ArtCache.it più ricca e più bella, pronta per la stagione turistica

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Abbiamo già parlato nei mesi scorsi di Carlo Feniello e di ArtCache: nata come progetto per la tesi di laurea in informatica umanistica all’Università di Pisa, l’applicazione non è stata abbandonata dal giovane sviluppatore barghigiano una volta conseguito il titolo di studio ed anzi sono stati aggiunti nuovi contenuti e funzionalità, in modo da far crescere questa già ricca guida virtuale all’arte nascosta del nostro territorio, disponibile in ogni momento da qualsiasi dispositivo a titolo completamente gratuito – basta una connessione internet!

L’inizio della stagione turistica è stata l’occasione per apportare una corposa serie di migliorie ed integrazioni ad ArtCache. Tanto per cominciare, è cambiato l’URL (l’indirizzo su internet): da artcachebarga.it all’attuale artcache.it, così da poter integrare nel progetto altri comuni. È stato poi realizzato un nuovo logo, molto azzeccato, più moderno ed in linea con lo spirito del progetto: il mix tra cultura e digitale.

Sono stati inoltre aggiunti nuovi punti di interesse, come il Palazzo Angeli, l’ex tipografia Bertagni (ora un caratteristico B&B) e la chiesa della Fornacetta, ed altri sono già in preparazione. Molti luoghi sono adesso dotati di una nuova sezione, contrassegnata dall’icona di una lente di ingrandimento, ricca di sfiziose curiosità ed aneddoti specifici che fanno immergere il turista direttamente nella cultura barghigiana.

L’interfaccia è stata resa più uniforme alle linee guida delle applicazioni di Google, in modo da agevolare l’utente già abituato ad interagire con esse. Nello stesso spirito, viene ora offerta la possibilità di visualizzare la mappa in due diverse modalità: classica e satellitare.

È stato poi fatto un grande lavoro “sotto il cofano” per ottimizzare l’applicazione, rendendola ancora più veloce, efficiente e semplice da usare. In questo senso, la modifica più evidente riguarda la scelta di appoggiarsi direttamente ai servizi di Google al momento di richiedere le indicazioni stradali, mentre nella prima versione era stata preferita un’interfaccia proprietaria che però rischiava di disorientare il visitatore meno smaliziato.

Già da questa breve ricognizione, è facile intuire quanto tempo e quanto impegno ci siano voluti e ci vogliano tuttora per sviluppare e mantenere aggiornata ArtCache. “Si tratta di un’opera di valorizzazione della cultura del nostro territorio” – ci racconta Carlo – “Mi interessa rendere ArtCache sempre più facile da usare e ricca di informazioni per vedere quale sarà la risposta degli utenti. Sono convinto che sarà molto utile per i turisti perché fin’ora non è mai esistita una guida multimediale di Barga sviluppata appositamente per il turista culturale. Nemmeno su Google si possono trovare tutti questi dettagli. Tanto per raccontare un aneddoto, nei giorni scorsi mi è capitato di incontrare una coppia di turisti americani che, dopo aver visitato il Duomo, non sapevano più cosa fare. Ho fatto vedere loro ArtCache e sono stati piacevolmente sorpresi di notare quante cose ancora potevano scoprire!”

Nell’ottica di una maggiore diffusione, è stata infine creata una pagina Facebook dedicata al progetto: “ArtCache: Discover Hidden Art”, ma il passaparola rimane ancora una risorsa insostituibile; l’invito è quindi quello di usare e fare usare ArtCache condividendo le proprie impressioni, magari proprio grazie alla pagina Facebook oppure per email (info@artcache.it): i suggerimenti sono sempre benvenuti.

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