Matilde Estensi e “Le Pagine del Poeta”

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Pare un titolo maschilista, definire poeta Matilde Estensi, al secolo Paola Giovannetti, la nostra ottima maestra elementare che vive a Barga e che spesso ci regala delle sentite poesie, ultimamente raccolte anche nel libro “La danza del tempo”, presentato a Barga da Sara Moscardini, al Conservatorio di Sant’Elisabetta il 30 agosto di quest’anno; ma  non è così: vediamo perché gli abbiamo dedicato una simile apertura.

Ci siamo introdotti a parlare un poco dell’attività della poetessa Paola Giovannetti con quella parola dal sapore maschilista, perché due sue poesie sono state pubblicate in “Le Pagine del Poeta 2018”, un’agenda progettata dalla Casa Editrice di Roma “Pagine”, dedicata alla memoria di una grande, straordinaria e unica attrice italiana: Anna Magnani, nata a Roma nel 1908 e qui morta nel 1973; certamente un’attrice da tutti conosciuta e apprezzata, al suo tempo una vera e propria poesia vivente e così rimasta nei nostri ricordi.

Quest’agenda, tra l’altro, è proprio introdotta con il ricordo dell’attrice, un espressivo e bell’articolo, che si apre con le sue stesse parole che trascriviamo:

“Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.”

L’articolo si chiude con le espressive parole di un altrettanto grande, Eduardo De Filippo:

“Anna è un elemento, un animale di teatro e cinema che non si avrà mai più.”

Ebbene, quest’agenda, che poi tale non è, ma diremmo piuttosto un libro da conservare tra quelli più belli, dedicata alla memoria di un così grande personaggio, a ogni giorno corrisponde una poesia scritta da poeti italiani, dove a Paola Giovannetti sono stati riservati i giorni del 14 agosto e 7 dicembre 2018, oltre ad una succinta biografia.

La prima poesia, al giorno 14 agosto, è quella che pensiamo dedicata al marito Aladino Lazzerini, dal titolo “Aladin”. Leggiamola:

Una nonna ed un bambino

una casa e il mulino

la corsonna lì vicino,

acqua limpida di cristallo.

 

Cresciuto come i fiori,

fresca estate di colori.

La campagna a cantare,

la sveglia con il gallo,

 

un ragazzo a lavorare,

il contadino a vangare.

Operaio e calciatore,

uno sportivo con onore.

 

Giorni lunghi, in salita

come il cammino della vita.

Corre il vento e la speranza

nell’età d’eterna danza.

 

L’altra poesia sta al giorno 7 dicembre 2018 e recita:

 

Winternacht

(Notte d’inverno)

La notte è una fata blu

che addormenta le luci

del rossastro crepuscolo

tra braccia argentate.

 

Uno spicchio di luna

tra stelle dorate

tempo di pace

vento che tace.

 

Un albero spoglio,

un capriolo, un trifoglio.

Freddo pungente

nel gelo tremante.

 

Notte d’inverno

Nel fiore eterno,

fiocchi di neve

che cade lieve.

 

Che dire ancora, se non augurare “buona poesia” alla nostra Paola Giovannetti?

 

 

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