Preoccupazione per i platani del Fosso

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Sul Fosso, lungo la strada provinciale costeggiata dagli antichi platani, sono apparse delle preoccupanti scritte arancioni che interessano alcune, troppe, di queste belle piante che sono un po’ il simbolo del piazzale del Fosso ed anche un bel biglietto di benvenuto per chi arriva a Barga.

Preoccupanti perché non si sanno ancora le decisioni che in proposito ha preso il Servizio Fitosanitario regionale che insieme alla Provincia di Lucca ha effettuato il sopralluogo sullo stato di salute delle piante per evitare la propagazione del cosiddetto cancro colorato, detto anche peste colorata,: il Ceratocystis fimbriata.

I platani malati devono essere abbattuti in base alla prescrizione nazionale di misure fitosanitarie ufficiali per il controllo di Ceratocystis platani, agente del cancro colorato del platano (art. 35 co. 4 del Decreto legislativo n. 214/2005), e di quanto predisposto dal Servizio fitosanitario della Regione Toscana con misura ufficiale n. 157/2018.

A Barga alcune grosse piante di svariate decine di anni furono abbattute già nel 2011, togliendo un po’ di storia della nostra cittadina.

Ora sono apparse queste inquietanti scritte fosforescenti che riguardano almeno quattro piante. Più di un cittadino ci ha segnalato la cosa e per. Il momento non sappiamo ancora se trattasi di indicazioni per la cura o la potatura, oppure se rappresentano la definitiva condanna a morte di altri esemplari di platani del Fosso

Certo è che il cancro colorato rischia veramente di far sparire anche a Barga, come avvenuto in tante altre località, la presenza di queste belle piante, perché laddove arriva è poi difficile debellarlo. Va detto che in Toscana nel giro di pochi anni sono stati abbattuti centinaia di esemplari.

Al di là della drastica ed inevitabile soluzione per sconfiggere il cancro ed evitare il suo dilagarsi, e la cura fitosanitaria delle piante in salute, quel che è certo è che da noi peraltro non c’è mai stata una politica di “rimpiazzo”: le piante già tagliate non sono mai state sostituite ed al loro posto restano dei tristi spazi vuoti che invece sarebbe bene la Provincia o chi per essi facesse in modo di sostituire con platani immuni come avviene da altre parti. Già che ci siamo ci sarebbe da dare una sistemata anche ai cordoli ed aiuole che circondano i platani, messi male ed in cattive condizioni.

Comunque sia ora c’è da incrociare le dita per le sorti dei platani sotto osservazione. E sperare che stavolta le piante del Fosso siano risparmiate dal triste destino legato alla peste colorata.

I platani sono tanto belli che sembrano quasi dei monumenti e sicuramente fanno parte della nostra storia, spesso adornando proprio monumento (pensate alle mura di Lucca). Sono dunque una testimonianza culturale, del Novecento illustre in Toscana. Questa storia merita quindi un’attenta riflessione e, se servirà, anche un intervento per cercare di rimpiazzare quanto già sparito; e di curare come si deve le piante che rimangono.

 

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