La scomparsa di Enzo Da Prato

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Se n’è andato un altro piccolo, grande pezzo della nostra storia imprenditoriale degli. Anni della rinascita, dopo la guerra. Stanotte, alla mezzanotte, ci ha lasciato il caro Enzo Da Prato. Viveva a Mologno ed avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 2 gennaio. Era ricoverato all’Ospedale di Barga a causa di complicazioni derivate da una frattura al bacino per una caduta che, purtroppo, gli è stata fatale.

Insieme al fratello Muzio, nel proseguire sicuramente anche la tradizione motoristica della famiglia a cominciare dal babbo Ruggero, aveva fondato il negozio Il Centauro dedicato alla rivendita di pezzi di ricambio e riparazione di moto. La prima bottega sul Fosso, poi per tanti anni alla Bellavista, sempre a Barga, ed infine nel grande spazio espositivo e di officina, specializzata anche in delicate rettifiche motori, a Piano di Coreglia.

L’impresa di Muzio ed Enzo è stata, e continua ad essere con i figli Fabio e Dimitri, una realtà molto nota ed apprezzata in tutta la Valle del Serchio.

Di lui ricordiamo volentieri anche i trascorsi sportivi, in particolare il grande amore per il ciclismo. Da giovane aveva militato con l’amico Learco, poi partito per l’America, nei dilettanti ed era stato campione toscano.

La passione per la bicicletta gli era valsa il soprannome di “Bottecchia”, in onore alla gloria dello sport italiano Ottaviano Bottecchia e tra le sue passioni come non  ricordare  quella per la sua squadra del cuore, il Milan; caratterizzata dall’appartenenza a un gruppo coeso di amici con i quali condivideva la stessa fede calcistica. L’amicizia è stata un tratto predominante della vita di Enzo, con tanti legami forti mantenuti per tutto il corso dei suoi 87 anni. Al primo posto gli amici d’infanzia come lo scultore Franco Pegonzi al quale si deve la grande opera giovanile in cemento armato del Centauro che fa bella mostra di sé davanti all’attività commerciale a Piano di Coreglia; l’amico Learco, partito per l’America giovanissimo con il quale mai ha perso i contatti e poi i tanti nati nel tempo, soprattutto in Garfagnana dove per anni si era recato per lavoro.

Ma di lui ci preme soprattutto ricordare il sorriso, quel sorriso perenne sul suo volto che ti faceva subito sentire a tuo agio; era una persona che sapeva farsi voler bene; solare, sempre sorridente, accondiscendente, disponibile verso il dialogo e verso gli altri. Un vero tesoro come lo ha definito la sorella Elsa.

Anche nella sua famiglia è sempre stato un punto di riferimento: legato fortemente ai fratelli con cui c’è sempre stato un rapporto bellissimo, è stato soprattutto marito amorevole, per cinquantanni, della sua Mirella, scomparsa nel 2016; ed anche un bravo ed amato padre per i suoi figli ed un nonno come tutti vorrebbero avere per i suoi nipoti. Ripagato peraltro da una famiglia speciale completata da due nuore meravigliose che sono sempre state vicine a lui ed a Mirella.

Per tutta la sua famiglia sarà difficile dimenticare il suo modo di affrontare la vita con il sorriso e il suo abbraccio forte e generoso, il suo amore concreto per i suoi cari e il suo lavoro, vissuto appieno senza mai trascurare le proprie passioni e gli amici, fossero quelli di sempre o nuovi.

I funerali di Enzo si svolgeranno venerdì 14 dicembre alle 15 nella chiesa di San Pietro in Campo, preceduti alle 14,30 dal rosario.

Lascia i figli Fabio e Dimitri, le nuore Claudia e Stefania, i nipoti Davide, Matteo, Francesco e Gabriele, i fratelli Muzio ed Elsa con le loro famiglie. A loro ed ai parenti tutti ci sentiamo particolarmente vicini nell’esprimere le nostre affettuose condoglianze.

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