Nel ricordo di don Lido Ferretti

-

FORNACI – Dopo gli importanti lavori al campanile e alla vetrata della Chiesa di Cristo Redentore, non potevamo dimenticarci di portare a compimento i lavori della sepoltura di don Lido Ferretti, arciprete di Fornaci per tantissimi anni e figura che ha lasciato il segno nella comunità, da molti affettuosamente chiamato “il pretone”.

Era noto da tempo che il desiderio di don Lido fosse quello di riposare nella sua Chiesa, che ha tanto desiderato e amato. Già don Mario Stefani e l’Arcivescovo Alessandro Plotti se ne erano occupati e grazie alla dedizione e impegno (soprattutto nello sbrigare le pratiche burocratiche) di Padre Antonio Pieraccini, nel 2009 don Lido fu traslato dal cimitero di Loppia alla Chiesa nuova. C’era però da completare l’opera. Come portare a compimento questi lavori dunque? Visto che don Lido aveva scelto per gli altari, l’ambone, il fonte battesimale e l’acquasantiera il marmo rosso detto “Villa Collemandina” abbiamo pensato che la cosa migliore fosse quello di rivestire il sarcofago di cemento armato che contiene le sue spoglie mortali proprio con quel marmo.
Lo scopo della sua sepoltura in chiesa non è mai stato quello di fare un mausoleo a don Lido, ma quello di esaudire un suo desiderio; ecco allora la scelta di recuperare la lapide posta in origine nel cimitero di Loppia (di marmo rosa del Portogallo) fatta fare da don Silvio con una bellissima scultura del Maestro Franco Pegonzi, raffigurante la Chiesa di Cristo Redentore.
Ora è il tempo di festeggiare la conclusione dell’intervento. Domenica 16 giugno alle ore 11,15 Mons. Giuliano Catarsi (già pievano di Loppia) presiederà la santa Messa in suffragio di don Lido e al termine daremo la benedizione alla nuova sepoltura; saranno presenti oltre a don Antonio Pieraccini anche don Silvio Baldisseri e don Lido Batini.

Tag: ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.