni.

Eseguiti dall’impresa edile ditta Luti Giuliano di Barga vanno avanti i lavori riguardanti la messa in sicurezza e la valorizzazione dell’antica Rocca di Sommocolonia il cui progetto prevede la realizzazione anche di un museo. Una operazione da 250 mila euro di cui 114 mila finanziati grazie al contributo previsto dalla regione nell’ambito delle “Città murate della Toscana” ed i restanti 136 mila coperti con fondi propri dal comune di Barga.

Al momento si sta provvedendo a rimuovere le macerie di quella che una volta era la rocca, che si sono stratificate al suolo negli anni e le cui pietre verranno recuperate. Poi si proseguirà con il consolidamento delle parti esistenti della antica rocca di Sommocolonia e con la rimozione di alcuni manufatti costruiti nell’area in epoche successive. La rocca fu bombardata durante la battaglia del 26 dicembre del 1944 dagli americani, con il tenente John Fox che fece dirigere sulla sua postazione nella rocca il fuoco amico per contrastare l’attacco dei tedeschi. Il progetto va oltre ed è indubbiamente interessante: con la realizzazione di tre pareti in acciaio verrà allestito in quella che era la stanza principale della rocca un locale che ospiterà il museo della storia di Sommocolonia. Nella parte esterna, laddove si trovano ancora le scale che permettevano di salire al primo piano e che proseguivano con un ponte levatoio,  verrà ristrutturato il collegamento e realizzata una nuova passerella che permetteranno di raggiungere una terrazza panoramica che sorgerà al di sopra del museo”.

Di pari passo, finanziati dall’Associazione Ricreativa Sommocolonia, stanno andando avanti anche i lavori per il completamento del manufatto che è stato realizzato dalla parte opposta del recinto della Rocca e che diverrà un punto ristoro. L’opera è stata anche oggetto di aspre critiche in quanto non ritenuta in linea con l’ambiente della rocca. I lavori di completamento (che prevedono la realizzazione di un altro manufatto per i servizi igienici, di un pergolato e di rivestimenti in legno di alcune pareti, dovranno rendere, secondo le intenzioni del progetto, tutto il manufatto più confacente all’area.

Chi vivrà, vedrà…

 

Breve storia della Rocca

Per quanto riguarda la Rocca si stima che possa risalire al XIII secolo, anche se possibili fortificazioni potrebbero esservi state realizzate anche dai Romani.

Fu infatti con i romani che qui vi si insediarono attorno al 177 a.c., che nacque   “Somma Colognia” (colonia più alta), che ha dato vita all’attuale Sommocolonia e al suo castello.

Il “Castrum” romano in epoca longobarda venne ampliato e ricostruito tutto in muratura (prima era in legno); ulteriori modifiche furono apportate anche in epoca medievale. La rocca, collocata, nella parte più in alto del colle, con un perimetro murario di circa 150 metri dalla forma semi-ovale, era divisa in due parti la zona nord chiamata “Orto di rocca”, venne utilizzata per scopi agricoli e la zona sud chiamata “Piazza di rocca”, fu adibita agli usi militari e civili; ogni lato del perimetro, disponeva di una torre a base quadra e al suo interno, fu ricavata una cisterna per raccogliere l’acqua piovana, rendendo la rocca autosufficiente per lunghi periodi.

Dal XV al XVI secolo, il castello attraversò il  periodo più turbolento della sua storia, nel 1436 rimase coinvolto nella guerra fra i Visconti di Milano e il Visconte di Venezia alleato a Firenze e Genova, venendo occupato dai milanesi guidati dal comandante Niccolò Piccinini e nel 1530, sotto il comando di Capitan Galletto, le sue milizie tentarono un colpo di mano su Barga, piccolo conflitto locale, risoltosi con una sconfitta e con la distruzione di una parte delle difese (venne abbattuta anche la torre a nord); ulteriori distruzioni avvennero nell’intero borgo in occasioni dei terremoti del 1740 e del 1920, ma i danni maggiori furono inferti durante l’ultimo conflitto mondiale, il 26 dicembre 1944 con la storia ormai nota.

In quell’occasione fu distrutta la torre sud, abbattendo tre dei suoi quattro lati. La torre che adesso si vuole consolidare e riutilizzare con il nuovo progetto.

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