Fantasma d’oriente (ventesima puntata)

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SCENA N. 36 –  UN INCONTRO INASPETTATO

L’ORIENT EXPRESS sta partendo dalla Stazione di Sirkeci, ad Istambul. Si sentono il fischio del capotreno e la sirena della locomotiva. Il treno si muove. Pierre è appoggiato con i gomiti al finestrino aperto della sua cabina letto, intento a guardare lo scorrere di quella stessa folla multietnica che gli era apparsa sul ponte di Galata pochi giorni prima, all’inizio della sua ricerca, e della sua speranza. Istanbul, un crocevia tra Oriente e Occidente, per questo così affascinante e così malinconica allo stesso tempo.

Chiude il finestrino e apre la porta della cabina. Esce nel corridoio. Fa pochi passi ed entra nella carrozza ristorante, dove sono seduti i viaggiatori europei. Si sposta per far passare una dama dal grande cappello e, quando alza lo sguardo, non crede ai suoi occhi: seduto al tavolo in fondo alla carrozza c’è Aslan Baratar, l’ambiguo cavaliere Circasso che aveva conosciuto al Castello di Elisabetta di Romania.

Pierre, sorpreso, cammina con passo deciso verso di lui.

PIERRE

Voi qui?

ASLAN

Non siete l’unico a recarvi ad Istanbul.

PIERRE

Non credete che si tratti di una singolare coincidenza, io e voi sullo stesso treno? Potevate dirmi al castello che eravate diretto anche voi ad Istanbul!

ASLAN

Non volete accomodarvi?

PIERRE

Non credo di volerlo fare. Rispondetemi invece! Perché siete su questo treno?

ASLAN

Per lo stesso vostro motivo.

 

PIERRE

Come?

ASLAN

E’ opportuno che questa conversazione non vada oltre.

PIERRE

Voi conoscete il motivo del mio viaggio. C’è qualcosa che dovrei sapere?

Aslan non risponde e volta la testa verso il finestrino, con fare indisponente.

PIERRE

(diventando collerico)

Non mi piacete. E neanche io vi vado a genio, lo so. Maledizione, parlate!

Aslan rivolge lo sguardo verso di lui e si alza.

PIERRE

No, non ve ne andrete così!

Prendendolo per un braccio.

ASLAN

Non tentate di fermarmi. Ogni cosa vi sarà detta a momento debito.

PIERRE

Mollando la presa.

Cosa mi verrà detto? Se riguarda Azyadè, ditemelo ora. Il mio dolore può sopportare tutto!

 

ASLAN

Non posso. Ho promesso ad Elisabetta. Venite con me al castello. Scendete a Bucarest. Fatelo.

Aslan esce velocemente dal vagone ristorante. Pierre si siede al tavolo, dalla parte opposta a quella dov’era seduto Aslan, battendo un pugno sul tavolo.

Un giovane cameriere in divisa blu si avvicina al tavolo.

CAMERIERE

(intimorito)

Il signore desidera qualcosa?

Pierre, a volto basso, non risponde.

CAMERIERE

Scusate signore, siete intenzionato a consumare?

PIERRE

No, grazie.

Pierre si alza di scatto ed esce dalla carrozza ristorante.

Entra  nella sua cabina infuriato. Sbatte in terra un abito appeso. Va in bagno, si guarda allo specchio. Vede spuntare da sotto la giacca l’amuleto donatogli da Azyadè. Lo prende in mano e lo strappa. Dalla stoffa lacera cadono sul pavimento frammenti di roselline essiccate ed incerate. Pierre si china a raccoglierle. Si fa pensieroso, ricorda qualcosa.

PIERRE

(esclamando)

Le stesse roselline della biblioteca! Dunque c’è un’altra risposta alle mie domande!

Esce dalla cabina ed incrocia un capotreno dal profilo greco.

PIERRE

(trafelato)

Sto cercando la cabina di un viaggiatore, Aslan Beratar o Baratar. Sapete indicarmela?

CAPOTRENO

Monsieur Beratar o Baratar vi sta aspettando?

PIERRE

No, ma ho assoluto bisogno di parlargli.

CAPOTRENO

Mi spiace, ma senza il consenso dei passeggeri, non posso indicare alcuna cabina. Voi capite.

 

PIERRE

Io non sono chicchessia. Sono un amico di famiglia!

CAPOTRENO

Amico di una persona del cui nome non siete sicuro?

Pierre abbassa lo sguardo. Poi prende il portafoglio dalla tasca interna della giacca. Il capotreno scuote la testa gli mette la mano sulla spalla.

CAPOTRENO

Monsieur. Vi vedo agitato. Andate a dormire. Domattina, con calma, potrete ritrovare il vostro amico. Amico poi…

Il capotreno continua il suo percorso. Pierre si appoggia al corridoio e rimette il portafoglio in tasca, rassegnato. Il suo incubo sembra non avere fine.

 

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