Braccialetti rosa, in centinaia alla marcia per il rispetto delle donne con il pensiero rivolto a Vania

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Nemmeno gli organizzatori, i Donatori di Fornaci e quelli di Bolognana in particolare, si aspettavano una partecipazione così massiccia alla Marcia dei Braccialetti Rosa, andata in scena a Fornaci di Barga, nell’ambito di “Agosto a Fornaci”, venerdì sera 5 agosto. Di braccialetti ne erano stati preparati 400 e sono finiti in un baleno, tanto che si stima che alla fine i partecipanti siano stati circa 800.

Un numero impressionante per una manifestazione di mezza estate; una piazza IV Novembre completamente gremita di gente; un lungo corteo che ha girato tutte le vie di Fornaci e Bolognana. Che testimonia lo sdegno e la partecipazione emotiva della popolazione della Valle del Serchio al terribile episodio che si è verificato solo pochi giorni fa a Lucca e che ha portato alla morte orribile di Vania. Tutti erano lì per lei, a cominciare dagli organizzatori dell’evento, Giannetto Lucchesi in primis, fino alle autorità presenti, l’on. Raffaella Mariani, il consigliere regionale Ilaria Giovannetti, il presidente della Provincia Luca Menesini, il sindaco di Barga, Marco Bonini. Con loro anche la Commissione pari opportunità di Barga, rappresentata in particolare da Sonia Ercolini (commissione partner della manifestazione), ma soprattutto tanta gente comune che con i braccialetti rosa, i palloncini colorati, tante maglie, spesso rosa, con sopra messaggi dedicati al rispetto delle donne, hanno voluto in qualche modo rendere il loro saluto a Vania e dire no ad una violenza sulle donne che purtroppo è presente anche in Valle del Serchio.

Quando l’evento era stato organizzato niente era ancora successo, ma l’appuntamento era comunque stato messo in piedi per lanciare un messaggio a favore del rispetto delle donne, oltre che per favorire una maggiore coscienza circa l’universo della donazione di sangue al femminile (la marcia è stata appunto la prima iniziativa di preparazione di un convegno intitolato “Una donazione a misura di donna” che i due sodalizi organizzeranno a Fornaci nel prossimo autunno). La straziante morte di Vania, ha reso più che mai attuale quello che era stato organizzato e da qui la notevole risposta civile e solidale della popolazione di Fornaci, del comune di Barga e della vallata che a suo modo ha voluto ribadire il suo no alla violenza di ogni genere contro le donne. La serata è servita anche per mettere insieme fondi per migliorare l’ospitalità e la funzionalità della casa rifugio gestita a Lucca per le donne vittime di violenza ed i loro figli dall’Associazione Luna, l’associazione che gestisce anche il centro antiviolenza che è presente a Fornaci di Barga, presso i locali della stazione ferroviaria. Un centro, va detto, che per ora è rimasto inattivo; non perché non esistano da noi casi di violenza, solo perché le vittime spesso non se la sentono di affrontare il loro dramma così vicino alle mura domestiche. Solo perché spesso la vergogna o la paura sono più forti della voglia di giustizia e sulla richiesta di aiuto.

Anche questo va combattuto, insieme ad un impegno collettivo per fare in modo che uomini-bestie non si permettano più di causare dolore, paura, violenza, spesso impuniti e di arrivare a gesti così scellerati, inumani, terribili come quello che si è verificato a Lucca.

E per fare questo è importante che la coscienza comune sia costantemente sollecitata ad una risposta, ad una reazione, ad un intervento; anche grazie ad iniziative come questa o al sostegno al centro antiviolenza presente in Valle del Serchio a Fornaci ed a Pieve Fosciana. O con il superamento dei timori a rivolgersi con fiducia a strutture come queste che sono in grado di aiutare realmente chi vive situazioni insostenibili.

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