Quel Pascoli risorgimentale grazie anche a Barga

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A cura della Fondazione Pascoli e con il supporto del comune di Barga giovedì 14 dicembre, in una sala consiliare di palazzo Pancrazi veramente gremita, si è tenuta la presentazione del libro di Antonio Corsi “Pascoli ed il Risorgimento. Il vate, l’educatore” edito da Maria Pacini Fazzi.

Tanti gli amici e gli estimatori dell’opera di Corsi, ma anche gli appassionati di Pascoli, giunti an che da Lucca e presenti al pomeriggio culturale barghigiano, caratterizzato dai saluti del prersidente della Fondazione Giovanni Pascoli, Alessandro Adami, del sindaco di Barga, Marco Bonini e dagli interventi del Prof. Giovanni Falaschi dell’Università di Perugia e del Prof. Umberto Sereni dell’Università di Udine autore anche della prefazione del volume.

Falaschi ha illustrato a fondo il “contenuto risorgimentale della predicazione Pascoliana”, legata sicuramente anche all’influsso garibaldino trovato inaspettatamente nel piccolo borgo di Barga grazie ad Antonio Mordini e Salvo Salvi.

Dell’immagine di un Pascoli poeta ma anche guida politica con la sua poesia, ha parlato diffusamente anche Umberto Sereni, sottolineando in particolare i motivi di ispirazione politica che si ritrovano nella Barga vissuta dal Pascoli. Barga era per Pascoli, la possibilità di annunciare un mondo che verrà diverso e migliore. La Valle del bello e del buono come  ondo diverso e voce di speranza rispetto alla civiltà industriale cupa di quei tempi. Un m ondo soprattutto diverso grazie alla sua emigrazione.

L’intervento completo di Sereni lo potete ascoltare in questo audio.

Tanti sono stati poi gli applausi per il protagonista del pomeriggio, per il prof. Antonio Corsi, a Barga da tutti conosciuto e benvoluto, animatore della vita culturale e non solo della cittadina per tanti anni, direttore didattico e poi illuminato pedagogista al Magistero di Firenze; autore di un libro intelligente e ben scritto che sicuramente ha portato alla luce un Pascoli ancora poco conosciuto, il Pascoli risorgimentale e politico.

Il libro è stato presentato grazie al contributo dell’Antina Norcineria Bellandi, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca.

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