Rinnovo contratto KME, il confronto è iniziato

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E’ iniziato il confronto sul rinnovo del contratto KME a livello nazionale. Ancora non si è arrivati alla conclusione della trattativa, anzi siamo solo all’inizio, ma quantomeno si è cominciato a discutere le posizioni aziendali e  le richieste sindacali avanzate dal coordinamento nazionale FIM FIOM UILM gruppo KME che tornerà adesso a riunirsi il 18 ottobre per una valutazione dei propri punti. Il 22 ottobre ci sarà poi di nuovo il confronto con l’azienda, fermo restando le assemblee in programma il 2 ottobre con i lavoratori per informare sugli sviluppi della trattativa.

Per quanto riguarda il rinnovo degli accordi del 2016, per quanto riguarda in particolare Fornaci di Barga – spiega in proposito il segretario Toscana Nord della UILM, Giacomno Saisi, la trattativa non è del tutto definita anche se ci sono state delle aperture da parte dell’azienda. Contiamo di chiudere la partita entro fine ottobre. Al momento – conclude Saisi – abbiamo deciso con Kme Italy di prorogare l’accordo sulla cassa integrazione straordinaria che scadeva il 23 settembre per un paio di mesi o, comunque, fino a quando non arriveremo alla definizione e alla firma di una nuova intesa”.

L’incontro in generale ha visto comunque il confronto tra la direzione aziendale ed i tre sindacati  per discutere della situazione degli stabilimenti di Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia e Firenze e sul rinnovo del contratto aziendale.

L’azienda ha messo in evidenza lo stato economico e patrimoniale del gruppo ed ha confermato che vi saranno investimenti ed un rilancio dei siti produttivi in Italia. Per quanto riguarda i sindacati, spiega un comunicato del coordinamento: “Abbiamo invece messo in evidenza le varie criticità che permangono e la necessità di definire tempi certi per l’aumento dei volumi produttivi e un programma di rientro di tutti i lavoratori dipendenti nell’area metallurgica (da ricordare che a Fornaci permangono una settantina di esuberi che dovranno essere riassorbiti da qui a tre anni ndr)”.

I sindacati hanno comunque richiesto che per tutti i lavoratori: “Venga istituito un premio che garantisca miglioramenti economici per i prossimi anni e che si definisca un preciso piano industriale declinato per ogni sede produttiva”.

 

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