Guerra delle insegne, Santini: “Il sindaco convochi un consiglio comunale aperto ai commercianti”

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Convocare a breve un Consiglio Comunale straordinario sulla questione delle insegne commerciali e le autorizzazioni perché si possano trovare soluzioni che portino ad una ricomposizione tra comune e categorie economiche. Una seduta alla quale siano invitati con facoltà di parola i commercianti e le loro associazioni.
Lo chiede il consigliere di opposizione del gruppo “Con Sereni per un nuovo inizio” Guido Santini
Secondo Santini infatti sono stati vani ed anche meschini i tentativi di rimediare da parte dell’Amministrazione Comunale perché gli animi sono più che mai caldi.parola i commercianti e le loro associazioni”.

“Nonostante le contorsioni del sindaco Bonini la questione delle sanzioni ai commercianti continua ad agitare tutta la categoria – scrive Santini che continua – E’ con grande soddisfazione che ho appreso la notizia della costituzione tra i commercianti di Barga di una associazione che intende agire per tutelare e per promuovere le attività commerciali del capoluogo .
Non ci vuol molto a capire che la spinta decisiva che ha dato vita a questa realtà associativa è stata data proprio dal comportamento dell’Amministrazione Comunale che ha preteso di trattare i commercianti senza alcun rispetto e senza alcuna considerazione del loro ruolo, delle loro situazioni, delle loro ragioni.
Con immotivata arroganza, assolutamente ingiustificabile e assolutamente inammissibile, l’Amministrazione Comunale di Barga ha aperto una vera e propria guerra ai commercianti , individuando in quella categoria il gregge da tosare per riuscire a fare cassa e rimettere un po’ in sesto le anemiche finanze comunali. E’ partita così la campagna delle insegne , che secondo il sindaco Bonini e l’assessore Campani, doveva fruttare migliaia di euro . Il risultato è stato assai diverso: più che gli euro l’Amministrazione ha incassato delle sonore sberle dai commercianti arrabbiati, sulle cui teste pende la minaccia delle cartelle da pagare .
Allora il sindaco ha fatto marcia indietro, ha abbassato la cresta , ed ha preso i primi contatti con i commercianti e con le loro Associazioni. Un meschino tentativo di cambiare le carte in tavola: chiacchiere a più non posso, impegni e promesse ma niente di concreto: le multe e le sanzioni pronte a scattare. Questione di settimane se non di giorni.
E i commercianti sono di nuovo in stato di agitazione. In tutto il Comune . Come consigliere comunale, di fronte a questa realtà e ancor più di fronte alla prospettiva di nuove tensioni , mi permetto di ripetere quanto era stato detto dal nostro gruppo nella seduta del Consiglio Comunale nella quale Bonini e Campani annunciarono di voler stangare i commercianti. Si disse allora: “Procedete con la massima prudenza , evirate atti di forza, cercate un’intesa con la categoria, cercate soluzioni concordate, non dovere considerare i commercianti come dei pericolosi nemici da combattere, ma dovere considerarli come elementi fondamentali del tessuto sociale , che già scontano quotidianamente i riflessi di difficoltà che vengono dall’andamento dell’economia generale e dalla crisi del settore.”
Al sindaco Bonini che mi ha rimproverato perché secondo lui avrei trascurato di curare gli interessi dei miei colleghi , torno a suggerire di rileggere il verbale della seduta di quel Consiglio Comunale e vi troverà che ogni parola pronunciata dal mio gruppo andava proprio nella direzione della difesa dei commercianti e della difesa dell’Amministrazione Comunale , alla quale volevamo evitare di aprire la guerra ai commercianti.
In ogni caso , siccome la questione anziché raffreddarsi si sta scaldando , propongo al sindaco Bonini di convocare un Consiglio Comunale straordinario perché si possano trovare soluzioni che portino ad una ricomposizione. Consiglio Comunale da tenersi prima della festa di San Cristoforo, che non vorremmo fosse turbata dalla protesta dei commercianti , ed al quale siano invitati con facoltà di parola i commercianti e le loro associazioni”.

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