Posta a giorni alterni. A Pietrasanta è già caos. Dopo tre giorni una montagna di giacenze. Lo denuncia la Uilposte

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“Poste Italiane ha tirato dritto senza ascoltare i consigli e gli appelli delle organizzazioni sindacali: ha fatto partire in maniera unilaterale il servizio di recapito a giorni alterni nel centro di distribuzione di Pietrasanta e dopo 3 giorni gli effetti sono già evidenti: una montagna di pacchi da consegnare e giacenze enormi. Un disservizio completo, un’organizzazione disastrosa”.

Questa la rigorosa analisi della segretaria di Uilposte per la provincia di Lucca, Gabriella Paganelli, che mette subito in luce gli effetti di una riorganizzazione che, per il sindacato, non sarebbe dovuta partire, così e in questi termini. Una battaglia che la Uil porta avanti con la Cgil:

“I numeri danno la misura del caos – prosegue Paganelli -. Sono arrivati circa 700 pacchi in tre giorni e il centro di distribuzione è già svoraccarico con una montagna di pacchi giacenti. Il perché è semplice da spiegare, con gli effetti della consegna a giorni alterni. La macrozona dei postini viene divisa in due: un giorno si portano i pacchi in una, il giorno dopo nell’altra. Una zona, in pratica, resta sempre sguarnita. Così le giacenze si sommano anche su pacchi che dovrebbero essere recapitati nell’arco di 24 ore nonostante ci sia il personale: le eccedenze sono sempre sul territorio, non sono state spostate, ma ci sono zone che rimangono ferme. Una disorganizzazione totale a causa di un’azienda miope e arrogante. Questo perché hanno deciso di partire unilateralmente senza ascoltare i sindacati. Non si doveva partire – conclude Paganelli – sapendo che là dove la riorganizzazione è stata adottata precedentemente in altre province e regioni non ha assolutamente funzionato. Bisognava rivedere i termini e i numeri, a livello nazionale prima di tutto, per aggiustare il tiro. In una zona come Pietrasanta, dove c’è una notevole concentrazione di abitanti, la riorganizzazione doveva essere rivista e fatta in modo diverso”.

 

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