La migrazione dei giovani ieri e oggi (1918-2018).  Un documentario che parla di Media Valle del Serchio attraverso Giuseppe Magi

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Verrà a breve lanciata nel circuito internazionale dei festival del cinema dedicati al documentario una produzione indipendente che valorizza il patrimonio storico-culturale della Media Valle del Serchio, coprodotta dall’Istituto Superiore di Istruzione di Barga, dalla Dirigente Catia Gonnella che ha creduto nel progetto, e da Neon Film Production, un collettivo di filmakers e creativi composta dai barghigiani Stefano Cosimini, Simone Gonnelli e Francesco Tomei, già attiva in vari territori della Toscana nella produzione di documentari d’approfondimento culturale e sociale.

In particolare, il film è stato girato nel Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione e nel Teatro Bambi grazie all’appoggio dell’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli, dell’Assessore alla Cultura Sabrina Santi e del Sindaco Valerio Amadei.

Si tratta di Giuseppe Magi, a century long story of emigration and dreams realizzato nella forma del docu-drama e basato su ricostruzioni di fiction con inserti d’interviste d’inchiesta agli studenti italiani dell’Istituto Superiore di Barga e finlandesi, irlandesi e spagnoli, in visita Erasmus Plus  a Barga per progetto A.R.T.I.S.A.N.S at School (Artigianato e Recupero delle tradizione contro il fenomeno della dispersione scolastica e la disoccupazione), coordinato dalla Prof.ssa Elisabetta Carlesi. Gli adolescenti sono provenienti dagli istituti di  Iisalmen Lyseo, Iisalmi (Finlandia), Lusk Community College, Lusk  (Irlanda) e Instituto de Educacion Secundaria Francisco Figueras Pachego  di Alicante (Spagna).

Il docu-drama, girato in più lingue (italiano, inglese e spagnolo), testimonia cento anni di difficili e dolorosi “corsi e ricorsi storici”, del fenomeno della migrazione della gioventù italiana, ma anche di altri stati europei verso altre nazioni. L’esperienza di un viaggio avventuroso, con tutti i sacrifici e le privazioni della precarietà di un momento transitorio come quello della migrazione in un altro paese, come metafora della parabola esistenziale della formazione dell’individuo, del crescere e formarsi in una società ostile, che tende a fagocitare i sogni degli adolescenti. Nel 1918, il giovane figurinaio Giuseppe Magi, realmente esistito e nato a Limano (Bagni di Lucca) nel secolo scorso, è appena approdato a Helsinki, in Finlandia, dopo avventure e peregrinazioni per tutta Europa.
Nel 2018, esattamente cento anni dopo, un gruppo di studenti adolescenti provenienti proprio dalla Finlandia, ma anche da altri paesi europei, visitano il Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione a pochi chilometri di distanza dal paese dove nacque Giuseppe Magi (il paese di Limano nei pressi di Bagni di Lucca).  In una conversazione immaginaria, una vera e propria lettera aperta ai giovani cittadini del futuro, il figurinaio Giuseppe Magi, interpretato dal coreglino Sebastiano Catignani, invia un vero e proprio messaggio in bottiglia ai giovani del nuovo Millennio, che cento anni dopo devono affrontare un analogo scenario nel quale disoccupazione e povertà spingono, soprattutto le nuove generazioni di studenti italiani, a desiderare di lasciare il proprio paese per perseguire i loro sogni.

 

 

 

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