Cibo e solidarietà, il 22 e 23 settembre arriva in Toscana “Un pasto al giorno”: volontari in tutta la regione

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Arriva in Toscana Un pasto al giorno, l’evento solidale per aiutare chi soffre la fame, giunto quest’anno alla sua decima edizione. Il 22 e 23 settembre i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), fondata da don Oreste Benzi nel 1968, saranno nelle città e nelle province di Firenze, Pisa, Lucca e Pistoia. Nel corso dell’evento, in cambio di un’offerta libera, si potrà ricevere il secondo volume di “#iosprecozero”, un libro – stampato rigorosamente su carta 100% riciclata – in cui viene esplorata la sostenibilità dal punto di vista della quotidianità e dei comportamenti che ciascuno può adottare: dalla gestione del cibo, ovviamente, a un giusto utilizzo degli oggetti e delle risorse naturali, da quello del tempo fino al valore che viene dato alla vita nel suo complesso, la propria e quella degli altri.

Grazie alle donazioni raccolte nel corso dell’evento, la Comunità Papa Giovanni XXIII, che celebra quest’anno i suoi primi 50 anni di attività, potrà continuare a garantire i 7 milioni e mezzo di pasti che ogni anno assicura alle 5mila persone accolte nelle sue oltre 500 strutture in tutto il mondo. La Apg23, piatto dopo piatto, affronta ogni giorno una sfida gravosa contro la malnutrizione e la morte per fame, assieme ai tanti interventi con cui dà sostegno a chi ha bisogno di non essere lasciato solo, anche in Toscana, dove la percentuale di famiglie in condizioni di povertà relativa è il 5,9% (dato Istat sul 2017).

In Toscana sono attive 12 Case Famiglia e una Casa di Accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII, che offrono conforto, sostegno e famiglia ogni giorno a circa 100 persone.

Con le sue Unità di Strada, la Apg23 offre generi di prima necessità e conforto ai senza fissa dimora in molte città italiane. Grazie alle sue Capanne di Betlemme (case di pronta accoglienza serale e notturna per senza dimora, attive in molti centri italiani) e alle sue Mense di Strada di Torino, Genova e Roma garantisce ogni anno oltre 202mila pasti. Assieme alle altre oltre 300 realtà di accoglienza sparse per tutto lo Stivale, la Comunità Papa Giovanni XXIII dà aiuto, conforto e calore famigliare a più di 3.800 persone in difficoltà. È anche a sostegno di tutte queste iniziative che verranno impiegati i proventi dell’evento di piazza Un pasto al giorno

“Il beneficio che viene da questa iniziativa è enorme e le donazioni che tante persone scelgono di affidare a tutti noi della Comunità Papa Giovanni XXIII ci permettono di continuare a dare risposte a chi chiede aiuto perché in difficoltà”, spiega il presidente della Apg23, Giovanni Ramonda. “La fame nel mondo – continua – è un’ingiustizia che va sanata con una proposta positiva, scegliendo di non sprecare più e condividendo i beni per aiutare e dare da mangiare a chi sta morendo di fame. Essere al fianco degli ultimi è quello che facciamo ogni giorno, da 50 anni esatti, proseguendo il lavoro iniziato da don Oreste Benzi nel 1968”.

Fu proprio don Benzi a ideare Un pasto al giorno dopo il suo primo viaggio in Africa, quando si rese conto che per garantire l’alimentazione giornaliera ad una persona malnutrita bastavano appena 10 mila lire al mese (l’equivalente di 15 euro oggi). “Oggi la fame e la povertà sono sempre più anche nella porta accanto. Lo scorso anno l’impegno di volontari e membri della Comunità ha permesso di raccogliere quasi 385mila euro in donazioni. Quest’anno vogliamo fare ancora di più” aggiunge Ramonda. A questo scopo i volontari della Apg23, saranno anche in Toscana il 22 e 23 settembre, tra le province di Firenze, Pisa, Lucca e Pistoia (per info e dettagli sulle postazioni durante i due giorni dell’iniziativa sarà possibile consultare il sito www.unpastoalgiorno.org).

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