Il Premio Arrigo Benedetti 2019 a Concita De Gregorio e Costanza Spocci: la consegna sabato 13 aprile a Barga

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Il Premio giornalistico Arrigo Benedetti – Città di Barga, nona edizione 2019, è stato assegnato a Concita De Gregorio e Costanza Spocci. Il Premio dedicato al giornalista lucchese fondatore dell’Espresso e dell’Europeo sarà consegnato sabato 13 aprile alle ore 11 presso la sala consiliare di Palazzo Pancrazi a Barga, città che ospita, presso la Biblioteca comunale “Fratelli Rosselli”, il fondo librario appartenuto a Benedetti. L’iniziativa, di prestigio e alto valore culturale, è organizzata dal Comune di Barga, in collaborazione con la Provincia di Lucca, la famiglia Benedetti e Toscana Energia.

A consegnare il premio sul palco saranno il sindaco Marco Bonini, Arrigo Benedetti, l’assessore alla cultura Giovanna Stefani. Coordina l’evento Andrea Giannasi.

Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, è editorialista e inviata del giornale la Repubblica, per il quale cura anche una rubrica quotidiana, “Invece Concita”. Il suo primo libro, del 2001, è Non lavate questo sangue, diario dei fatti del G8 di Genova. Dal 2008 al 2011 ha diretto l’Unità. Tra i suoi libri: Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto (2006), Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (2008), Così è la vita, imparare a dirsi addio (2011), Io vi maledico. Indagine alle radici della rabbia (2013), Un giorno sull’isola. In viaggio con Lorenzo (2014), Mi sa che fuori è primavera (2015) da cui è tratto l’omonimo monologo teatrale con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, Cosa pensano le ragazze (2016) nato dal progetto web condiviso da cinque milioni di persone: un’inchiesta condotta durante tre anni su mille donne italiane, andata on line ogni giorno per un anno. Ha diretto il film-documentario Lievito madre. Le ragazze del secolo scorso (2017), firmato con Esmeralda Calabria e selezionato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2017. Ha pubblicato inoltre Non chiedermi quando. Romanzo per Dacia (2016), sulla vita di Dacia Maraini e Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione (2017), saggio sull’autoritratto femminile in fotografia. Ha curato l’antologia Princesa e altre regine (2018). È sua la voce dell’edizione in audiolibro di La ragazza che scriveva racconti di Lucia Berlin. Per Rai Tre ha ideato e condotto diverse stagioni dei programmi televisivi Pane quotidiano e FuoriRoma, inchiesta in 50 puntate sull’Italia dei sindaci. Per Radio Capital ha ideato e conduce quotidianamente il programma Cactus, basta poca acqua. I suoi articoli sono contenuti nell’opera Giornalismo italiano 1860-2001 (Meridiani Mondadori). È commentatrice di politica per l’emittente tv La7.

Costanza Spocci è nata a Parma. Si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali nelle Università di Bologna e Forlì, con un’incursione a Sciences Po a Lione. Invece di cercare lavoro inviando curriculum è partita alla volta del subcontinente indiano e l’Afghanistan, per poi trovare lavoro a Peshawar, in Pakistan, con l’ONG Intersos. Nel 2012 si è trasferita al Cairo, dove ha vissuto 3 anni e dove ha iniziato a vivere di giornalismo. Lì ha co-fondato Zeernews, un collettivo internazionale di giornalisti freelance che fino al 2015 ha prodotto notizie e reportage dal Medio Oriente. Il lavoro negli anni si è allargato a tutti i paesi della regione, coprendo rivoluzioni, conflitti e rivendicazioni sociali lavorando per media italiani e internazionali. Oggi continua a lavorare con Nawart Press, piattaforma che ha co–fondato insieme a due colleghe con il progetto pilota “The Railway Diaries” un viaggio–reportage via terra di quattro mesi, ripercorrendo a ritroso la Via della Seta.

E’ anche regista e co-autrice dei documentari Far Right, a New Frightening Normal (Al Jazeera, 2017), Un mondo sommerso. Il traffico di Antichità in Egitto (Rai, 2014). Ha recentemente lavorato al documentario Our Man in Cairo (Arte, RSI. SKY, 2018). Un suo lavoro sui migranti “desaparecidos” tunisini, condotto con la collega Giulia Bertoluzzi, è stato premiato dal Migration Media Award nel 2017.

 

In ambito europeo, ha condotto un progetto giornalistico sull’emergere di movimenti e partiti ultra-nazionalisti nell’Europa dell’Est e Continentale.Nello stesso ambito, ha collaborato inoltre come ricercatrice e come giornalista investigativa per Global Witness e per il think tank ungherese Political Capital Institute. Da due anni lavora nella redazione di Radio3 Mondo e conduce la rassegna stampa estera del mattino. Per Radio3 RAI ha prodotto anche diversi audio-documentari dal Medio Oriente.

 

Nello spirito di ricerca e impegno giornalistico che ci ha lasciato Arrigo Benedetti, prosegue dunque il lavoro della giuria che anche quest’anno ha deciso di premiare due donne che ogni giorno con la loro professionalità mostrano il vero volto del mestiere del giornalista.

Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare le carriere, i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l’Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com’era nello stile del fondatore dell’Europeo e dell’Espresso.

Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Milena Gabanelli (Report Rai3), Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Federica Angeli (Repubblica), Toni Capuozzo (Canale 5), Paolo Borrometi (Agi), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L’espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera), e infine a Michele Albanese e Francesca Sironi.

Info e note al sito www.premioarrigobenedetti.it

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