Investimenti su Kedrion, per Potere al Popolo sono affari di famiglia

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“Apprendiamo dalla stampa che il 19 febbraio scorso, a Roma, al Ministero per lo sviluppo economico, sono state siglate “tre intese per lo sviluppo tra lo stesso Ministero e la Regione Toscana. Due di queste riguardano la Kedrion spa e i suoi stabilimenti di Gallicano e di Barga (Lucca) e lo stabilimento Hitachi rail di Pistoia. La terza ha valenza per tutto il territorio regionale. A firmare sono stati il presidente della Regione e il ministro dello sviluppo economico, insieme ai vertici delle due aziende.

Dunque, in piena campagna elettorale, la Kedrion, azienda di proprietà della famiglia del candidato PD al Senato nel collegio di Lucca Andrea Marcucci, ha ricevuto dal Governo a guida PD una cifra che pare ammonti a 9 milioni di euro, mentre dovrebbero essere 1,5 i milioni versati dalla Regione Toscana a maggioranza PD guidata dal Libero e Uguale Enrico Rossi”.

 

Così Potere al Popolo Lucca a commento dell’investimento del MISE per lo sviluppo del progetto che coinvolge Kedrion

“Senza ombra di dubbio – prosegue – qualche anno fa un caso del genere sarebbe stato catalogato alla voce “conflitto d’interessi”. I tempi però sembrano cambiati e considerato che non è la prima volta che l’azienda della famiglia del braccio destro di Renzi riceve trattamenti del genere, c’è poco da stupirsi. In questi ultimi anni, infatti, la Kedrion ha anche beneficiato di un investimento di 150 milioni di euro da parte del Fondo Strategico Italiano, la holding di partecipazioni di proprietà per il 90% della Cassa depositi e prestiti, che ora detiene il 18,6% dell’azienda.

Un’operazione indigesta perfino per Mario Mauro, ex ministro del governo Letta che, nel 2014, in un’interrogazione parlamentare al ministro della salute sostenne che “La gravissima distorsione del sistema competitivo causata dal monopolio in un settore strategico e di importanza nazionale, non garantisce quell’innovazione e sviluppo tecnologico possibile solo in un mercato aperto: ciò a danno del diritto alla salute dei cittadini e dell’Erario”.

Interpellato sulla questione, il senatore Marcucci ebbe modo di dichiarare alla stampa: “Da liberale sono naturalmente favorevole a qualsiasi intervento di apertura del mercato e quindi anche a quello che riguarda più specificamente il settore farmaceutico e degli emoderivati”.

Peccato che l’auspicata apertura si sia allontanata da quando lo Stato, con la Cassa Depositi e Prestiti, è entrato nel capitale di Kedrion.

Viene da pensare che, al di là dei proclami, a certi liberali la concorrenza in questo settore piacerebbe ben poco, dato che potrebbe alzare gli standard di qualità e abbassare i prezzi di farmaci prevalentemente ospedalieri e quindi acquistati dallo Stato”

Immediata la replica del senatore Andrea Marcucci con un post pubblicato su Facebook:

“Sono orgoglioso che l’azienda della mia famiglia abbia avviato un progetto di investimento ambizioso che porterà nuovi posti di lavoro e che il governo sostenga le aziende che assumono ed innovano. A chi fa polemiche assurde, chiedo: è preferibile la disoccupazione?”

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