Ipotesi pulper, no del Partito Comunista

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Il Partito Comunista Italiano Sezione Lucca e Valdiserchio interviene sulla ipotesi della Kme di realizzare un impianto per la produzione di energia dalla combustione di pulper:

“Ancora una volta – scrive il Partito Comunista – si parla di un impianto di combustione  in una Valle dalle caratteristiche ambientali  e geografiche particolari, dove già in passato è stato dimostrato come la circolazione delle correnti d’aria ed il ristagno delle sostanze inquinanti a basse quote producano condizioni di significativa criticità per la salute dei suoi abitanti. Non possiamo aver dimenticato le vicende e le battaglie intorno all’inceneritore rifiuti di Castelnuovo Garfagnana, all’impianto di bricchettaggio di Gallicano,  all’Alce di Fornoli;  ripensiamo a come un tentativo simile anni fa fu sventato a Diecimo, proprio per le insufficienti garanzie riguardo agli effetti sull’ambiente e sulla salute della popolazione.  Occorre quindi che sia prestata la massima attenzione affinchè  le esigenze delle imprese e del profitto non prevalgano sulle ragioni ambientali e territoriali.

Preoccupa che una soluzione del genere sia pensata nel mezzo di un centro abitato.  E’ un vero controsenso, rispetto alle politiche territoriali degli ultimi anni, che venga proposto un simile impianto all’ingresso della cosiddetta “Valle del bello e del buono”; quali conseguenze avrebbe in termini economici su una filiera turistica ed agro alimentare che negli ultimi anni ha fatto assurgere il marchio di tipicità della Garfagnana a livelli internazionali? Quali effetti sulla salute in una vallata in cui i dati epidemiologici, in piu’ di un’occasione, hanno destato non poco allarme? Sullo smaltimento del pulper, invece di pensare ancora ad impianti di combustione o gassificazione,  non sarebbe utile perseguire soluzioni  innovative  come quella del “Progetto Life Eco-Pulplast” ormai in fase di sperimentazione finale proprio in un avanzato Centro Ricerche del distretto cartario lucchese?

La Kme che prima ha puntato alla divisione dei sindacati, ora vuole perseguire i propri progetti creando  una profonda frattura tra la popolazione ed i lavoratori. Questo tentativo non deve passare! La tutela dei posti di lavoro ed il necessario rilancio produttivo dello stabilimento Kme, non possono essere in contrasto con l’ambiente e con la salute dei cittadini e dei lavoratori stessi.”

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