I lavoratori di KME con il Comune di Barga. gestiranno il verde pubblico. Siglata una convenzione che fa scuola. E su futuro permane un cauto ottimismo

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E’ stata siglata oggi tra Comune di Barga e KME una convenzione davvero innovativa per la manutenzione e la gestione del verde e dei parchi pubblici del territorio. Lo faranno da ora in poi e fino a settembre 2018, alcuni dei lavoratori di KME. Il tutto rientra nel piano della gestone degli esuberi annunciati nell’ottobre 2015, attraverso la formazione, uno dei pilastri dell’accordo per il rilancio dello stabilimento che era stato rilanciato e nuovamente sottoscritto ad ottobre scorso. Ora però non solo lavoratori avviati in formazione ed in impieghi esterni nell’ambito della social valley della montagna pistoiese, ma anche il loro impiego e la loro formazione direttamente sul territorio locale ed a supporti delle istituzioni locali.

Il primo impiego dei lavorator (saranno in tutto 9 e lavoreranno spalmati sulle settimane mensili tre squadre di 3 lavoratori per ogni settimana), dopo la formazione svolta da KME, già da questo martedì con la ripulitura del parco Peppino Impastato nella zona del Piangrande di Barga. A seguire interventi nelle aree a verde e nei parchi presenti sul territorio grazie a mezzi ed attrezzature messi a disposizione dal Comune di Barga. Il tutto rimanendo dipendenti a tutti gli effetti di KME

A siglare oggi la convenzione in comune l’AD di KME Claudio Pinassi ed il sindaco del comune di Barga, Marco Bonini, alla presenza anche dei segretari provinciali di UILM, Giacomo Saisi e FIM, Narcisa Pellegrini, l’area sindacale che ha ottobre aveva sostenuto la bontà del piano di gestione degli esuberi. Ha disertato invece l’incontro l’altra sigla sindacale, la FIOM..

La convenzione è sicuramente un progetto pilota al quale hanno già dimostrato interesse anche le altre amministrazioni locali del territorio. Il Comune di Barga, con il proprio lavoro per gestire tutti i cavilli, i regolamenti e la fattibilità di un progetto che in Italia non ha eguali ha permesso di superare adesso tutta quella procedura complicata che apre di fatto la strada alla firma di altre convenzioni.

Lo ha sottolineato anche l’AD di KME, Claudio Pinassi che ha ringraziato il comune per il lavoro svolto, ma anche i lavoratori coinvolti per la disponibilità ed i sindacati per il sostegno al progetto.

Il progetto permette anche una gestione esterna allo stabilimento ed alle proprie realtà come quelle della montagna pistoiese del piano di formazione e riutilizzo dei dipendenti coinvolti. Un modo anche per crescere le opportunità formative ed il bagaglio di esperienza che sta alla base dell’accordo di ottobre, secondo Pinassi.

L’AD di KME, rilanciando i dati positivi sulla produzione dei primi mesi del 2017 ha anche sottolineato che da quando ha preso il via l’accordo di ottobre ad adesso, con l’avvio della formazione a gennaio scorso, dei 150 lavoratori coinvolti ne rimangono in formazione 93. Gli altri o sono stati reimpiegati nei lavori di internalizzazione, o hanno lasciato con incentivi e sono stati avviati in mobilità, o hanno trovato occupazione nei luoghi dove hanno svolto la formazione. Una riduzione comunque importante.

Soddisfatti anche i sindacati presenti che considerano il progetto una opportunità in cui credere anche per i lavoratori per l’opportunità offerta; un progetto positivo che auspicano al più presto coinvolga gli altri comuni.

Fermo restando che l’obiettivo finale resta il completo raggiungimento del piano di rilancio della fabbrica, quando non ci saranno più gli ammortizzatori sociali, ovvero nel settembre 2018: il salvataggio di tutti e 275 gli esuberi iniziali . E su questo bisognerà continuare di pari passo con il management aziendale che ha fatto un lavoro importante in questi mesi, per il raggiungimento dell’obiettivo delle 70 mila tonnellate annue di produzione.

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