Chiusura in bellezza (e con sorprese) al “Tra le righe” con Giampaolo Simi

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Ieri ultimo appuntamento sotto la Volta dei Menchi per il Tra le righe di Barga che da ormai otto anni porta nel nostro comune ad ogni estate nomi illustri della letteratura e del giornalismo italiani.
L’evento, è bene ricordarlo, quest’anno ha visto alcune novità come il ritorno alla vecchia sede della Volta dei Menchi.
L’ultima serata ha visto come ospite lo scrittore, sceneggiatore e giornalista viareggino Giampaolo Simi con il suo nuovo libro “Cosa resterà di noi” (Sellerio editore).

Grazie alle domande di Andrea Giannasi, Simi ha esposto brevemente la trama del suo noir, ambientato in una Viareggio invernale, in un bagno un po’ vintage che deve essere ristrutturato, e di una storia d’amore tra una ragazza “borghese” e suo marito. Una storia d’amore colpita dal dramma intimo dell’impossibilità di avere figli, che porterà i due a allontanarsi lentamente.

L’uomo è impegnato nei lavori di ristrutturazione nello stabilimento; l’ultimo di Viareggio senza piscina, uno dei problemi principali della ristrutturazione, che porterà Edo a incontrare l’architetto Anna che però il giorno di San Valentino sparisce misteriosamente durante un abbondante nevicata che ha colpito la zona marittima del comune di Lucca, un evento eccezionale. Una volta scoperto che Anna è scomparsa i giornali, le tv, ma soprattutto la popolazione inizia a cercarla disperatamente, tra allucinazioni collettive e ricerca disperata di un scoop. Edo si troverà nella morsa mediatica e questo porterà molti tormenti a lui e alla sua famiglia.

Insomma un testo che a differenza di molti noir non tratta solo di un amore nato coi germi della sua fine e di spargimenti di sangue, ma anche della società di oggi, dove per ogni evento non sono “avvoltoi” solo i mass media ma anche la gente normale che vuole essere protagonista con post e commenti in storie che non gli appartengono.

Giampaolo simi ha inoltre parlato del suo impegno come sceneggiatore per alcune serie TV come “Ris” e “Ispettore Coliandro”, e di alcuni suoi nuovi progetti per una serie che in autunno 2016 verrà trasmessa sulle reti RAI. Per chi gli chiede come è cambiato il suo modo di scrivere passando da scrittore di romanzi a sceneggiatore per la televisione, lui risponde dicendo che è passato dalla scrittura solitaria al lavoro di un team, ma soprattutto a ritmi di scrittura totalmente diversi.

E alla domanda sul suo metodo di scrittura, ha risposto:

“Non credo nella scrittura di getto e nemmeno nella troppa organizzazione, quando parto per un viaggio preferisco sapere almeno qualche tappa. Da sempre faccio l’esempio a me caro di Cristoforo Colombo: lui ipotizzava che la terra fosse rotonda e che se partiva dall’Europa arrivava nelle Indie; la sua intuizione era giusta in quanto il suo ragionamento, per così dire filava, però nel mezzo della sua navigazione incontrò le Americhe. Per uno scrittore saper riconoscere le Americhe durante la stesura della sua opera lo porta a stupirsi e a rivedere il proprio progetto tenendo sempre presente che però il fine ultimo sono… le Indie. A volte bisogna allungare un po’ la strada per arrivare dove si vuole”.

Tra le sorprese della serata, grazie a una delegazione della società sportiva dei Gatti Randagi, con grande sorpresa della platea e dello scrittore, l’ingaggio simbolico nella rosa dei Gatti come difensore. Giampaolo Simi è militante come difensore della “Osvaldo Soriano Football Club” (OSFC) che è la rappresentativa nazionale di calcio degli scrittori italiani, che nel 2012 e nel 2013 ha vinto contro i norvegesi nelle finali della “Writers’ League” tenutesi a Haifa (Israele). Simi ha raccolto volentieri il simpatico invito, patto suggellato poco più tardi alla “Piazzetta Randagia” con un brindisi tra lo scrittore ed i rappresentanti dei biancoverdi di Barga.

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