Pulper e KME: “Più riflessione obiettiva e meno integralismo ambientalista

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Caro Giornale di Barga,
da un po’ di tempo sto riflettendo dal continuo dibattito, alimentato dalla Libellula in particolare, attorno al piano che la KME intenderebbe portare avanti per salvare la fabbrica, dare una opportunità alle sua maestranze ed agli operai che al settembre 2018 rischiano gli esuberi, tra i quali anche il sottoscritto. Il tutto rilanciando la produzione di rame e leghe attraverso i forni fusori elettrici. Per far questo occorre adesso produrre energia in proprio per rendere competitiva la fabbrica ed in tal senso l’azienda ha indicato l’ipotesi pirogassificatore come la più probabile.
Per il momento, è bene sottolinearlo, non c’è ancora niente di concreto. Non si conosce il progetto; KME si è riservata di presentare un progetto concreto dopo aver vagliato attentamente tutte le questioni compresa la sicurezza ambientale.
Eppure, a quanto leggo sui social, quasi sempre dalle solite persone, ed a quanto vedo dalle azioni che porta avanti La Libellula, sembra che il pirogassificatore sia già in funzione e sia la causa di tutto i mali e di tutti i tumori che si verificano in Valle del Serchio.
Io sono un semplice operaio, che ha speso una vita in questa fabbrica; prima di me lo ha fatto mio padre che se n’è andato due anni fa proprio per un tumore, ma modestamente ritengo che si stia esagerando adesso. Mi pare che si stia per il momento discutendo sul nulla e che prima di fare le guerre e le battaglie bisognerebbe avere maggiore cognizione di causa di quello di cui si sta parlando senza ergersi sulla cattedra a dire che sono solo gli altri a sbagliare e che le nostre verità sul pirogassificatore sono le uniche da ascoltare. E’ vero che in ballo c’è la salute di una valle del Serchio, ma è anche vero che in ballo c’è il futuro di una fabbrica che continua a dare lavoro a 600 persone e quindi a garantire 600 stipendi in questa valle. Vorrei vedere più riflessione e meno talebanismo su questa vicenda.
E’ bene che ci sia la giusta attenzione alla questione e che ci siano tutti i controlli, ma quello che mi disturba è tutta l’ipocrisia che noto.
L’ipocrisia di commercianti di Fornaci ed anche di alcuni ex operai che ora sono i paladini dell’aria pulita. Dov’era questa gente gli anni passati? Perché non ha mai detto una parola sulle possibilità inquinanti della fabbrica quando questa funzionava a pieno ritmo e produceva migliaia e migliaia di tonnellate di rame e leghe. Quando i forni fusori a gas andavano a pieno ritmo? Quando i controlli ambientali bnon erano certo quelli di adesso? Come è possibile pensare che allora l’inquinamento fosse minore di adesso e che ora che si vuole fare una cosa rispettando tutte le imposizioni di legge al 100%, come più volte garantito dalla KME, si vada verso il peggio?
Non è che a quei tempi tornasse bene far finta di nulla a qualche ex operaio ed a qualche commerciante oggi sulle barricate?
Dov’era La Libellula, tutti gli esperti che ne fanno parte, dov’erano tutti gli ambientalisti solo fino a qualche anno fa? Perché non si protestava? perché non si chiedevano controlli allora? Mi pare alquanto strano che di punto in bianco un pirogassificatore di cui ancora non si conosce l’entità sia diventato la causa di tutti i mali dell’inquinamento della Valle del Serchio…
Dov’era questa gente quanto ha aperto l’impianto di bricchettaggio a Gallicano? Perché allora non ci fu come adesso una solerte azione preventiva di contrasto, che poi è venuta, ma certo non col solito impegno di ora, solo in un secondo tempo, quando l’area era così puzzolente ed ammorbata che non si poteva girarsi da un’altra parte?
A me sinceramente, rispetto a quello che è stata la produzione industriale in passato , negli ultimi cento anni qui in Valle del Serchio, l’idea di avere un pirogassificatore n zona, che se si farà dovrà passare sotto l’avvallo di regione, arpat ed altre autorità preposte non preoccupa più di tanto.
Mi fa poi incazzare, e scusate la parola, che all’interno di questi comitati e di questo movimento del no a tutti i costi, mai sia stata espressa in qualche modo solidarietà alla vicenda degli operai di KME; ed anche il fatto che non ci sia stato nessuno, a parte qualche posizione per il momento tiepida di sindaco di Barga e dei sindacati, che abbia detto che il progetto pirogassificatore, anziché un n o a prescindere, va prima valutato bene, smorzando un po’ i toni della protesta
Ora si parla di difendere la valle del bello e del buono che sarebbe rovinata da un pirogassificatore, ma non è la stessa valle dove funzionava il Bricchettaggio, dove per anni i fiumi sono stati usati da tutte le fabbriche come depuratori, e dove, giusto per rimanere sul tema, la KME in cento anni ha fuso milioni di tonnellate di rame ed altre leghe, quando certo i controlli ed i parametri ambientali erano molto meno restrittivi di quelli che, giustamente, sono adesso?
Mi fa arrabbiare che fino ad ora tutta questa indignazione non ci sia stata e che molti di quelli che protestano una volta fossero ben contenti che ci fosse la fabbrica, di farci affari senza stare a guardare troppo per il sottile la qualità dell’aria.
Lo ripeto, a me ora preoccupa poco il discorso pirogassificatore che certo voglio conoscere meglio prima di stare a parlare; preoccupa di più il fatto che non ritorni la produzione in questa fabbrica, che non ci si faccia a recuperare i soliti livelli occupazionali, che il futuro di questo stabilimento sia per un nuovo ridimensionamento. Saremo contenti quando avremo qualche milione di euro in meno di stipendi sul territorio, ma avremo la valle più bella e buona?
Siamo certi che saremo più contenti quando avremo fatto cadere l’ipotesi pirogassificatore e saremo tornati ai vecchi santi con i vecchi forni fusori? Siamo certi che saremo contenti quando poi la fabbrica, nei prossimi anni, non garantendosi più competitività prima o poi chiuderà?
Io credo che il futuro della valle del bello e del buono passi non solo da un pirogassificatore, ma da tutta una serie di fattori che richiederebbero una valutazione ben diversa di questa isteria ambientalista che sto registrando e che sicuramente, dopo questa mia presa di posizione, mi vedrà oggetto di insulti ed attacchi verbali su tutti i social come fossi, insieme al pirogassificatore, la causa di tutti i mali.

Grazie dello spazio.

Alessandro Adami, operaio della KME

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Commenti

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  1. Non posso far altro che condividere la tua posizione, ma non solo per il pirogassificatore ma per tutto ciò che possa cambiare le sorti di questa Valle, “del bello e del buono”, ma anche “dell’abbandono”. Nessuno certo deve sorvolare su quelle che sono le norme di Legge ma neanche apporsi “a prescindere”.


  2. Non sono un ambientalista integrale, lo preciso subito. Duecento anni fa si lavorava 14 ore al giorno e nessuno reclamava, lavoravano i bambini ed era normale. 50 anni fa non si pensava all’inquinamento, credevamo che non avrebbe creato problemi. Forse solo per questo in passato ci sono state meno attenzioni. Oggi però che sappiamo qualcosa in più, ed è anche poco, forse un minimo di attenzione in più prima di accettare un impianto sul territorio dovremmo averla. La storia insegna, potrei citare aziende importanti ( eternith, Breda, tissen, Sade gusto per usare fatti pubblici, ma anche da noi non mancano), che l’industria minimizza i problemi, giustamente dico anche, nel suo interesse che è il profitto. È la società, i cittadini, la politica che devono fare attenzione a che i comportamenti siano corretti. Però la storia insegna che spesso, anzi quasi mai, così avviene, è più facile lasciar correre.
    Il lavoro, il benessere, chi me lo fa fare… Il conto arriva, e arriva poi quando è tardi per rimediare. Paghiamo oggi i danni ambientali delle industrie, e non solo ovviamente, in Valle del Serchio. È un motivo per permettere di continuare a farne? Per me no, per me oggi, che ho preso coscienza che è importante ridurre ulteriormente le emissioni, è importante cercare di convincere l’azienda a utilizzare fonti alternative e meno inquinanti. I posti di lavoro e gli stipendi che ne conseguono sono altrettanto importanti, ovviamente, lungi da me il pensiero contrario, vivo di lavoro, vivo nell’impresa. Ma anche i costi sociali alle volte andrebbero considerati. Quei costi sanitari che ricadono su tutti. Speriamo, lo dico forte, che non siano superiori ai vantaggi. E non lo dico per me, ho una certa età, cambierebbe poco, lo dico ai più giovani, a quelli che qui dovranno viverci più a lungo, vorrei lasciargli un mondo migliore, ambientale parlando, di quello che ho trovato.


  3. Caro Alessandro,
    Forse i “politici” della zona conoscono già il pregetto? Non ti viene in mente? E che sapremo i dettagli solo a cose fatte? Ricordati: “Noi non viviamo per lavorare. Lavoriamo per vivere”. Quindi lavorare sapendo di moririre per quello che facciamo è proprio una assurdità. E nessuno può convincerci ad essere Eroi finoa quel punto. E’ una forzatura a cui ci costringono. Io sono vecchio ormai, Ma mai augurerei ai miei nipoti di morire di Cancro per l’intallazione di un pirogassificatre voluto salla KME e dalle CARTIERE DELLA ZONA, solo per aummentare il loro guadagni. Pensaci a quello che dici.


  4. NON VIVIAMO PER LAVORARE, LAVORIAMO PER VIVERE.


  5. Condivido pienamente quanto detto dai Valter Ghiloni e Giuseppe Luti.

    E’ ovvio che il problema inquinamento nella nostra valle esiste da oltre 100 anni ma oggi finalmente se ne è presa coscienza grazie a studi scientifici e statistici in materia e grazie anche purtroppo a dati di fatto: TUTTI i residenti della Valle ne hanno pagato e continuano a pagarne sempre in maggior misura le conseguenze CON UN MORTO O MALATO DI CANCRO IN FAMIGLIA


  6. intanto prima di parlare a vanvera bisogna avere i dati alla mano per stabilire se effettivamente il pirogassificatore e la KME in generale siano i responsabili di tante forme di malattie in media valle e garfagnana. Ci vogliono studi ben precisi e non interventi di gente che parla senza aver condotto adeguate analisi sull aria e se alcuni tipi di cancro siano conducibili all inquinamento della fabbrica o se il pirogassificatore incidera sulla salute dei cittadini. Io vivo in Scozia una delle nazioni con la maggior energia alternativa e pulita al mondo eppure ha il piu alto tasso di tumori ai polmoni e malattie cardiovascolari al mondo e questo non e’ dovuto all inquinamento ma allo stile di vita e al fumo eccessivo di sigarete che si registra specialmente in persone che hanno fumato fin da piccoli, questi dati vengono da studi ben precisi e durati anni e non da associazioni ambientaliste create ad HOC. Bisogna farsi un esame di coscienza e si avere inofrmazioni maggiori sul pirogassificatore ma bisogna anche proteggere le persone e le famiglie che vivono grazie al lavoro dato dalla KME in tutti questi anni. Il lavoro scarseggia in Italia e le conseguenze si vedono ogni giorno, cerchiamo di mantere finche’ si puo la nostra realta lavorativa e non affrettarsi a dare notizie senza fondamento scentifico.

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