Trasporto di marmo, allarme Cna: “Nuove regole penalizzano il settore”

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VERSILIA – E’ allarme tra i trasportatori, e in particolari del settore del marmo, per le novità al Codice della strada introdotte nella riforma presentata in queste settimane in Commissione trasporti. Troppe restrizioni, secondo la Cna Trasporti della provincia di Lucca.

Il limite massimo di peso scende da 108 a 86 tonnellate e viene introdotto il vincolo del “pezzo unico ed indivisibile”. Un aggravio per chi trasporta  blocchi di pietra naturale, elementi prefabbricati compositi, apparecchiature industriali complesse per l’edilizia e prodotti siderurgici coils e laminati grezzo. “La maggior parte dei blocchi ha caratteristiche economicamente non convenienti a poter essere trasportati in maniera unica e indivisibile, per cui” – spiega Cna in una nota – “tale modifica metterebbe a serio rischio la sopravvivenza delle aziende specializzate causando ricadute negative su tutta la filiera del settore lapideo, con ripercussioni nell’aspetto occupazionale.

A questo si aggiunge che i titolari di autorizzazioni periodiche di trasporti, con massa superiore alle 44 tonnellate (come tutti i veicoli che trasportano marmo), dovranno comunicare ad Anas (tramite il loro sito internet), 48 ore prima dell’effettuazione del trasporto, il “preavviso di transito” e le “annotazioni di viaggio”.

“Si tratta di procedure burocratiche che creano ostacoli rilevanti per un comparto, come quello lapideo, dove spesso solo al momento del carico veniamo a conoscenza della destinazione della merce – ha detto Alessandro Albani vice presidente della Fita Cna – che si caratterizza per la brevità dei trasporti effettuati, in particolare di tratti limitati gestiti da Anas. Per questo motivo anche nella nostra provincia ci stiamo muovendo per promuovere una serie di iniziative in grado di ottenere l’applicazione di una procedura semplificata che aiuti le aziende di trasporto nel loro lavoro. Oltre a questo, stiamo organizzando un incontro con i parlamentari del territorio e con le altre organizzazioni imprenditoriali”.

 

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