Rincari biglietti trasporto pubblico. Le considerazioni di una cittadina

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E’ ormai  settembre,  mese di spese a scapito delle  famiglie che si apprestano ad organizzare con propri figli il rientro del nuovo anno  scolastico e tra  libri, penne, quaderni  e accessori vari c’è un’altra sorpresa:  l’aumento del costo del biglietto dei pullmann che in regione chiamano adeguamento. .

Ci sembra una bella presa in giro che ad esempio,  dove io sono residente, un abbonamento mensile nella tratta Ghivizzano (comune di Coreglia Antelminelli) fino a Lucca alcuni mesi fa costava 55  euro ora 70 euro con un aumento esponenziale di euro 15,00. Alla faccia del l’adeguamento! Il tutto per poi viaggiare su mezzi vecchi, chilometrati, sporchi e fatiscenti, con continui ritardi su alcune tratte.
Tenuto conto che il trasporto pubblico locale ha una funzione di primaria importanza,  dovrebbe esserne  preservato   in particolare  per le fasce più deboli della comunità  con riguardo all’utenza scolastica e lavorativa la quale  risulta tutt’ oggi  più  penalizzata. Invece pare solo fonte di cassa.
Vorrei appellarmi a comuni, province e regioni della Toscana  puntualizzando che prima di aumentare i costi dei biglietti e  sostenere che sarebbero stati ammortizzati dalle detrazioni isee,  sarebbe stato  opportuno mettere in campo verificatori  su ogni tratta i quali avrebbero potuto scovare invece i soliti furbetti che viaggiano sprovvisti di biglietto, recuperando così fondi preziosi ed evitando di  battere cassa sempre a scapito delle  persone oneste.

Tania Verona, Ghivizzano

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