Trota nativa della Valle, stamani il lancio di 130 mila avannotti

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BARGA – Prosegue in modo tangibile in progetto per il ripopolamento dei torrenti e dei corsi d’acqua della provincia di Lucca con una specie altamente selezionata di trota farlo che nel corso dei prossimi anni favorirà, direttamente nei corsi d’acqua della vallata, la nascita di una specie “nativa” particolarmente pregiata.

Stamani all’incubatoio di valle del Rio Villese, nel comune di Barga – dove sono nati in questo periodo altri 150 mila avannotti che saranno distribuiti nelle prossime settimane in una nuova mandata –  la distribuzione di 130 mila avannotti, coordinata direttamente dal servizio caccia e pesca della Regione toscana, alle associazioni dei pescatori ed ai volontari della Valle del Serchio.

I corsi d’acqua interessati, tra i tanti, sono per Minucciano l’Acqua Bianca, il Serchio di Gramolazzo e Maroscia, per Villa Collemandina, Corfino;  per Camporgiano il Serchio, Rio Cavo ed Edron; per San Romano il Covezza di San Romano e Covezza di Verrucole; Careggine; la Turrite a Turritecava per Fabbriche di Vergemoli; per Bagni di Lucca, Lima, Forra di Lucchio, Fegana Scesta, Liegora, Coccia, Benabbiana e Bugliesima; per Borgo a Mozzano il Pizzorna; per Molazzana, Tre Canali, Grignetola, Berrettina e Fosso Remondino; per Fosciandora il Ceserana; per Vergemoli, Turrite di Gallicano; per Gallicano, Turrite di Gallicano, Ruffa, Camperano e Rio Campo. Successivamente per Barga gli avannotti saranno immessi  nei torrenti Corsonna e Segaccia e per il comune di Coreglia in Ania, Segone, Dezza, Surricchiana

Per quanto riguarda l’avanotteria del Rio Villese, in questi anni, molto del lavoro sul campo per curare la crescita degli avannotti e prima l’incubazione delle uova, è stata fatta in particolare dall’assessore del comune di Barga, Pietro Onesti  che ha coordinato sul campo le direttive del servizio regionale e dell’unione dei Comuni. Importantissimo è stato poi il lavoro di esperti come Pier Paolo Gibertoni che ha curato in particolare la selezione delle trote fario che poi hanno dato vita a tutto il progetto e tutta l’operazione in questi anni della spremitura e della conservazione delle uova. E’ stato proprio lui stamani a consegnare la prima mandata di avannotti ai pescatori.

Alla mattinata era presente anche l’assessore regionale a caccia e pesca  Marco Remaschi che ha ribadito quanto l’avanotteria del Rio Villese  sia divenuta in questi anni un vero e proprio punto di riferimento del progetto di ripopolamento in cui crede molto la Regione Toscana che anzi sul progetto delle trote autoctone e quindi sull’incubatoio del Rio Villese rilancia. Tramite l’Unione dei comuni della Media Valle del Serchio qui saranno prossimamente investiti circa 40 mila euro che serviranno a potenziare le portate d’acqua dell’incubatoio e ad accrescere il numero delle vasche per realizzare proprio al Rio Villese un avanotteria, addirittura di riferimento nazionale per la produzione che potrà garantire.

Remaschi ha dichiarato che il ripopolamento della trota fario autoctona può avere notevoli sviluppi anche per un turismo dedicato alla pesca che nei prossimi anni troverà nei corsi d’acqua della Vallata una specie genuina altamente pregiata, in grado di richiamare appassionati..

La mattinata si è conclusa con l’immancabile colazione a base di prodotti locali selezionati, anche quest’anno offerta  a tutti i presenti, dall’Antica Norcineria Bellandi

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