Dal 1° al 6 agosto tra Barga e Lucca c’è Pianobarga: prime assolute, capolavori e rarità del repertorio pianistico

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Pianobarga, per la prima volta in coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca, presenta un programma di concerti pianistici di grande interesse, sia per la qualità degli interpreti, sia per il repertorio, che unisce a grandi capolavori di repertorio anche varie prime assolute, tra cui un inedito di Felix Mendelssohn. I concerti avranno luogo ogni giorno dall’1 al 6 agosto, alternando due locations di grande fascino: Villa Oliva (San Pancrazio – Lucca) e il Teatro dei Differenti di Barga.

Il concerto inaugurale sarà a Villa Oliva il 1 agosto e vedrà protagonista uno strumento ibrido mai visto prima: un cembalo collegato ad un pedalpiano verticale tergale Pfeiffer e ad un harmonino suonati da Claudio Brizi. Si tratta di una “piccola galleria armonica”, come Brizi stesso lo ha definito, ispirandosi alla Galleria Armonica, straordinaria installazione sonora descritta dall’inventore, meccanico, musicista, costruttore Michele Todini nel 1672.

Ancora a Villa Oliva, il 2 agosto sarà la volta di Roberto Prosseda, che è anche curatore del ciclo, e che presenterà una prima assoluta di Felix Mendelssohn, da lui incisa nella recente integrale Decca: l’Andante con moto MWV U 179 (1843) ancora inedito e attualmente conservato presso la Bibliothèque musicale François-Lang a Royaumont (Francia). È un foglio d’album di intenso lirismo, tra gli ultimi brani pianistici composti da Mendelssohn.   Prosseda abbinerà al pianoforte gran coda il pedalpiano tergale Pfeiffer, presentando anche musiche originali per questo strumento composte da Schumann, Alkan e Gounod.Il 3 agosto al Teatro dei Differenti di Barga il celebre pianista Maurizio Baglini proporrà un programma incentrato sui Quadri di un’esposizione di Moussorgsky, comprendente una prima italiana di Francesco Filidei.Si tornerà a Villa Oliva con il recital di Enrico Pompili, uno degli artisti più originali e autentici nel panorama pianistico odierno. A Pianobarga Pompili proporrà un programma che esalta la sua personalissima visione musicale, che, partendo da autori classici (Beethoven e Schubert) traccia un insolito itinerario di ascolto, passando per Liszt, Debussy e Ravel fino ad approdare alla modernità di Stockhausen e del compositore milanese Niccolò Castiglioni.

Ancora a Villa Oliva il 5 agosto avrà luogo l’attesissimo concerto del grande pianista tedesco Alexander Lonquich, che presenterà, in duo pianistico con Cristina Barbuti, un raffinato programma comprendente la rarissima versione per pianoforte a quattro mani della Sinfonia n. 3 di Brahms, trascritta dall’autore.

Pianobarga si concluderà il 6 agosto a Barga con il recital della giovanissima Gaia Sokoli (19 anni), che presenterà un programma dedicato a capolavori di Chopin, e che includerà anche una prima assoluta: la “Partita” del compositore ceco Lukas Sommer, composta nel 2018, commissione di Operabarga collegata al Concorso Internazionale di Composizione “Michele Novaro”. Sommer è il vincitore della seconda edizione del Concorso “Michele Novaro”, svoltasi lo scorso anno a Firenze in collaborazione con il Maggio Fiorentino: la giuria, presieduta da Kryszstof Penderecki, gli ha assegnato il primo premio all’unanimità.

Programma Pianobarga

mercoledì 1 agosto ore 21.00

Loggiato di Villa Oliva, Lucca (fraz. San Pancrazio)

Claudio Brizi, cembalo, pedalpiano verticale e harmonino

Musiche di Pachelbel, Ferrini, Scarlatti, Bach, Mozart, Nishimura

Claudio Brizi è una figura unica nel panorama musicale odierno: da diversi anni affianca all’attività di cembalista e organista quella di virtuoso su strumenti ibridi a tastiera, ed uno dei più entusiasti sostenitori del claviorgano, strumento che ha portato in tour in tutto il mondo, sostenendo che la lettura dei capolavori musicali del passato al pianoforte moderno è solo una delle infinite possibilità interpretative. Ecco, dalle sue stesse parole, un’introduzione al programma di questa sera: “Un clavicembalo, un harmonium e un pedalpiano, praticamente dei dinosauri, hanno l’onore del concerto di apertura di un festival pianistico: sembra quasi un ossimoro programmatico, ma in realtà è un invito a guardare alla storia del pianoforte da un diverso punto di vista. Oggi pensiamo al pianoforte come ad una macchina musicale perfetta e fatichiamo ad immedesimarci in un mondo in cui ogni idea di standardizzazione era lontana da venire e dove la fantasia e la creatività erano valori imprescindibili. Emblematici in tal senso i titoli delle raccolte vivaldiane: “l’Estro Armonico”, “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione”, “La Stravaganza”. Il mondo degli strumenti a tastiera dal ‘400 a tutto l’800 era un calderone creativo in ebollizione paragonabile a quanto succede oggi nel mondo dell’elettronica di consumo.  Ogni virtuoso giocava (to play, spielen, jouer…) con l’organo, il clavicembalo ed ogni altro oggetto sonoro dotato di tasti interagendo con esso ed adattando le partiture ed il suo modo di suonare all’idioma strumentale che di volta in volta era chiamato a gestire. Mozart, Liszt, Bach, Frescobaldi passavano agevolmente da uno strumento all’altro suonando lo stesso brano. Quando possibile poi, cioè quando le condizioni economiche lo consentivano, più tipologie di suono venivano combinate. La combinazione barocca più diffusa fu il claviorgano (organo + clavicembalo), quella romantica l’Harmoniumklavier (Pianoforte + harmonium). In questo contesto storico nasce la Galleria Armonica, una straordinaria installazione sonora descritta dall’inventore/meccanico/musicista/costruttore Michele Todini nel 1672. La Piccola Galleria Armonica protagonista di questo primo concerto di Pianobarga è molto simile a quella che ha appena debuttato a Pechino in Prima Mondiale”.

 

Johann Pachelbel

1653 – 1706

Ciaccona in re minore

 

Giovanni Battista Ferrini

1601 – 1674

Ballo di Mantova

 

Alessandro Scarlatti

1660 – 1725

Toccata e Follia dalla “Toccata del Primo Tuono

I primi tre brani in programma hanno in comune il principio della variazione su un materiale dato. Nel primo caso si tratta di un basso ostinato, nel secondo un’Aria (che tutti riconosceranno come l’embrione della Moldava di Smetana e dell’Inno Nazionale israeliano) e nel terzo dello schema armonico noto come “Follia”.

 

Akira Nishimura

1953 – Viv.

Fantasia

(Dedicata a Claudio Brizi – Prima esecuzione assoluta)

 

Wolfgang Amadeus Mozart:

1756 – 1791

Fantasia in re minore K 397

Due fantasie a confronto. Quella celeberrima ed incompleta di Mozart non ha bisogno di presentazioni; l’altra è presentata qui in prima mondiale. L’autore, Akira Nishimura è uno dei più conosciuti compositori giapponesi. É stato vincitore di prestigiosi concorsi di composizione come il Suntory Award ed il Toru Takemitsu Award. Nishimura riceve abitualmente commissioni da istituzioni musicali di tutto il mondo, ma questa composizione nasce da una “storia minima”, dal restauro di un harmonium di una minuscola chiesa di un paesino giapponese di montagna. Nishimura è stato attratto dal colore intimo di questo strumento e, rientrando in albergo, ha cominciato a scrivere, senza alcuna commissione, questa “Fantasia” pensando di suonarla lui stesso. Poi, come spesso accade, la fantasia lo ha condotto un po’ più lontano e ne è uscita una composizione tecnicamente non facilissima. Il problema tecnico è stato agevolmente superato dal Maestro Nishimura grazie ad un incontro in ascensore con Claudio Brizi al quale ha donato la partitura!

 

Johann Sebastian Bach

1685 – 1750

Concerto nel Gusto Italiano BWV 971

Senza indicazione di tempo – Andante – Presto

Il Concerto nel Gusto Italiano è una delle composizioni più conosciute di Johann Sebastian Bach che, già negli anni di gioventù studia accanitamente i modelli musicali italiani e trascrive per tastiera un numero elevatissimo di composizioni di Vivaldi, Corelli, Marcello, Torelli e ne assorbe gli elementi formali ed espressivi. Nel periodo della maturità Bach è dunque pronto a produrre un capolavoro assoluto nel quale si fondono le sue immense capacità creative con gli elementi acquisiti grazie allo studio analitico dei modelli originali.

Herr Christ, der ein’ge Gottessohn BWV 601

Wer nu den lieben Gott läßt walten BWV 691

Lob sei dem allmächtigen Gott BWV 602

Jesu, meine Zuversicht BWV 728

In dir ist Freude BWV 615

Può sembrare strano trovare una serie di composizioni abitualmente destinate all’organo in un festival Pianistico. Dobbiamo ricordare che ogni organista aveva in casa uno strumento (clavicordo, pianoforte, clavicembalo) con pedaliera! Gli strumenti con pedaliera erano molto più diffusi di quanto siamo oggi portati a credere (lo stesso Mozart possedeva un Pedalpiano Stein). La pratica devozionale domestica ha portato alla creazione di capolavori che sono oggi quasi del tutto esclusi dalla pratica concertistica perché prevedono una parte di pedale obbligato. Grazie al pedalpiano che è parte della Piccola Galleria Armonica il problema è agevolmente risolto.

Toccata BWV 565

 

Questa composizione è l’esempio più lampante dell’uso in musica del vocabolo “Toccata”: Un libero passare da un’idea all’altra, uno sfiorare di tasti, un cambiare di colori, un passaggio da un’idea a un’altra, a volte lieve, a volte marcato, momenti di sviluppo, momenti di tensione. L’idea barocca della “Stravaganza”, del vagare infinito tra idee, è tutta qui.

giovedì 2 agosto ore 21.00

 Loggiato di Villa Oliva, Lucca (fraz. San Pancrazio)

Roberto Prosseda, pianoforte

Musiche di Mozart, Schubert, Liszt e Mendelssohn

Roberto Prosseda, noto per avere realizzato la prima incisione completa delle musiche pianistiche di Mendelssohn (10 CD Decca, 2005 – 2014), presenterà a Operabarga una prima esecuzione mondiale di Mendelssohn, riscoperta di recente, e attualmente conservata presso la Bibliothèque musicale François-Lang a Royaumont (Francia): si tratta dell’Andante con moto in mi minore MWV u 176, composto da Mendelssohn nel 1843: un foglio d’album di intenso lirismo, tra gli ultimi brani pianistici composti da Mendelssohn.

Ma c’è un altro elemento che rende speciale il concerto di Roberto Prosseda: la presenza del pedalpiano tergale Pfeiffer, lo stesso che sarà usato da Claudio Brizi nel concerto del 1 agosto, e che in questo caso sarà abbinato ad un gran coda Steinway. Le altre musiche in programma saranno infatti eseguite da Prosseda abbinando al normale pianoforte anche l’uso della pedaliera, e comprenderanno brani composti per pedalpiano (l’op. 56 di Schumann e i brani di Gounod e Alkan) e brani per pianoforte di Mozart e Liszt, in cui il pianista userà la pedaliera per raddoppiare la linea dei bassi, secondo un uso che, stando a testimonianze storiche, anche gli stessi Mozart e Liszt avevano adottato, come Prosseda sottolinea:”Sappiamo che Mozart ebbe un Pedalpiano di Anton Walter negli ultimi 7 anni della sua vita, e da alcune lettere del padre Leopold si evince che improvvisò alcune Fantasie al Pedalpiano: è suggestivo pensare che anche la Fantasia K 475 in do minore, in cui i bassi hanno un importante peso drammatico, sia stata improvvisata al pedalpiano. Anche Franz Liszt ebbe un pedalpiano durante gli anni in cui risiedeva a Roma, a partire dal 1860, e scrisse alcuni brani “per pedalpiano o organo”. La Fantasia quasi Sonata après un lecture de Dante è stata composta precedentemente, ma sono certo Liszt non avrebbe fatto a meno dei bassi della pedaliera, qualora avesse avuto la possibilità di eseguirla con il pedalpiano, come farò nel mio concerto a Villa Oliva”.

 

venerdì 3 agosto ore 21.30

Teatro dei Differenti, Barga

Maurizio Baglini, pianoforte

Musiche di Schumann, Filidei e Mussorgsky

Maurizio Baglini è uno dei più attivi pianisti italiani del momento, che ha grande visibilità internazionale grazie anche alle sue incisioni Decca (sta completando una monumentale integrale pianistica di Schumann).

A Barga presenterà un programma che unisce a musiche di Schumann una prima italiana di “Filastrocca”, del compositore toscano, residente a Parigi, Francesco Filidei, e, nella seconda parte, i Quadri di un’esposizione di Mussorgsky, tra i più grandi capolavori del repertorio pianistico, che Baglini ha recentemente inciso in un Vinile appena uscito per Decca.

 

sabato 4 agosto, ore 21.00

 Loggiato di Villa Oliva, Lucca (fraz. San Pancrazio)

Enrico Pompili, pianoforte

Musiche di Beethoven, Busoni, Stockhausen, Castiglioni e Ravel

Enrico Pompili è uno degli artisti più originali e autentici nel panorama pianistico odierno. Schivo e riservato, lontano dai meccanismi del marketing musicale, porta avanti una peculiare ricerca interpretativa, che si estrinseca anche in scelte di repertorio molto desuete, e in esecuzioni con una vastissima tavolozza di colori.

Di lui Hans Fazzari, direttore artistico delle Serate Musicali di Milano, ha scritto: “Singolarissimo il suo ‘impressionismo’. implicitamente anticonformista, fa capitolo a sé, anche per una sua via originalissima alla musica contemporanea, che non disconosce, ma esalta, anzi, la magia e l’intelligenza del suono”.

A Pianobarga Pompili proporrà un programma che esalta la sua personalissima visione musicale, che, partendo da autori classici (Beethoven e Schubert) traccia un insolito itinerario di ascolto, passando per Liszt, Debussy e Ravel fino ad approdare alla modernità di Stockhausen e del compositore milanese Niccolò Castiglioni.

 

domenica 5 agosto ore 21.00

Loggiato di Villa Oliva, Lucca (fraz. San Pancrazio)

Alexander Lonquich e Cristina Barbuti, pianoforte a quattro mani

Musiche di Schubert e Brahms

In un ciclo pianistico non può mancare un concerto dedicato al duo per pianoforte quattro mani: e a Pianobarga ci sarà un duo di eccezione, composto da Alexander Lonquich e Cristina Barbuti. Il duo, coppia anche nella vita, presenterà un programma dedicato a Schubert e Brahms, con la rarissima versione a quattro mani della Terza Sinfonia di Brahms, e due grandi capolavori di Schubert.  Alexander Lonquich, celeberrimo pianista, considerato trai più grandi interpreti di oggi soprattutto nel repertorio classico e romantico tedesco, proporrà, in apertura, anche un brano solistico: la Melodia ungherese D 817 di Schubert, che poi riascolteremo all’interno del Divertissement à la hongroise D 818 per pianoforte a 4 mani, che conclude il concerto.

 

lunedì 6 agosto ore 21.30

Teatro dei Differenti, Barga

Gaia Sokoli, pianoforte

Musiche di Chopin e Sommer

Pianobarga, proseguendo l’approccio della precedente edizione, darà spazio anche a giovani talenti del pianoforte: dopo Gabriele Strata e Axel Trolese, protagonisti di due acclamati recital lo scorso anno, ora sarà la volta di Gaia Sokoli, 19 anni di Como, che presenterà un programma dedicato a capolavori di Chopin, e che includerà anche una prima assoluta: la “Partita” del compositore ceco Lukas Sommer, composta nel 2018, commissione di Operabarga collegata al Concorso Internazionale di Composizione “Michele Novaro”. Sommer è il vincitore della seconda edizione del Concorso “Michele Novaro”, svoltasi lo scorso anno a Firenze in collaborazione con il Maggio Fiorentino: la giuria, presieduta da Kryszstof Penderecki, gli ha assegnato il primo premio all’unanimità.

 

Biglietti: 20/15 euro

Ufficio stampa: Alessia Capelletti – a.capelletti@capelletti-moja.com; +39 3475801910

Marina Nocilla – marinanocilla@gmail.com; +39 3387172263

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